Primo PianoVirtua Tennis 4 - Recensione

Virtua Tennis 4 – Recensione

Publisher: SEGA Developer: SEGA
Piattaforma: PS3 Genere: Tennis Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 3 Altro: 3D, Move

Poco più di un mese fa abbiamo avuto tra le mani Top Spin 4 e abbiamo riportato le nostre positive impressioni sul sito. Oggi è il turno di Virtua Tennis 4, diretto rivale realizzato in casa SEGA le cui caratteristiche di gameplay si scostano dal gioco 2K. La lotta per ottenere il primato però esiste e i due giochi si trovano faccia a faccia: chi vince questo match?

In giro per il mondo, racchetta in mano

Da sempre Virtua Tennis fa della sua arma primaria il World Tour, una sorta di modalità carriera che porta il giocatore in giro per il mondo con l’obiettivo di far crescere il suo l’alter-ego virtuale fino a portarlo sul podio dei migliori tennisti di sempre. Per questo quarto capitolo è stato implementato un sistema di carte curioso da un lato, efficace da un altro: come fossimo in un vero e proprio gioco da tavolo, noi saremo una pedina sulla mappa, e per spostarci dovremo spendere Carte Movimento. Queste sono differenziate a seconda di quanti passi possiamo effettuare, il che ci porta a spostarci in modo mai uniforme lungo le varie location, dall’Europa all’Asia, dall’Africa agli States. Durante il nostro viaggio non dovremo affrontare solamente partite di tennis, bensì duri allenamenti dallo spiccato carattere non-sense, ad esempio quello in cui dovremo correre facendo schiudere delle uova e riportando i pulcini dalla propria madre evitando che questi vengano schiacciati dalle palline da tennis. Sì, avete letto bene, ma non spaventatevi se state pensando che tutto ciò sia ridicolo: l’obiettivo principale che si pone Virtua Tennis è quello di divertire indipendentementa dagli strumenti utilizzati, e sotto questo aspetto il gioco ci riesce particolarmente bene.

Così appare la mappa del World Tour

Il nostro lungo cammino sarà inoltre dotato di una piccola dose di tatticismo: giorno dopo giorno, la barra di energia andrà svuotandosi, per cui sarà nostro primario impegno quello di arrivare nelle caselle degli alberghi in modo da poter riposare e ristabilire la nostra forma fisica. In alternativa, se proprio saremo in difficoltà, potremo comprare le Carte Riposo, che ci daranno la capacità speciale di recuperare energia in qualsiasi casella della mappa. Non mancheranno le zone degli Imprevisti in cui potremmo accidentalmente perdere soldi, slogarci una caviglia o più in generale subire dei malus del tutto casuali: in queste fasi sarà fondamentale saper gestire le Carte Movimento, per evitare proprio queste caselle e non ostacolare inutilmente il nostro cammino. A tutti questi eventi si affiancano i classici match – in singolo o in doppio – in cui finalmente potremo mettere in mostra le nostre abilità, racchetta in mano. Alla fine di ogni partita guadagneremo Stelle, unità di misura sfruttata dal gioco per indicare la bravura e la fama del nostro tennista: puntate ad ottenerne 750 se volete entrare nelle Legende del tennis internazionale, ma ricordate, non sarà affatto una passeggiata!

Virtua o Top?

Se parliamo di gameplay, fare un paragone tra Virtua Tennis 4 e Top Spin 4 risulta un po’ avventato, con il primo volto esplicitamente ad uno stile arcade ed il secondo ad uno sicuramente più simulativo. Sul mercato però solo questi due titoli combattono per ottenere i favori dell’audience, per cui sarebbe anche strano far finta che vadano su rette totalmente parallele: il target rimane uno, ovvero i fan del tennis che devono optare per uno dei due giochi. Virtua Tennis 4, come già visto, conta su una modalità carriera profonda e varia, oggettivamente più riuscita rispetto a quella del titolo pubblicato da 2K; al contrario, però, il gameplay del titolo SEGA risulta essere un po’ rozzo e per certi versi eccessivamente piatto: i match saranno caratterizzati da continui batti e ribatti spesso troppo lunghi, in cui il giocatore si sentirà privo del potere di indirizzare la pallina nel modo desiderato: con il tasto X ed i direzionali sceglieremo la traiettoria del nostro tiro, con Triangolo potremo effettuare un colpo sotto a scavalcare l’avversario se questo si troverà in voleè ed infine con Cerchio riusciremo ad effettuare un colpo speciale a patto di aver caricato al massimo la nostra barra abilità: si scatenerà un tiro spesso imprendibile che farà inginocchiare definitivamente il diretto avversario.

L’immancabile scia che segue la pallina

Forse a causa del recente ritorno dalle meccaniche profonde di Top Spin 4, in Virtua Tennis si ha l’impressione di aspettare sempre l’errore dell’avversario piuttosto che di essere in grado di effettuare un tiro accurato capace di farci vincere un set importante. E’ vero che tutto ciò mira a conservare la natura arcade del gioco, ma il risultato finale non convince abbastanza, mettendo in risalto le doti del gioco targato 2K, e svilendo l’eccessiva semplicità del gameplay di Virtua Tennis 4. Inutile dire che parte del pubblico, come è normale che sia, possa preferire un approccio più semplice ed intuitivo, ma in quanto al puro stile di gioco bisogna dar merito a Top Spin di aver confezionato un pacchetto tanto profondo quanto raffinato, che Virtua Tennis non è in grado di offrire.

Divertimento esteso

La campagna pubblicitaria che ha seguito l’uscita di Virtua Tennis 4 mette in risalto anche la propensione del gioco verso lo sfruttamento del controller di movimento PlayStation Move. Il motion controller che mette d’accordo tutte le famiglie, dai più grandi ai più piccini, entra così a far parte del gioco SEGA tramite l’implementazione di due nuove modalità dedicate: la semplice Esibizione e la modalità Party. Nella prima prenderete parte a semplici match in cui la telecamera verrà posizionata direttamente alle spalle del tennista: in questo modo sarà più limpida la posizione della racchetta e il conseguente movimento che dovrete effettuare per colpire con il giusto tempismo la pallina. Spiace però constatare come tutto venga rilegato ad un’esperienza di gioco ulteriormente semplificata poiché, non essendo utilizzabile il Navigation Controller, il massimo che vi sarà concesso fare sarà colpire la pallina. Il movimento del giocatore non sarà affidato a noi bensì al software, che mai ci farà andare sotto rete e troppo spesso ci farà sentire spettatori del match.

Una telecamera in stile TPS per la modalità dedicata al Move

La modalità Party, come suggerisce il nome stesso, altro non è che un insieme di minigiochi a punti in cui dovremo affrontare le più assurde competizioni, ad esempio quella che ci vede abbattere delle mummie a caccia di tesori sul campo da tennis. Anche in questo caso i controlli si limitano all’agitazione forsennata del PlayStation Move, e si evince quanto tale modalità sia stata pensata proprio per chi del tennis ne fa più una questione di divertimento occasionale più che una vera e propria passione. Ci saremmo aspettati maggiore profondità e il già citato supporto del Navigation Controller, ma sembra proprio che SEGA si sia lasciata sfuggire questa ottima occasione. Per i pochi fortunati che si trovano in possesso di una bella TV con supporto 3D, segnaliamo inoltre che il gioco SEGA supporta questa modalità di visualizzazione in esclusiva PlayStation 3.

Commento finale

Virtua Tennis 4 riesce a divertire per le prime ore di gioco, ma a causa di un’eccessiva piattezza di gameplay stanca dopo poco tempo. Il livello tecnico (ed in particolare le animazioni) non convincono del tutto e l’esperienza di gioco globale appare abbastanza scarna e grossolana. La modalità online soffre di un matchmaking approssimativo e di un leggero lag – problema che probabilmente potrà essere corretto con una patch. I veri fan del tennis dovrebbero puntare più in alto e guardare verso la concorrenza, ma una grande fetta di giocatori più casuali potrebbe apprezzare gli sforzi di SEGA optando per Virtua Tennis. A voi la scelta.

6/10

 

Articoli correlati

Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.