Home ConsoleNews PS4Nexomon: Extinction, la nuova patch riduce la difficoltà del gioco

Nexomon: Extinction, la nuova patch riduce la difficoltà del gioco

Nexomon: Extinction, l’interessante monster catcher di VEWO Interactive uscito questo 28 agosto, ha già ricevuto cinque patch correttive e implementative.

Gran parte della community ha manifestato del dissenso per l’eccessiva difficoltà di alcune battaglie della trama principale e per la tediosità del grind richiesto per allenare i propri mostri. A questo si aggiungevano dei checkpoint di cura troppo distanti e l’impossibilità di trovare nell’erba alta i mostri a livello evolutivo base dopo aver raggiunto un certo punto della storia, rendendo impossibile il completamento del database (e l’ottenimento del relativo trofeo).

VEWO Interactive è accorsa in aiuto dei videogiocatori, apportando delle modifiche volte ad ammorbidire il livello di sfida. Le variazioni più importanti che sono giunte su PlayStation 4 attraverso la patch 1.05 sono le seguenti:

  • in ogni città sarà presente un personaggio che al costo di trecento monete vi permetterà di cambiare il set di abilità dei vostri mostri;
  • sarà possibile trovare i mostri a ogni stadio evolutivo anche nel post-game;
  • è stata significativamente aumentata la probabilità di incontrare nexomon rari;
  • è stato aggiunto un piccone che consente di estrarre 1-3 frammenti alla volta;
  • sono stati posizionati dei minerali nelle zone strategiche prima delle battaglie importanti che vi consentono di curare completamente il vostro team;
  • è possibile sintetizzare da Bonnie, nella capitale di Parum, dei nuclei che permettono anche ai nexomon che non hanno partecipato alla battaglia di duplicare l’esperienza di quest’ultima;
  • i domatori già affrontati vi sfideranno nuovamente solamente se ci interagite;
  • è stato aggiunto un oggetto che vi consente di fuggire con il 100% di probabilità di successo da ogni scontro casuale.

A giorni uscirà la nostra recensione di Nexomon: Extinction. Rimanete sintonizzati sul Bit per scoprire cosa ne pensiamo. Piccolo spoiler: non è “la brutta copia di Pokémon”.

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Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.