Home ConsoleNews PS4Dishonored in modalità pausa: Arkane Studios lavorerà a qualcosa di nuovo

Dishonored in modalità pausa: Arkane Studios lavorerà a qualcosa di nuovo

Gli sviluppatori di Arkane Studios sono diventati famosi per aver creato videogiochi davvero coinvolgenti e capaci di regalare esperienze relativamente differenti da giocatore a giocatore, specializzandosi così nel genere degli immersive sim. Sembra tuttavia che lo studio stia progettando di provare qualcosa di nuovo nel prossimo futuro.

In un’intervista concessa a vg247 in occasione del QuakeCon 2018, il lead designer del team, Ricardo Bare, ha espresso la volontà di lavorare a qualcosa di diverso rispetto ai giochi single player a cui sono abituati, magari implementando componenti multigiocatore proprio nei loro ultimi lavori:

Vorremmo incorporare più componenti online e di condivisione, vorremmo davvero farlo. Sarebbe interessante perché, per un certo lasso di tempo, c’è stata questa spinta da parte dei publisher i quali volevano forzare i team a includere modalità multigiocatore. Penso che ciò avesse effetti distruttivi dal momento che potevi incontrare team in grado di fare magnifiche esperienze single player, costretti però ad aggiungere una modalità deathmatch o qualcosa del genere.

Tuttavia credo che ciò che sta accadendo ora sia profondamente diverso, il multigiocatore è qualcosa di più orientato verso la community. Qualcosa che aiuta la costruzione del videogioco, costruisce community, condivisione.

Non saprei dire cosa possa accadere in futuro, tutto può succedere, ma Dishonored sta riposando per il momento. Nonostante il genere di queste avventure sia sulla cresta dell’onda, non credo che continueremo a farne una copia, i nuovi videogiochi perderebbero la loro stessa definizione.

Quello che ci interessa come studio è creare una narrativa profonda, coerente. Poi ci affidiamo al gameplay d’improvvisazione, diamo ai giocatori una manciata di abilità e strumenti e gli diciamo: “Puoi essere creativo, possiedi quest’esperienza”. E generalmente, saremo fedeli alla prima persona, anche se non si tratta di una ferrea regola e potremo provare altre formule.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.