Sull’ultimo numero della rivista americana GameInformer, il co-director Kazunori Kadoi di Capcom ha raccontato che la gestione degli oggetti introdotti nel remake di Resident Evil 2 ha richiesto molti tentativi. L’unico modo per venire al dunque è stato un approccio trial & error, che ha permesso al team di avere molteplici prospettive.
Parlando della gestione delle risorse, lo sviluppatore giapponese ha sottolineato come sia stato necessario testare il gioco innumerevoli volte: “Non è un gran segreto che parte del nostro lavoro consista nel compiere un sacco di prove e di trarre esempio dagli errori commessi! Si tratta sostanzialmente di giocare al titolo più e più volte, apportando delle modifiche costanti all’esperienza di gameplay fino a quando non si sente di aver raggiunto il giusto livello di equilibrio”.