Battlefield 1 sta riscuotendo un grande successo a livello di aspettative, specie se raffrontato alla delusione espressa dai sostenitori di Call of Duty: Infinite Warfare. Nonostante questo pare però che il progetto abbia rischiato seriamente di non prendere il via, a causa della cultura del giovane target a cui il titolo si rivolge.
“Ci sono stati dei dibattiti interni in merito” racconta Blake Jorgensen, CFO della compagnia “sulla Prima Guerra Mondiale, eravamo preoccupati perché molti dei consumatori più giovani che sono là fuori non sapevano della Seconda Guerra Mondiale, o di quella del Vietnam, quindi la Prima Guerra Mondiale…”
EA inizialmente non sembrò approvare quanto fatto da DICE, a causa di un gameplay in trincea poco divertente, ma alla fine gli sviluppatori sono riusciti a convincere il publisher: “Credo che ciò che le persone non capiscono, è il cambiamento tecnologico che c’è stato durante la Guerra. Le persone hanno cominciato la Guerra in sella ad un cavallo, ed hanno finito con aeroplani, carri armati, navi da guerra e sottomarini. Per noi è una enorme opportunità, intorno alla quale plasmare un videogioco”.
Battlefield 1 ha rischiato di non esistere. Perché? Per l’ignoranza dei videogiocatori
