Mass Effect Legendary Edition – Recensione

Sviluppatore: BioWare Publisher: EA Swiss Sarl Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Italiano:

Quello di BioWare è un universo particolare e peculiarmente diverso da qualsiasi altro franchise nella storia dei videogiochi, o quantomeno dalla maggior parte. Mass Effect è una saga che ne ha viste di cotte e di crude, soprattutto queste ultime considerati gli scivoloni vari e le aspre controversie legate al tanto discusso finale del terzo capitolo e al risultato di Andromeda, eppure il rilascio di Mass Effect Legendary Edition ha trasmesso hype a tutti.

Persino a chi scrive. Ho apprezzato tanto la saga al suo tempo, eppure non sono andato oltre il finale di Mass Effect 2. Incapricciato dalla morte di alcuni dei miei personaggi preferiti, sfiorai soltanto il 3 e giocai, incuriosito, per trenta minuti Andromeda, per poi riporlo senza che mi avesse lasciato alcun impatto. La serie era dunque alla deriva, i fan inferociti e BioWare una continua delusione; Andromeda più Anthem porta a un’equazione negativa. Eppure il fandom è esploso all’annuncio della Legendary Edition.

Perché? Mass Effect non è mai morto, in realtà. E qual è il modo migliore di riguadagnarsi la fiducia dei fan e al contempo trovarne di nuovi se non seguendo l’effetto remake degli ultimi anni? La scelta di riportare in vita Mass Effect con la pluripremiata trilogia completa di DLC era la mossa migliore da fare, e per non deludere gli appassionati non ci si è limitati a un semplice porting. Perciò saliamo a bordo della nostra Normandy, allacciamo le cinture e prepariamoci a un viaggio interstellare senza pari.

Every day is the N7 Day

Sono passati tanti anni, eppure ammirare nuovamente gli scenari e i personaggi di Mass Effect non ha ancora prezzo. Per non parlare di quanto profondo sia l’universo narrativo che lo circonda, di come nonostante l’incredibile complessità non si arrotoli mai su sé stesso e su quanto ancora oggi determinati elementi siano ancora oggetto di discussione tra la community. Mass Effect è una serie unica, capace di far innamorare anche chi non è avvezzo al genere sci-fi, e il qui presente ne è un esempio.

Il comandante Shepard (che sia uomo o donna sta al giocatore deciderlo), dopo una grande impresa militare, viene chiamato a compiere una pericolosa missione sul pianeta Eden Prime, un luogo su cui si trova una misteriosa sonda Prothean; questa contenente importanti informazioni sul passato della suddetta razza che vanno fortemente a collegarsi al futuro della razza umana e dell’universo intero. Grazie al suo casuale utilizzo, Shepard scopre dettagli confusi e lentamente rimessi al proprio posto sui temibili Razziatori, una razza distruttrice che si occupa di spazzare via le civiltà più avanzate e cancellarne ogni traccia, ora in procinto di venir richiamati dopo cinquantamila anni.

Tre identità, un’avventura

Per salvare l’universo intero dai Razziatori, Shepard si imbatterà, per la durata di tutta la trilogia, in personaggi di ogni tipo; krogan, turian, asari, drell, salarian, quarian, geth o collettori, solo pochi di questi amichevoli.

Radunato il miglior team della galassia, i giocatori nei panni del comandante e Spettro della Cittadella esploreranno e setacceranno molteplici galassie, accompagnati da tre main quest sensazionali, longeve e mai noiose. Attendono tantissime side-quest realizzate a puntino che contribuiscono ogni volta ad ampliare l’universo narrativo e a tenere incollati allo schermo i giocatori.

Raccontare tutta la storia e tutte le meccaniche dietro l’unione di tre vecchie produzioni sarebbe fiato sprecato. Per questo ci limitiamo alla sinossi di sopra per reintrodurvi (o accogliervi) e pensiamo alla “ciccia”: cos’è incluso nel pacchetto completo? Quali sono le sostanziali differenze tra gli originali e le versioni rimasterizzate?

Normandy a tutta potenza

Mass Effect Legendary Edition offre l’esperienza definitiva dei tre capitoli e senza fronzoli. Pensato con una risoluzione a 4K Ultra HD, la Legendary Edition migliora sia a livello visivo che prestazionale tutto il pacchetto. Si parte con nuove personalizzazioni per Shepard, delle migliorie per acconciatura, tonalità della pelle e colori degli occhi portano l’iconica versione femminile del comandante anche sui primi due capitoli; una bella aggiunta, anche se i puristi opteranno per il classico Shepard.

Non sono da poco i miglioramenti grafici. La rimasterizzazione è sensazionale, in particolar modo per gli ambienti, che ora godono di un appeal decisamente più accattivante e realistico. Migliorate anche le espressioni facciali e i volti in generale, anche se i ritocchi non sono poi troppi; un peccato in realtà, quel comparto ne aveva bisogno. Grazie alla modalità performance, abilitata persino su PlayStation 4 standard, al costo di trascurabili imperfezioni delle texture, si potrà godere di 60 fps perpetui, con solo dei rari scatti nelle fasi più concitate sull’hardware meno performante.

Si tratta, già da solo, di un modo unico per rivivere il primo capitolo di Mass Effect, costellato su old-gen di glitch grafici e un frame rate con la passione per il salto con l’asta. Una volta toccata la performance mode non si torna più indietro, garantito.

Comandante Shepard, a rapporto

Tra i tre capitoli è il primo della trilogia ad aver ricevuto il trattamento di maggior cura, in realtà. Non solo si è optato per una risoluzione adeguata e per le migliorie alle prestazioni, ma si è andato a ritoccare il gameplay alla base e semplificata l’interfaccia utente.

Sarebbe sbagliato scrivere “Mass Effect è invecchiato bene”, perché la Legendary Edition lo fa addirittura ringiovanire; in particolar modo grazie alla revisione dello shooting, ora molto più action-oriented che esclusivamente tattico.

Giocano un ruolo fondamentale anche la revisione dell’IA e la telecamera alle spalle del protagonista, ma è da rivedere la funzionalità dei ripari. Ah, e anche il rover Mako, sempre inguidabile. E’ stato anche rivisitato il trasferimento dei crediti tra un Mass Effect e l’altro a fine campagna, ciao ciao furbetti dei crediti.

Cosa include il pacchetto?

Tutto ciò che è mai stato rilasciato per Mass Effect, Mass Effect 2 e Mass Effect 3. La Legendary Edition garantisce, per tutti e tre i giochi, più di quaranta contenuti aggiuntivi, tra armi promozionali perdute nel tempo, corazze, pacchetti bonus e vere e proprie missioni aggiuntive – tra cui il “vero finale” di Mass Effect 3.

I contenuti aggiuntivi sono le missioni Impatto imminente, Genesi e Genesi 2, le quest legate a Zaeed e Kasumi, la tana dell’Ombra, il pacchetto Firewalker, Overlord. Anche Punto di schianto della Normandy, Omega, Leviatano, Cittadella, Dalle ceneri, Mass Effect 3: Extended Cut e i tantissimi pack di contenuti aggiuntivi, tra cui anche la Corazza di sangue di drago e il pacchetto N7 Collector’s Edition.

Forse, però, l’elemento che più di tutti fa gola sta nei caricamenti. Prima mascherati dalle iconiche chiacchierate con la squadra negli interminabili ascensori, ora quasi istantanei anche senza l’SSD di PlayStation 5. Nemmeno il tempo di prendere lo smartphone ed ecco che le porte dell’ascensore si aprono.

Un altro elemento necessario è la modalità fotografia, prima per ovvie ragioni assente. Non si tratta di nulla di effettivamente “nuovo” nell’ambiente, oramai tutte le produzioni di un certo valore offrono agli smanettoni della fotografia di sbizzarrirsi con i mezzi dati a disposizione e scenari evocativi da inquadrare. Ma sebbene in altre produzioni sia un optional, in Mass Effect Legendary Edition avere la Photo Mode è diventato un must. Sarà inevitabile: anche a chi della modalità non importa nulla capiterà di aprirla e scattare a ripetizione grazie ai folgoranti scenari presenti in tutti e tre i capitoli. Quant’è bello osservare la Terra dalla Luna a bordo della Mako?

L’eredità (non) perduta

L’unico difetto di Mass Effect Legendary Edition è portarsi dietro i difetti alla base dei capitoli originali. Tra questi segnaliamo una certa linearità di alcune mappe rimasta invarata, pianeti a macro aree veramente piccole considerati gli standard odierni. Come non menzionare il problema nel doppiaggio, anche se è un’esclusiva italiana. Le tracce audio della trilogia sono state copiate e incollate dalla produzione originale, e ciò ha riportato anche alcuni orribili cambi di lingua improvvisi per alcuni dialoghi (solitamente in francese) e silenzi assoluti dovuti a tracce mancanti.

Come non menzionare, ancora con il cuore a pezzi, il cambio di doppiatore per Shepard maschio tra i tre titoli, Claudio Moneta nel primo e nel terzo e Giacomo Zito nel secondo – non che Zito non fosse all’altezza, ci mancherebbe, solo che la situazione stride ancora oggi. In Mass Effect 3 è stata, sfortunatamente, esclusa la modalità di gioco in rete. Un peccato, anche se l’online era un po’ di nicchia.

C’è, insomma, tanta carne al fuoco per tutti, un mondo vastissimo tutto da scoprire o da rivisitare, pieno zeppo di cose da fare e con una storia intera dettata dai tasti che noi decideremo di premere e dalle parole che noi sceglieremo di pronunciare per davvero.

Un secondo tentativo di riscrivere la storia della squadra e della galassia. Una seconda chance per me, per non far morire di nuovo Garrus durante la battaglia finale di Mass Effect 2. Un ultimo tentativo per Electronic Arts e per BioWare di riscrivere le sorti di una serie stellare, il quale trono non è mai realmente stato usurpato e che adesso sta attendendo che il suo re, magari con un vero quarto capitolo, possa riaccomodarcisi.

mass effect legendary edition

Trofeisticamente parlando: tre avventure, tre platini

Era quello che volevamo sentire tutti. Ogni Mass Effect nella trilogia leggendaria ha una coppa di Platino a sé stante, incluso un simpatico set che, seppur slegato e senza Platino, fa da collante per gli altri episodi. I tre set vengono enormemente semplificati rispetto agli originali, con finalmente eliminati i trofei legati ai livelli di difficoltà. Essenzialmente nel primo titolo bisognerà portare a termine la storia, avere in squadra per cinque missioni tutti i personaggi e accumulare il 75% dei punti Esemplare o Rinnegato.

Mass Effect 2, di extra, chiede di far sopravvivere tutta la squadra nella missione suicida, completando al contempo tutte le missioni del DLC. Mass Effect 3 ripropone un set più incentrato sull’utilizzo delle abilità, come effettuare cinquanta combo biotiche o raffiche tecnologiche, potenzia un’arma fino al livello 10 e altro ancora.

Nel complesso tutti e tre i Platini sono molto più abbordabili e decisamente più “intelligenti”, in quanto – a parte l’uso delle abilità – non condizionano il modo di giocare.

VERDETTO

In conclusione, Mass Effect Legendary Edition è il modo migliore per vivere una saga stupenda, travagliata ma mai dimenticata dai fan. Il primo Mass Effect gode della luce dei riflettori grazie a tante migliorie legate al gameplay, all'incremento notevole delle prestazioni e al nuovo aspetto grafico che niente ha a che vedere con l'originale. Mass Effect 2 e 3, per quanto tecnicamente più vicini agli standard attuali già al tempo del rilascio, vedono i loro scheletri del tutto invariati. Mossa forse un po' pigra, ma effettivamente la Performance Mode basta per arricchire gli ultimi due capitoli. Con un otto tendente al nove, premiamo Mass Effect Legendary Edition e la consideriamo una grande collection, essenziale per riesumare la leggenda di Shepard e finalmente per rialzare da un vortice di negatività un talentuoso team di sviluppo come BioWare.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.