Home ConsoleNews PS4Ghost Recon Wildlands, in arrivo il rivoluzionario documentario che accompagna il gioco

Ghost Recon Wildlands, in arrivo il rivoluzionario documentario che accompagna il gioco

Tra pochi giorni Ubisoft presenterà in anteprima un rivoluzionario documentario, disponibile dal 6 marzo 2017 sulle maggiori piattaforme digitali quali iTunes, Google Play e Vimeo. Il documentario si intitola “Wildlands” e racconta le storie autentiche che hanno contribuito alla nascita dello scenario boliviano di Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands.

Gli spettatori accompagneranno Rusty Young, autore del bestseller del New York Times, Marching Powder, mentre incontra le persone che sono state coinvolte nella nascita del mercato della cocaina in Sud America.

Sviluppato in collaborazione con Chief Productions, Wildlands include i racconti di alcune delle voci più influenti di questo scenario. Per la prima volta, tutti questi personaggi vengono riuniti insieme per offrire una prospettiva più ampia su una crisi globale.

Wildlands introduce le coinvolgenti, incredibili e spesso devastanti storie della vita di alcuni personaggi, tra cui George Jung: l’uomo conosciuto per aver portato la cocaina nell’America del Nord. Adam Newbold: come ex Navy SEAL con più di 20 anni d’esperienza di combattimento, Adam ha operato in tutto il Sud America. Tomas McFadden: narcotrafficante pentito e protagonista di “Marching Powder”, ha svelato i trucchi di questo commercio, che l’ha visto diventare un trafficante molto attivo, fino al giorno in cui è stato arrestato con 5 kg di cocaina all’aeroporto di La Paz, cosa che gli ha procurato una lunga permanenza nel famigerato carcere di San Pedro.

Per maggiori informazioni, fate riferimento al sito ufficiale.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.