Rocketbirds: Hardboiled Chicken – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Developer: Ratloop Asia
Piattaforma: PSN Genere: Action/Platform Giocatori: 1-2 PEGI: 12

Oggi vi parliamo di Rocketbirds: Hardboiled Chicken, titolo sviluppato dal team Ratloop Asia che, quasi di soppiatto, è arrivato sui virtuali scaffali del PlayStation Network la scorsa settimana. Un titolo a cavallo tra presente e passato che, tramite meccaniche semplici ma solide riesce a divertire senza obbligatoriamente voler innovare.

Cock of War

La storia narrata in Rocketbirds ruota intorno ad Hardboiled Chicken, un pollo soldato palestrato che si trova a combattere in una durissima battaglia contro un esercito di pinguini guidati dal dittatore Putzky. Il gioco viene aperto da un video in cui il nostro eroe, in puro stile Rambo, si trova a volare nei cieli con un razzo sulle spalle, fucile in spalla: dopo aver fatto fuori diversi nemici, il propulsore comincia a perdere colpi fino ad arrivare al totale malfunzionamento che porterà Hardboiled Chicken ad effettuare un atterraggio di emergenza in una base militare dei nazi-pinguini. Da questo istante comincia la nostra avventura che ci vedrà attraversare basi segrete, laboratori sotterranei, foreste e quartieri urbani in un’esperienza singleplayer disposta in 15 capitoli della durata totale di circa 4 ore di gioco.

Hardboiled Chicken, quando era ancora brutto e cattivo

In diversi momenti, l’azione di gioco verrà interrotta da interessanti sequenze animate che ci aiuteranno a scoprire il passato di Hardboiled Chicken, come è diventato un soldato e cosa lo ha portato a sfidare l’impero dei pinguini.

Se dal punto di vista artistico ogni elemento del gioco mantiene un livello più che discreto, lo stesso non si può dire della caratterizzazione dei personaggi e delle linee di dialogo, che troppo spesso fanno leva su battute di bassa lega o quantomeno banali: davvero un peccato, poiché lo stile dei personaggi ed in genere il mondo di Rocketbirds lascia tantissimo spazio a sequenze non-sense ricche di humour che, purtroppo, non hanno trovato spazio in questo episodio.

Hardboiled Odyssey

Cioè che rende Rocketbirds: Hardboiled Chicken un titolo valido è il gameplay su cui esso pone le proprie fondamenta: non ci sono meccaniche particolarmente innovative, ma quello che il gioco fa, lo fa bene. A gioco iniziato è impossibile evitare un nostalgico tuffo nel passato direttamente nel lontano 1997, quando faceva il suo debutto su PlayStation Oddworld: Abe’s Odyssey. Rocketbirds: Hardboiled Chicken, seguendo il suo precursore, si fonda sulla struttura “fixed-screen”, ovvero il sistema secondo cui il giocatore deve arrivare alla fine di ogni schermata per caricare la stanza successiva. Non è solo questo, però, l’elemento che viene ripreso dall’avventura di Abe: Hardboiled Chicken potrà sia camminare che rotolare e – caratteristica ancora più di derivazione – potrà prendere il controllo dei nemici tramite una speciale tipologia di granata.

Quello che vedete è probabilmente il puzzle più difficile del gioco

Allo stesso tempo il gioco riesce a ringiovanirsi, abbandonando i movimenti a distanza prefissata che contraddistinguevano Abe’s Odyssey, per lasciare maggiore libertà di spostamento al giocatore. Si aggiunge una forte componente action scandita da frequenti sparatorie che ci vedranno sterminare orde di pinguini a suon di pistole, mitragliatrici, fucili a pompa ed esplosivi: il team Ratloop Asia ha timidamente provato ad inserire anche un sistema di coperture in profondità, ma l’esperimento non riesce ad essere funzionale quanto dovrebbe.
Nel corso dell’avventura sarà anche necessario risolvere alcuni semplici puzzle basati principalmente sullo spostamento di casse, e al mix prenderanno parte anche fasi in volo in stile Geometry Wars.
Nel calderone, quindi, ci sono tanti elementi che svolgono per bene il loro dovere, garantendo un’esperienza fluida e convincente.

Amici per le penne

Rocketbirds: Hardboiled Chicken, oltre ad offrire una solida avventure in single-player, può contare su una modalità cooperativa offline davvero ben riuscita in cui, come accade ormai troppo raramente, avvengono interessanti variazioni di gameplay per spingere al massimo la collaborazione tra i due giocatori. Affrontando la storia in co-op, i giocatori dovranno selezionare due piccoli polli, ognuno alto la metà rispetto ad Hardboiled Chicken. La capacità di rotolare viene rimossa, ed è sostituita dalla possibilità di salire sulle spalle del compagno in modo da poter raggiungere piattaforme altrimenti non approcciabili. Questa meccanica torna anche molto utile durante le sparatorie: nonostante siano uno sopra l’altro, i due polli potranno guardare in direzione opposta ed abbattere rapidamente ogni minaccia rilevante. I livelli sono gli stessi di quelli affrontati in single-player, ma i puzzle cambiano richiedendo un’intelligente cooperazione tra i giocatori.

Gli ambienti sono sempre ricchi di dettagli

Polli con stile

Oltre ad avere un gameplay valido, Rocketbirds: Hardboiled Chicken viene esaltato da uno stile grafico particolarmente accattivante che unisce sprites 2D ad elementi tridimensionali. La versione PSN del gioco – diretta evoluzione di Rocketbirds: Revolution, uscito in Flash nel 2010 – è condita da una particolare cura per il supporto alla tecnologia 3D: gli elementi architettonici disposti nei livelli sono visualizzati con una inquadratura isometrica, fornendo un senso di profondità molto ricercato, percepibile anche se non si è in possesso di una 3D TV.

Non possiamo però chiudere la recensione senza parlare della colonna sonora del gioco, probabilmente uno dei caratteri più convincenti del gioco. Affidata alla band americana New World Generation, la raccolta di brani che fa da sottofondo alle sequenze animate unisce melodie rock a suoni elettronici, generando un’interessantissimo incrocio audio-visivo che senza dubbio spinge ancora di più il gioco.

VERDETTO

Rocketbirds: Hardboiled Chicken è un titolo davvero valido, che riesce a divertire per tutto il corso dell'avventura e che dà un'ulteriore conferma di quanto sia valida l'industria dei piccoli sviluppatori. Il gioco non rientra nella cerchia dei titoli imperdibili, ma l'acquisto diventa quasi obbligatorio se vi piace il genere e volete scoprire il pazzo mondo di Rocketbirds. La principale nota dolente è una quasi assente caratterizzazione dei personaggi: Hardboiled Chicken ha tutte le carte in regola per diventare un popolare personaggio del mondo dei videogames ma, almeno in questo capitolo, fallisce nel tentativo.

Guida ai Voti

Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.

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