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Remember Me – Recensione

Publisher: Capcom Developer: Dontnod Entertainment
Piattaforma: PS3 Genere: Action/Adventure Giocatori: 1 PEGI: 16

Quando fu presentato per la prima volta allo scorso Gamescom di Colonia, Remember Me passò quasi inosservato, giudicato troppo precocemente come uno dei soliti giochi ambiziosi ma poco competitivi di un neonato studio di sviluppo francese, Dontnod Entertainemnt, alle prese con la sua prima opera. Più passava il tempo, però, e più venivano rilasciati video, notizie e dettagli sul gioco. Il gioco iniziò ad incuriosire, le idee alla base pure e alla fine lo scorso 7 giugno quest’ennesima avventura è giunta nei negozi carica di ambizioni e con tanta voglia di stupire. Sarà riuscita nel suo intento?

Remember Me

Alla ricerca di sè…

Partiamo dal principio: è l’anno 2084. L’avanzatissima tecnologia ha permesso di creare macchine e robot di vario genere entrate indissolubilmente nella vita delle persone e la manipolazione dei ricordi è una pratica all’ordine del giorno. La Bastiglia, la famosa prigione francese, non ha infatti perso il suo secolare ruolo ma al suo interno ora vengono rinchiusi tutti coloro che osano opporsi a Memorize, una corporazione che sfrutta proprio il controllo cerebrale. I detenuti vengono privati dei loro ricordi fino a che la loro pena non viene scontata in modo da credere che al di fuori della prigione non ci sia nulla. Proprio in questa situazione si ritrova Nilin, la protagonista del gioco. Privata di tutti i suoi ricordi, a Nilin non resta altro che il suo nome.
Non lasciatevi ingannare, però: Nilin non è affatto l’indifesa donzella di turno ma una letale cacciatrice di ricordi, la migliore in circolazione. Prima di essere catturata Nilin faceva parte degli Erroristi, un gruppo di ribelli intenti a bloccare le crudeli pratiche di Memorize. Proprio grazie al capo degli Erroristi, Edge, Nilin viene aiutata a fuggire dalla Bastiglia e indirizzata verso la strada del riscatto, la strada per ritrovare i propri ricordi, il proprio essere. Sembra proprio questa la continua domanda che il gioco propone e ci invita a rifletterci su: cos’è un uomo senza i suoi ricordi? Nilin viene presentata durante tutto il gioco come una ragazza abile, sicura di sè e forse anche un pò sbruffona. Allo stesso tempo, però, tra un capitolo e l’altro vi sono delle toccanti e profonde scene d’intermezzo in cui Nilin si trova persa nei suoi pensieri e viene mostrata la vera Nilin: una Nilin insicura, costantemente alla ricerca di se stessa, totalmente persa e disorientata in un mondo di cui non sa praticamente nulla.
La trama, come avete potuto notare, parte da premesse semplici e banali e forse proprio per questo non attira subito. Pazientate, però, per un paio d’ore e vi ritroverete in un turbinio di azione e colpi di scena che vi terranno incollati allo schermo fino al termine del gioco.

Remember Me

Senza un bel remix che sfizio c’è?

In puri termini di gameplay la perdita della memoria ha fatto si che Nilin perdesse tutte le sue abilità. Queste ultime verranno recuperate pian piano durante l’avanzamento nel gioco e saranno sempre più devastanti. Prima della perdita della memoria, infatti, Nilin era capace di lunghe combo che mettevano al tappeto tutti coloro che osassero ostacolarla. Il lato meglio riuscito del gioco è proprio questo sistema di combo. Tramite la pressione di un semplice pulsante potrete accedere al cosiddetto “Laboratorio Combo” dove potrete creare combo sempre più lunghe e letali. Per fare ciò avrete bisogno dei Punti Pressen, una sorta di punti esperienza, che consentiranno a Nilin di sbloccare nuovi tipi di combo.
Vi sono infatti diversi tipi di combo possibili: si va da quelle puramente offensive e che infliggono gravi danni agli avversari a quelle che consentono di ripristinare parte della vita persa in combattimento fino a quelle che riducono il tempo di ricarica di altre abilità. Eh si perchè non è finita qui! Nilin può apprendere anche alcune abilità speciali dette S-Pressen ancora più pericolose e distruttive. Come se non bastasse la vera novità introdotta nel gioco è un’altra: il memory remix. Nilin, l’abbiamo detto, è una cacciatrice di ricordi e tramite uno speciale guanto può, appunto, catturare un ricordo degli avversari e remixarlo a suo favore. Ad esempio potrete far credere al nemico di turno di aver ucciso una persona a lui cara (quando invece non è così) e farlo suicidare per i sensi di colpa o altre cose del genere. Non male eh? Tutto rose e fiori, allora? Non direi…

Remember Me

I soldi non fanno la felicità… però aiutano!

Remember Me ha diversi pregi, idee di base molto interessanti e discretamente sviluppate ma ha anche molti difetti. Questi sono difetti più che altro tecnici dovuti in primis al fatto che questa, ricordiamo, è il primo gioco in assoluto di Dontnod Entertainment. L’SH francese non ha potuto, dunque, godere di fondi “infiniti” come le maggiori SH dell’industria mondiale. Notate bene: questa non è assolutamente una critica a Dontnod che con il budget che aveva ha fatto un lavoro superlativo ma, purtroppo, anche considerando ciò non possiamo non elencare i difetti che minano il gioco.

Remember Me

Innanzitutto vi sono alcuni problemi che inficiano proprio il gameplay. Tornando al memory remix c’è da dire che questa trovata non risulta ben sviluppata: quest’abilità, infatti, può essere utilizzata solo in scene scriptate del gioco (e non saremo noi a decidere se utilizzarla o meno) e al termine di tutta la storia viene utilizzata pochissime volte. Il sistema di combo, come detto, seppur ben strutturato e funzionale non risulta abbastanza impegnativo: il tempismo per eseguire le diverse mosse per concatenare combo è totalmente annullato e tutto si riduce ad un mero “impara a memoria la successione dei tasti ed eseguila in combattimento”. Il comparto grafico, seppur accompagnato da un’ottima direzione artistica, non riesce proprio a confrontarsi con i recenti titoli tripla A.
Menzione d’onore al doppiaggio che risulta ben fatto anche se sono evidenti alcuni problemi di sincronizzazione con il labiale dei personaggi. La colonna sonora accompagna piacevolmente il giocatore durante tutta la durata della sua avventura per le strade di Neo-Parigi. Buona la longevità che si attesta sulla decina di ore.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=9lZULnzhV34

Commento finale

Remember Me è un titolo ambizioso e difficile da giudicare perchè proprio quando noti i suoi diversi ed innegabili difetti non puoi non pensare contemporaneamente a tutto l’impegno che Dontnod ha profuso sicuramente in questa sua prima avventura nonostante un budget molto limitato. Bisogna, dunque, a parer mio fare un distinguo: menzione d’onore all’SH francese che si meriterebbe il massimo dei voti per il coraggio e la volontà di far valere le proprie idee dimostrata in questo titolo. Per quanto riguarda invece il gioco in sè, nonostante diversi pregi, non si possono non notare alcuni difetti che vanno a minare l’esperienza di gioco (non in modo gravissimo, comunque). Remember Me è, dunque, il titolo delle grandi idee ma poco sviluppate a causa di possibilità economiche non proprio gradevoli. Se riuscirete, però, a sorvolare questi piccoli difetti, anche se Memorize un giorno dovesse farvi il lavaggio del cercello, Neo-Parigi sarà davvero difficile da dimenticare.

7/10

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