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David Cage parla del futuro dei videogiochi e della caratteristica fondamentale dei prossimi anni

A circa sei mesi di distanza dal divorzio ufficializzato fra Sony e Quantic Dream, il fondatore dello studio, David Cage, torna a parlare dell’argomento, oltre che a offrire il proprio punto di vista sul futuro dei videogiochi.

In un’intervista al portale Gamespot, l’autore francese ha infatti esordito spendendo solo ottime parole per i dodici anni trascorsi in comunione con il colosso nipponico. Un periodo in cui il suo gruppo ha avuto la libertà di lavorare a ciò in cui credevano, ma questo sembra ormai un capitolo passato.

I titoli sviluppati da Quantic Dream hanno sempre puntato sul fotorealismo, così, spostandosi in ottica di futuro, il CEO ha parlato del progresso tecnologico: “Con il passare del tempo sai che la tecnologia si evolve, arrivano nuove piattaforme e pensi di aumentare ulteriormente e in maniera costante il realismo dei tuoi giochi”.

“Erano anni che parlavamo di fotorealismo in questo settore e, gioco dopo gioco, stiamo cercando di avvicinarci a quell’obiettivo” ha proseguito Cage. “Da questo punto di vista, penso che Detroit sia graficamente migliore di Beyond, e che Beyond lo sia di Heavy Rain, eccetera eccetera. Quindi sì, penso che con il nostro prossimo videogioco cercheremo di alzare ulteriormente quel limite”. Discutendo ancora di futuro e più in particolare della prossima generazione, l’autore di Detroit: Become Human è sicuro: “Penso che l’illuminazione diverrà sempre più fondamentale. C’è questa nuova tecnologia chiamata Ray Tracing di cui si parla tanto in giro in questi ultimi tempi, e credo che sarà davvero interessate vedere come si evolverà perché consentirà di migliorare i riflessi, l’illuminazione dinamica e le ombre. Credo che sarà un fattore molto importante per il futuro dei videogiochi”.

Approfondendo l’argomento Ray Tracing, egli ha sottolineato come nell’industria si parlasse sempre di quantità di poligoni da utilizzare, poi si è passati agli shader e alle texture, ma ora non ha dubbi: “Penso che per ambire al fotorealismo occorra migliorare l’immagine a schermo con un sistema di illuminazione più profondo e simulativo. Non credo infatti che si possa continuare ancora con la guerra della risoluzione, con gente che chiacchiera dei benefici in-game dell’8K. Non penso sia questo il nuovo terreno di scontro, ma piuttosto preferirei concentrarmi su aspetti come l’illuminazione, l’illuminazione e, ancora, l’illuminazione!”.

A proposito dei giochi targati Quantic Dream, ricordiamo che Detroit ha preso il posto di PES 2019 tra i titoli gratuiti per gli abbonati PlayStation Plus di luglio 2019.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.