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Horizon Zero Dawn, i “sonari” insultano Guerrilla Games e uno sviluppatore risponde a tono

La notizia dell’uscita di Horizon Zero Dawn su PC ha scosso il web. Nata come esclusiva PlayStation 4, l’opera di Guerrilla Games è pronta a sbarcare su PC (probabilmente con l’obiettivo di persuadere un bacino d’utenza maggiore in ottica del sequel, su cui i rumor si fanno sempre più pressanti).

Ebbene, una fetta dell’utenza di PlayStation 4 si è vista privata di un’esclusiva, ciò che ai loro occhi era un privilegio, un premio, un motivo di vanto. Non entriamo in merito se questa sensazione sia giustificata oppure no, tuttavia vi riportiamo un evento accaduto su Twitter.

La pagina ufficiale di Guerrilla Games è stata letteralmente bombardata di insulti per questa scelta di mercato, tanto da portare uno sviluppatore di Horizon Zero Dawn (non più dipendente dell’azienda olandese) a rispondere, in maniera velata ma pungente, a un post piuttosto aggressivo pubblicato da un utente che aveva distrutto la sua PlayStation 4 una volta giunto a conoscenza della notizia.

“Ma che diavolo avete che non funziona? Abbiamo sviluppato un gioco, lo avete apprezzato. Adesso, più persone potranno apprezzarlo, e questo dovrebbe, in qualche modo, condizionare negativamente il vostro apprezzamento? Siate onesti con voi stessi. Il vostro giudizio su Horizon Zero Dawn non è peggiorato a causa del fatto che più persone possono giocarlo” queste le parole di Sam Sharma, ex-sviluppatore di Guerrilla Games e collaboratore dello sviluppo di Horizon Zero Dawn.

Ci teniamo a sottolineare che Sharma, sebbene parli alla prima persona plurale con riferimento a Guerrilla Games, non ne fa più parte. Dunque, questa non è da considerarsi una risposta dello studio di sviluppo di proprietà di Sony, che anzi è rimasto passivo e silenzioso nei confronti di questa aggressione social.

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Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.