IIDEA, l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, ha presentato il quinto censimento dei game developer italiani. La rilevazione di quest’anno è stata sia quantitativa che qualitativa, grazie alla partnership con IDG Consulting. L’analisi è stata condotta mediante un questionario online, aperto a imprese e liberi professionisti operanti nel settore dello sviluppo dei videogiochi. Il censimento ha restituito centosessanta risposte valide, con un aumento del 26% rispetto al 2018.
La rilevazione conferma innanzitutto la crescita ed evoluzione dell’ecosistema. Il 73% degli studi è ormai attivo da più di quattro anni e il numero di imprese con oltre 500.000 euro di fatturato annuo e più di venti dipendenti è in costante aumento. Tante nuove opportunità di lavoro, con oltre 1.600 impiegati, rispetto ai 1.100 del 2018. Inoltre, nei prossimi due anni il 59% delle aziende prevede di assumere nuovo personale. Personale che al momento è aperto soprattutto alle nuove generazioni (il 79% degli addetti non supera i trentasei anni di età).
Fondamentali i rapporti con il mercato internazionale che generano il 94% del fatturato. Il principale mercato di distribuzione è l’Europa (60%), seguita dal Nord America (25%). L’Italia rappresenta solo il 6% del giro d’affari degli operatori locali. Significativo anche l’aumento di finanziamenti pubblici (24% contro il 6% del 2018) e bancari (18% contro il 6% del 2018). Dati che indicano la crescita della fiducia nei confronti degli studi italiani.
Ottima la risposta alla pandemia da Covid-19, con la maggior parte delle imprese che non ha avuto problemi a lavorare da remoto e in alcuni casi ne ha addirittura beneficiato. Il 70% dei partecipanti al censimento ha infatti dichiarato che continuerà a utilizzare questa modalità di lavoro anche in futuro. Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul tema, vi rimandiamo alla pagina ufficiale di IIDEA.