Un deserto che si estende a perdita d’occhio, rovine che emergono dalla sabbia e un mistero da scoprire. Un uccello nero scruta il mondo, ma una polvere dorata può farlo trasformare in bambino e fornirgli un punto di vista completamente diverso, ma non meno utile ai fini della storia. Sono queste le intriganti premesse di Vane, titolo di debutto di un nuovo studio formato da ex-dipendenti di Guerrilla Games, Japan Studio ed EA, disponibile da oggi.
Vane è un titolo di esplorazione e di trasformazione, quella del protagonista, ma anche quella del mondo di gioco, fatto di deserti aperti, grotte misteriose e luoghi bui. Non ci sono indicazioni precise e obiettivi chiari, nessun dialogo, e il testo è ridotto all’osso, per fare in modo che sia il giocatore a decidere che cosa fare, e come. Più che un gioco è un’esperienza, anche sensoriale, che vuole stupire e farsi ricordare.