Home ConsoleNews PS4Il DualShock di PlayStation 5 potrà trasmettere immagini tramite un proiettore olografico?

Il DualShock di PlayStation 5 potrà trasmettere immagini tramite un proiettore olografico?

Sony Interactive Entertainment ha depositato un brevetto piuttosto curioso nel mese di agosto ma scoperto solo recentemente, il quale fa riferimento a un dispositivo dotato di tecnologia basata sulla proiezione olografica.

Dopo il controller con touchscreen integrato si torna a parlare del futuro del colosso nipponico della tecnologia e dell’intrattenimento, in particolare del possibile DualShock di PlayStation 5. I redattori di TheNerdMag hanno infatti scovato un brevetto il cui titolo recita:

Metodo e apparati per la proiezione di immagini, video e/o ologrammi generati da una simulazione computerizzata.

La descrizione parla di un metodo che prevede l’esecuzione di una simulazione al computer controllata in parte da un controller palmare, che renderà visibili le immagini su un display e proietterà un’immagine generata dalla simulazione del computer a un proiettore di immagini accoppiato al controller del palmare. Il prodotto sembra basarsi su un controller con un proiettore che permetta la trasmissione di ologrammi e un processore da collegare a un display.

Il documento non fa alcun riferimento a PlayStation 5 e il relativo pad di gioco ed esso potrebbe riferirsi ad altro, dal momento che Sony non si occupa unicamente di videogiochi, anche se l’operazione è stata portata avanti proprio dalla divisione che si occupa del mondo PlayStation. C’è anche la possibilità che il dispositivo non venga mai prodotto, come accade per molti brevetti. Una tecnologia interessante per la quale attendiamo maggiori dettagli o annunci ufficiali nel prossimo futuro.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.