Speravate di essere definitivamente sfuggiti agli incubi di Resident Evil Village? Le ombre di Rose e i nuovi contenuti dell’Espansione dei Winters sono finalmente arrivati, per concludere (forse per sempre) le vicende di Ethan e della sua famiglia. Un’avventura inedita, nei panni di Rose Winters, la visuale in terza persona e tante altre chicche per arricchire e salutare uno dei migliori capitoli di Resident Evil di sempre. Ma queste aggiunte erano davvero necessarie? Scopriamolo insieme!
Un’eredità scomoda
Prima di cominciare, vi consigliamo di saltare la lettura di questo paragrafo se non avete ancora giocato a Resident Evil Village.
Dopo il finale di quest’ultimo, infatti, ci si è chiesto cosa ne sarebbe stato di Ethan e della sua famiglia. L’obiettivo di Le ombre di Rose è proprio quello di dare risposta alle tante domande rimaste in sospeso da allora. In questa breve avventura (dalla durata di due/tre ore) vestiremo i panni di una Rose adolescente, alle prese con problemi comuni per la sua età. La natura di suo padre ha infatti reso speciale anche lei, donandole poteri che ancora non conosce bene. La sua diversità fa di lei un’emarginata, bullizzata e tenuta a debita distanza dai suoi coetanei.
Sarà proprio questo il motivo per cui Rose si metterà nei guai: la ricerca di una cura per per perdere i suoi poteri. Ciò la porterà ad entrare nuovamente a contatto con la coscienza della muffa (che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due Resident Evil). Ripercorreremo alcune delle ambientazioni più iconiche di Resident Evil Village, incontrando alcuni dei protagonisti della trama principale. Non entreremo nel dettaglio, per non rovinare alcuna sorpresa, ma possiamo esprimere il nostro giudizio su quest’avventura.
Il principale difetto di Le ombre di Rose è proprio la durata, appena sufficiente per introdurre un personaggio così importante e chiudere (forse) una trama così ben costruita. Pur non avendo rispettato le aspettative altissime, il contenuto aggiuntivo si lascia giocare e arricchisce ulteriormente l’esperienza di Resident Evil Village. Il gioco principale è completo così com’è, ma se lo avete amato non dovreste lasciarvi sfuggire questo contenuto aggiuntivo.
Cambia la telecamera… ma la paura?
La più grande novità, sotto il profilo del gameplay, è l’introduzione della visuale in terza persona. Le ombre di Rose è infatti giocabile solo con questo tipo di telecamera. Un’esperimento ampiamente riuscito, che regala un’esperienza diversa ma comunque avvincente. La terza persona mitiga il fattore horror, rendendo l’avventura un po’ meno spaventosa e più action. Non mancano comunque le sezioni da brivido, non preoccupatevi. In questo contenuto aggiuntivo, per via della durata limitata, esplorazione e fattore survival sono ridotti all’osso. In compenso sono state inserite delle piccole novità gradite, come piccole fasi stealth e sezioni in cui dovremo utilizzare i poteri di Rose. Una manciata d’ore intense e all’insegna della varietà, quindi.
Come detto in apertura, oltre a Le ombre di Rose, l’Espansione dei Winters contiene al suo interno la modalità in terza persona per la campagna principale. Abbiamo testato questa novità e ne siamo rimasti decisamente soddisfatti. Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro certosino per integrarla al meglio, sfida non semplice per un titolo nato in prima persona. Proprio come per l’avventura di Rose, si perde un po’ del fattore horror ma viene esaltata l’ottima componente action e shooting di Village. Un altro valido motivo per valutare l’acquisto del DLC e rivivere, sotto un’altra prospettiva, le disavventure di Ethan Winters.
Solidità tecnica
In un’epoca di titoli pieni di bug, problemi di stabilità nel framerate o di compatibilità tra le varie piattaforme, Resident Evil Village rimane una perla rara. Ciò che avevamo detto nella recensione del gioco principale rimane valido anche per i DLC e per la terza persona. Certo, le ambientazioni di Le ombre di Rose sono quasi interamente riciclate da Village, ma la nuova visuale riesce a mostrarle sotto un’altra prospettiva. Un campo visivo più ampio non compromette la qualità grafica del gioco, sempre impeccabile.
Promosso ancora una volta il comparto sonoro, con un doppiaggio in italiano di primo livello e una colonna sonora sempre di alto standard qualitativo. Cliegina sulla torta, l’aggiunta delle Missioni aggiuntive in modalità Mercenari, con tre nuovi personaggi giocabili (Lady Dimitrescu inclusa).
Trofeisticamente parlando: ragazza tenace
Come di consueto, nessun Platino per i DLC. La Winters’ Expansion porta con sè sette nuovi trofei, di cui uno d’oro e uno d’argento. Un bottino non troppo ricco, ma neanche troppo complesso da portare a casa. Le sfide proposte da questo elenco trofei consistono nel concludere Le ombre di Rose a difficoltà massima e portare a termine le missioni aggiuntive, con altri semplici coppe di contorno. Un viaggio tranquillo se siete a caccia di completare al 100% i trofei di Resident Evil Village.