Saint Seiya Soldier’s Soul – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Bandai Namco Developer: Dimps
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Picchiaduro Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 69,90 €

Saint Seiya Soldier’s Soul, celebre saga creata da Masami Kuramada da molti conosciuta come “i Cavalieri dello Zodiaco”, è il primo capitolo uscito per Playstation 4 e può essere considerato un “sequel” di Saint Seiya Brave Soldiers per Playstation 3. In questo capitolo i cavalieri di Atena ripercorreranno tutti i momenti salienti della saga, incluso il tanto atteso capitolo di Asgard. Vediamo se questo salto generazionale ha giovato al “Cosmo” dei nostri giovani eroi.

Saint Seya Soldier Soul

Apella, figlia di Apollo ….

Per chi non conoscesse la celebre saga di Masami Kuramada, Bandai Namco ha pensato anche a voi, invece di proporci polpettoni di riassunti come nello scorso Brave Soldier, i ragazzi di Dimps hanno saputo riassumere molto bene gli avvenimenti prima della saga dei cavalieri d’oro.
A prima vista Saint Seya Soldier’s Soul sembra una versione corretta ed espansa di Saint Seiya Brave Soldiers, infatti le novità non riguardano molto le caratteristiche tecniche degli scontri (che comunque hanno avuto un restyling sia di combat system e sia di telecamera, ma andiamo con ordine) ma quanto un fatto di contenuti: infatti non è un caso che tale capitolo sia uscito a cavallo con la miniserie animata di Soul of Gold e si è voluto approfittare del successo della serie stessa introducendo una nuova modalità dedicata alla versione “divina” dei Cavalieri d’Oro, inoltre, come già anticipato in premessa, è stata inserita nella Story Mode la saga dei cavalieri di Asgard, colmando il “buco” seriale che il precedente Brave Soldier aveva lasciato.

Saint Seya Soldier Soul

Brucia mio Cosmo

Aggiungendo la saga di Asgard alle tre saghe già presenti in Brave Soldiers, la Story Mode si compone di quattro campagne indipendenti che ci permettono di rivivere le gesta dei nostri eroi e della nostra infanzia, cresciuti a onde energetiche, Robot giganti e pugni di Pegaso. La qualità complessiva del gioco non è mutata di molto da Brave Soldiers, i ragazzi di Dimps hanno ridotto di molto la mole di testo presente, inserendo fantastiche cut-scenes col motore grafico di gioco, ma si tratta di intermezzi spogli, non in grado di emozionare i fan della saga come invece hanno fatto il manga e l’anime. Anche l’avanzamento del gioco rimane molto lineare, ci verrà proposto di affrontare molte volte lo stesso nemico (con parametri di combattimento diversificati) e anche con lo stesso Seiya (in errore anche col manga/anime come ad esempio il combattimento con determinati combattenti non vengono proposti con Sirio ma con Pegasus).
Bella l’idea del “Button mashing” nel momento in cui l’avversario ci sconfigge, infatti è presente un minigioco in cui il nostro Seya di turno deve rialzarsi, il tutto mentre Atena ci incita a rialzarsi mentre ci parla direttamente dal JoyPad.

Saint Seya Soldier Soul

Tutto oro quello che luccica?

Se la Story Mode ci lascia un po’ l’amaro in bocca, possiamo tirare su il morale con le modalità secondarie proposte, vera novità di Saint Seya Solder’s Soul. Troveremo la più classica delle modalità “Versus”, affrontabili sia online che offline, ad arrivare alle novità quali “Battaglia Galattica” in cui otto amici potranno affrontarsi in locale in un torneo ad eliminazione e la modalità più succosa quale “Battaglia d’Oro” dedicata ai cavalieri d’oro delle 12 case, tale nuova opportunità non solo ci permette di aumentare il rooster dei personaggi con ben 12 cavalieri giocabili ma finalmente potremo indossare i panni del nostro cavaliere d’oro preferito e perché no del nostro segno zodiacale (in fondo lo avete sempre desiderato). Ma, e lasciatemi passare l’euforismo, “non è tutto oro quello che luccica”, se a prima vista sono state introdotte le battaglie d’oro in onore della miniserie Soul of Gold, tale modalità poco ha a che fare con la miniserie dedicata, appaiono anzi senza senso e non correlate col manga, ad aggravare la situazione è che per partecipare a tali match è necessario utilizzare una “fiaccola”, preziosa risorsa che può essere acquistata spendendo crediti in game.

Saint Seya Soldier Soul

Accumulare soldini per comprare la preziosa fiammella richiede un grinding fuori dall’ordinario che metterà a dura prova anche il giocatore più assiduo; si pensi che per giocare a tutti i match delle Battaglie d’Oro (e vincendo sempre) saranno necessarie la bellezza di 50.000 crediti in game, completando le 4 saghe della Story Mode si arriveranno a circa 80.000 crediti, se si considera che l’acquisto di Grida, costumi e altro hanno un prezzo esorbitante, si renderà ben presto conto come il sistema di raccolta crediti e spendibilità sia esageratamente sballato.

Acchiapparello co(s)mico

Il gameplay e le caratteristiche tecniche di Saint Seya Soldier’s Soul hanno ancora delle carenze portate dietro da Saint Seiya Brave Soldiers, si va da una telecamera che non riesce a seguire bene i movimenti del nostro personaggio, a combo che non agganciano gli avversari lasciando spesso e malvolentieri a pugni e calci buttati al vento lasciando scoperto il proprio personaggio ad un contrattacco nemico.
Il combattimento si riassume in un inseguimento nell’arena approfittando dei difetti nelle combo dell’avversario; se da un lato tali difetti per un fan della saga possono essere anche passabili, per altri potrebbe far presto storcere il naso.

Saint Seya Soldier Soul
Ventata di novità è l’introduzione del Settimo Senso, introdotto per ovviare ai problemi di combattimento di Saint Seiya Brave Soldiers, in cui si abusava spesso della barra del Cosmo per utilizzare tecniche finali, ora invece la barra del Cosmo viene utilizzata non solo per tecniche di medio e ampio raggio (spesso usate a vuoto per via di combo e spostamenti involontari degli avversari, i quali non si accorgeranno nemmeno di aver scampato per miracolo ad una tecnica micidiale) ma anche per le schivate che avranno una funzione molto limitata in quanto consumeranno una notevole barra di Cosmo. Le mosse speciali invece utilizzeranno la barra del Settimo Senso: se prima si abusava della barra del Cosmo, ora purtroppo si abuserà della barra del Settimo Senso nei combattimenti. Ancora oggi si notano disparità di potenza nelle mosse speciali dei vari eroi che risulteranno alcune più letali di altre, facendo in modo che, una volta sbloccata la versione potenziata di un Seiya ad esempio, si abbandonerà la versione precedente. Inoltre se questo problema fosse solo marginale durante il combattimento con le IA, la stessa cosa non si può dire per il comparto online, in quanto se si vuole primeggiare, la scelta di certi cavalieri è obbligatoria.

Bdoom

Dal punto di vista grafico, se ad una prima impressione Saint Seiya Soldier’s Soul sembra un porting migliorato del precedente capitolo con texture relativamente semplici per gli attuali standard di Playstation 4, il tutto viene migliorato grazie al sapiente utilizzo del Cel Shading che rende la grafica molto simile a quello dell’anime. In battaglia le animazioni sono buone, con armature ben fatte (che “cozzano” con gli ambienti piuttosto spogli però), gli effetti speciali sono davvero ben fatti, molto azzeccata la scelta di accompagnare con onomatopee in stile fumetto i colpi finali dei cavalieri e le musiche sono davvero ottimamente utilizzate.

Saint Seya Soldier Soul

Trofeisticamente parlando: brucia mio Cosmo, fino a quando non ho i crediti necessari per comprare tutto

Ed ecco che, puntuali ad ogni recensione, un breve accenno al lato “trofeoso” del titolo. I trofei di Saint Seiya (qui la Guida ai Trofei) non richiedono particolari abilità, servirà soltanto un po’ di pazienza e sapere come velocizzare/superare molte battaglie, in quanto ci sarà bisogno di un grinding esasperante per raccogliere tutti i gridi di battaglia e completare tutte le Battaglie d’Oro.

VERDETTO

Saint Seiya Soldier's Soul è un picchiaduro creato esclusivamente per i fan della saga. Anche se potrebbero storcere il naso di fronte ad alcune carenze tecniche portate dietro con Brave Soldiers, queste vengono perdonate di fronte alla realizzazione grafica ben fatta, all'introduzione di modalità secondarie diverse e all'introduzione del tanto atteso capitolo di Asgard; purtroppo c'è ancora da lavorare, ma non si può dire che i ragazzi di Dimps non ce l'abbiano messa tutta per accontentare i fan.

Guida ai Voti

Vincenzo Ficetola
Salernitano DOC, romano per adozione, lavora nell'ambito della formazione e consulenza inquinando il mondo imprenditoriale con le sue idee. Appassionato di videogiochi già in tenera età, si diletta a mipiacciare, cinguettare e scrivere dove gli capita, anche sui muri.

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