Ieri vi abbiamo parlato della risposta di Daisuke Sato agli insulti ricevuti, cogliendo l’occasione per mettere insieme alcuni dettagli sul nuovo sistema di combattimento emersi dopo l’annuncio ufficiale.
Proprio qualche minuto fa è stata pubblicata una nuova intervista su Weekly Famitsu che rivela ulteriori dettagli, sia sulla componente RPG a turni, sia sulla storia. Innanzitutto, come già sapevamo, Ichiban Kasuga è un personaggio davvero molto diverso da Kiryu; non può affrontare orde di nemici da solo e gira spesso in compagnia. Perciò Ryû Ga Gotoku Studio ha pensato di introdurre questo nuovo combat system a turni in grado di supportare le caratteristiche del protagonista, ribadendo che la decisione è stata pienamente approvata dai vertici aziendali. Grazie alla dinamicità sottolineata già nell’articolo di ieri, sembrerà di giocare comunque a un gioco d’azione in cui l’ambiente circostante verrà calcolato in tempo reale. Lo sviluppo dei personaggi partirà dal basso e sarà fondamentale per battere i nemici più forti; giocando le attività secondarie, Kasuga e compagni diventeranno ancora più potenti guadagnando denaro, punti abilità e punti esperienza. Come in ogni RPG i personaggi potranno indossare pezzi di armatura per le diverse parti del corpo ed equipaggiare armi e accessori.
La sola narrazione durerà circa il doppio rispetto agli altri giochi e la mappa sarà tre o quattro volte più grande di Kamurocho, che sarà comunque visitabile. Lo scenario cittadino sarà la stesso di sempre e non ci saranno aree bloccate, ma solo nemici più forti che fungeranno da barriere. Ichiban Kasuga è un grande fan di Dragon Quest e Yakuza: Like a Dragon è pesantemente influenzato da questo, ma per ora non si hanno altre informazioni concrete oltre al fatto che il famoso JRPG viene nominato dal protagonista molto frequentemente. Insomma, lo studio giapponese si sta accollando una responsabilità enorme per dimostrare che è in grado di creare un prodotto di successo, anche mettendo in discussione i capisaldi della serie. Ce la farà Yakuza: Like a Dragon a convincere il pubblico?
