Home ConsoleNews PS4Gravity Ghost: Deluxe Edition discrimina l'Europa ma continua a espandersi

Gravity Ghost: Deluxe Edition discrimina l’Europa ma continua a espandersi

Uscito esclusivamente sullo store americano il 6 agosto, Gravity Ghost ha visto ampliare la sua offerta divenendo Deluxe Edition. L’ambizioso e ispirato platform indipendente vanta adesso nuovi contenuti esclusivi.

In questa storia fiabesca, il fantasma della figlia di un guardiano del faro salpa verso lo spazio alla ricerca di un suo amico perduto, una volpe fantasma. Si tratta di una storia molto umana che mostra come una forza inarrestabile quale la gravità, paragonata all’amore, possa riunire entità separate dalla morte terrena.

Il mondo di gioco è interamente disegnato a mano ed è composto da oltre cento livelli dove, come si vede nel trailer in calce all’articolo, orbitare intorno ai corpi celesti sarà la meccanica principale, spiccatamente artistica.

Un gameplay pacifico, controlli fluidi e meccaniche gravitazionali non troppo elaborate ma ben pensate rendono Gravity Ghost un’esperienza emozionante e rilassante che vi coinvolgerà per ore. Una garanzia il doppiaggio, per il quale hanno collaborato Ashly Burch e soprattutto Logan Cunningham. Non delude neanche il compositore della colonna sonora Ben Prunty, direttamente da Celeste (non a caso la OST di Gravity Ghost è già stata premiata).

Nella Deluxe Edition, oltre a nuovi livelli esplorabili, sarà possibile prendere il comando di Voy, la volpe fantasma. Il gioco è disponibile all’acquisto sul PlayStation Store americano (sia NA che SA), mentre non si hanno ancora notizie ufficiali su un eventuale approdo in Europa.

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Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.