Hellbreachers – Recensione

Sviluppatore: Omegacore Publisher: Ratalaika Games, eastasiasoft Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 4,99 € Italiano:

Se siete alla ricerca di titoli semplici e immediati la scelta, quasi obbligatoriamente, ricade su Ratalaika Games che si è ormai ritagliata un piccolo spazio nel cuore di ogni utente. Che sia anche famosa per i titoli i cui trofei sono di facilissima conquista è semplicemente una curiosa casualità. Forse. Sviluppato da Omegacore, Hellbreachers è un piccolo tributo ai grandi platform del passato, e questa è la nostra recensione.

Hellbreachers - Recensione

Assassino, Mago o Cavaliere?

A dispetto di altri suoi concorrenti pari prezzo e qualità, tecnicamente Hellbreachers include tre giochi in uno. Sarà infatti possibile iniziare l’avventura sotto tre spoglie diverse, con caratteristiche uniche e peculiari. L’assassino sarà veloce e agile, il mago potrà attaccare dalla distanza, il cavaliere sarà resistente e coriaceo. In ogni caso queste tre classi lasciano un po’ il tempo che trovano data la facilità del gioco.

Tutta la struttura è basata su piattaforme più o meno alte, connesse tra loro mediante scale o ascensori. Ogni livello è riempito con nemici di vari tipi, bauli da aprire e monete da raccogliere, oltre a pacchetti medici. L’unico obbiettivo è arrivare in fondo al livello, anche saltando allegramente tutto quello che c’è in mezzo, per passare al successivo. Dopo cinque livelli ci sarà un boss, facilmente abbattibile con l’attacco caricato in due comodi colpi.

Esistono ben dieci ambientazioni diverse in Hellbreachers ma la monotonia del gameplay prenderà presto il sopravvento e sarà questione di orgoglio e pazienza compiere l’impresa di terminare il gioco, per quanto breve sia.

Salta, abbatti, ripeti

Lo schema comandi estremamente basilare del gioco non darà modo d’inventare grandi cose e si ridurrà a saltare, combattere con i nemici evitando di prendere danno e fare backtracking per i livelli, alla ricerca dei forzieri le cui chiavi sono spesso lontane. Nemmeno i boss regalano particolari emozioni in quanto, pur essendo ben realizzati e interessanti, sono davvero facili da abbattere. Non che questo sia per forza un male, ma lo sbilanciamento tra l’attacco base e l’attacco speciale è davvero troppo. Nella fattispecie, il primo toglie davvero troppa poca vita mentre il secondo uccide il nemico con un solo colpo. Una giusta via di mezzo sarebbe stata meglio.

Hellbreachers - Recensione

Funziona tutto bene, o quasi

Tecnicamente Hellbreachers è un gioco solido, pur nella sua semplicità. Le meccaniche di gameplay hanno sicuramente facilitato la realizzazione tecnica, ma alcuni piccoli e non trascurabili bug sono comunque presenti. Ad esempio, con un salto troppo alto e lungo ci è capitato di uscire dalla mappa, portandoci a vagare al di sotto del pavimento e obbligandoci a ricominciare il livello da capo. In altri punti ci è capitato di non capire se una apertura del terreno fosse l’ingresso di un sotterraneo o banalmente una trappola. Si poteva fare meglio, insomma.

Hellbreachers - Recensione

Musica per le mie orecchie

La colonna sonora del titolo è semplice, simpatica e piacevole, in linea con il resto del gioco. Non sarà mai particolarmente invasiva né darà fastidio per la sua ripetitività. Gli effetti sonori stessi sono piacevoli e rispecchiano quello che ci si aspetterebbe da un titolo a basso budget di questo tipo.

La realizzazione grafica punta tutto sui colori vividi e saturi che sono belli da vedere e piacevoli da ammirare, con alcune particolari atmosfere (specie le montagne) di pregevole fattura. Anche i nemici sono ben costruiti, con design e colori adatti a ogni tipo di avversario.

Trofeisticamente parlando: it’s Ratalaika, baby!

Hellbreachers è un gioco realizzato quasi solo per regalarci un luccicante trofeo di Platino. Lo testimonia l’impressionante percentuale di completamento (al di sopra del 95%) e il fatto che sia possibile portare a termine tutto dopo appena tre mondi (e mezz’ora di gioco). L’elenco trofei non è molto ricco, con appena sedici coppe tra cui dieci ori, cinque argenti e il trofeo di Platino. Per ottenere tutti gli emblemi basterà battere tre boss, ottenere cinquemila monete e sconfiggere trenta nemici. Un gioco da ragazzi.

VERDETTO

Hellbreachers è un platform in 2D senza grosse pretese che mira a un pubblico casual o dipendente dai Platini facili e veloci. Pur nella sua semplicità, propone la meccanica dei tre protagonisti diversi e dei potenziamenti selezionabili dall'inizio che garantiscono una ottima rigiocabilità. Per il prezzo che costa vale sicuramente la pena dargli una possibilità.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.