Nel corso della lunga intervista a Patrick Soderlung pubblicata su The Guardian, si è parlato, oltre che del mancato successo di Star Wars Battlefront II, di una realtà molto interessante chiamata EA Originals.
L’attuale vicepresidente esecutivo di Electronic Arts crede che nel mondo videoludico odierno sia molto più difficile sviluppare prodotti di successo rispetto a venti anni fa, quando iniziò insieme ad altri due collaboratori in un piccolo appartamento in Svezia. Proprio per questo, Electronic Arts ha dato vita al programma EA Originals, al fine di aiutare una manciata di sviluppatori indipendenti l’anno a realizzare i propri sogni e pubblicare il proprio gioco con una certa visibilità e con un accordo incredibilmente generoso in grado di far guadagnare allo sviluppatore l’intero profitto, una volta coperti i costi di produzione.
Un esempio lampante è A Way Out di Hazelight Studio, pubblicato sotto l’etichetta EA Originals, riconosciuto come un titolo innovativo e coinvolgente. Ma anche l’ottimo Unravel e lo stesso Fe sono figli di questa politica di Electronic Arts, che di certo fa onore alla compagnia nordamericana. Vi consigliamo la lettura dell’intervista completa.