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Borderlands: Game of the Year Edition appare nel registro di ESRB, novità in arrivo?

Borderlands: Game of the Year Edition sembra essere realtà, stando alle ultime informazioni diffuse su internet. Il folle sparatutto di Gearbox Software era stato lanciato originariamente nel 2009 su PlayStation 3, guadagnandosi l’affetto di una larga schiera di giocatori.

Nello specifico, nelle scorse ore l’ESRB, l’ente preposto alla classificazione dei videogiochi pubblicati nel Nord America, ha aggiunto il gioco nel proprio database con riferimento alle versioni PC, PlayStation 4 e Xbox One. Questo ultimo è stato inserito nella categoria “M” (che sta per mature), corrispondente al PEGI 18 in Europa.

Stando alla descrizione fornita, il gioco si presenta come uno sparatutto in prima persona nel quale il giocatore interpreterà il ruolo di un Vault Hunter, impegnato a scoprire un gruppo alieno sul pianeta Pandora:

I giocatori esploreranno un ambiente aperto e interagiranno con i personaggi, completando gli obiettivi delle missioni. Le missioni di combattimento richiedono ai giocatori di usare armi futuristiche (ad esesempio pistole ad acido, fucili elettrici, lanciagranate) per uccidere banditi umani, creature aliene e sentinelle robotiche. Le battaglie sono frenetiche e accompagnate da urla di dolore, spari e grandi esplosioni. I nemici umani emettono grandi spruzzi di sangue quando vengono sparati e uccisi; alcuni attacchi possono provocare smembramenti e / o decapitazioni.

Questa classificazione segue quella della rating board del Taiwan e quella coreana, avvalorando così l’esistenza del gioco, che, tuttavia, non è ancora stato presentato. Rimaniamo per il momento nel campo dei rumor, mentre Gearbox Software sarebbe in procinto di sorprendere il pubblico mostrando anche Borderlands 3. Appuntamento al PAX East 2019, precisamente giovedì 28 marzo alle 21:00 (ora italiana), quando il team di sviluppo salirà sul palco per svelare le ultime novità.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.