Home ConsoleNews PS4Crash Bandicoot 4: trama, nome e novità di gameplay

Crash Bandicoot 4: trama, nome e novità di gameplay

Dopo una lunga serie di rumor, culminati con il leak di settimana scorsa, Crash Bandicoot 4: It’s About Time è finalmente diventato realtà. A margine del trailer di presentazione, Activision e Toys for Bob hanno diffuso i primi dettagli sulla storia e le novità di gameplay che introdurrà il nuovo capitolo.

Partendo dalla trama, è facile intuire come il numero “4” sia una chiara dichiarazione d’intenti sulla volontà di porsi come seguito diretto di Crash Bandicoot 3: Warped, uscito nel lontano 1998. Alla fine di questo ultimo, Neo Cortex, il dottor Nefarious Tropy e Uka Uka venivano bloccati su un pianeta lontano, salvo poi fuggire e creare un buco nel tessuto dello spazio-tempo.

“Abbiamo deciso di uscire allo scoperto e chiamarlo Crash 4 non solo perché continuiamo la storyline da dove era stata lasciata, ma anche perché abbiamo usato il gameplay della prima trilogia come ispirazione e come base di partenza” ha dichiarato il design producer Lou Studdert a US Gamer. “Dopo la trilogia originale, il franchise si è avventurato in territori più simili all’esplorazione open world. Quello che volevamo fare noi è tornare indietro a ciò che avevamo amato nella prima trilogia”.

Sul fronte del comparto ludico, il produttore ha descritto alcuni degli elementi inediti introdotti. Fra quelli che più hanno colpito i fan nel trailer, spiccano le maschere Quantum, dei manufatti attraverso i quali sbloccare particolari potenziamenti. Sfruttando queste guardiane dello spazio e del tempo, Crash e i suoi compagni potranno rallentare il tempoinvertire la gravità, correre sui muri, sui binari e servirsi di funi e cavi per spostarsi da una piattaforma all’altra. L’iconico marsupiale non sarà l’unico protagonista disponibile, ma sarà accompagnato da Coco e persino da Neo Cortex in persona.

Ricordiamo che Crash Bandicoot 4: It’s About Time uscirà il 2 ottobre per PlayStation 4 e Xbox One e la versione digitale prevede un piccolo bonus estetico.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.