L’occasione della conferenza sul clima delle Nazioni Unite è stata teatro di una forte presa di posizione in senso ambientalista anche da parte dei colossi dell’industria videoludica, tra cui Sony Interactive Entertainment. Attraverso le pagine del blog PlayStation americano, il presidente e CEO Jim Ryan ha reso nota la nascita di una partnership con altri concorrenti del mercato, la Playing for the Planet Alliance, per la salvaguardia dell’ambiente e la diffusione di una consapevolezza ambientale tra i videogiocatori.
Già nella generazione attuale di console ci sono stati evidenti passi in avanti, grazie alle tecnologie usate per PlayStation 4, prima tra tutte la modalità di risparmio energetico che, secondo le stime, ha risparmiato l’emissione di quasi sedici milioni di tonnellate di CO2, che arriveranno a ventinove milioni di tonnellate nei prossimi dieci anni. Gli sforzi continueranno con PlayStation 5, che avrà la possibilità di mettere in sospensione la console con consumi ancor più ridotti (il target è di 0,5 W). Tradotto, se un milione di giocatori userà questa funzione, verrà risparmiato l’equivalente dei consumi medi di mille case americane.
La missione consisterà anche nel diffondere i dati sul risparmio energetico e nel favorire la nascita di un senso di responsabilità ambientale, con la condivisione di obiettivi e con l’introduzione di tematiche legate all’ecosostenibilità nei giochi. Jim Ryan si dice convinto che i videogiochi abbiano il potere di stimolare cambiamenti sociali educando le persone, trasmettendo emozioni e ispirando speranza. In attesa di vedere quale impatto avranno queste decisioni, le premesse lasciano ben sperare.
[…] Al momento Sony non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito a un dispositivo simile e non è da escludere che la situazione rimanga tale. Non sempre i brevetti propongono prodotti che effettivamente arriveranno sul mercato. Quel che è certo, per ora, è che PlayStation 5 si propone come un hardware contro i cambiamenti climatici. […]