Resident Evil Village: Le ombre di Rose – Recensione

Sviluppatore: Capcom Publisher: Capcom Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Horror Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Speravate di essere definitivamente sfuggiti agli incubi di Resident Evil Village? Le ombre di Rose e i nuovi contenuti dell’Espansione dei Winters sono finalmente arrivati, per concludere (forse per sempre) le vicende di Ethan e della sua famiglia. Un’avventura inedita, nei panni di Rose Winters, la visuale in terza persona e tante altre chicche per arricchire e salutare uno dei migliori capitoli di Resident Evil di sempre. Ma queste aggiunte erano davvero necessarie? Scopriamolo insieme!

Resident Evil Village Le ombre di Rose Winters' Expansion

Un’eredità scomoda

Prima di cominciare, vi consigliamo di saltare la lettura di questo paragrafo se non avete ancora giocato a Resident Evil Village.

Dopo il finale di quest’ultimo, infatti, ci si è chiesto cosa ne sarebbe stato di Ethan e della sua famiglia. L’obiettivo di Le ombre di Rose è proprio quello di dare risposta alle tante domande rimaste in sospeso da allora. In questa breve avventura (dalla durata di due/tre ore) vestiremo i panni di una Rose adolescente, alle prese con problemi comuni per la sua età. La natura di suo padre ha infatti reso speciale anche lei, donandole poteri che ancora non conosce bene. La sua diversità fa di lei un’emarginata, bullizzata e tenuta a debita distanza dai suoi coetanei.

Sarà proprio questo il motivo per cui Rose si metterà nei guai: la ricerca di una cura per per perdere i suoi poteri. Ciò la porterà ad entrare nuovamente a contatto con la coscienza della muffa (che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due Resident Evil). Ripercorreremo alcune delle ambientazioni più iconiche di Resident Evil Village, incontrando alcuni dei protagonisti della trama principale. Non entreremo nel dettaglio, per non rovinare alcuna sorpresa, ma possiamo esprimere il nostro giudizio su quest’avventura.

Il principale difetto di Le ombre di Rose è proprio la durata, appena sufficiente per introdurre un personaggio così importante e chiudere (forse) una trama così ben costruita. Pur non avendo rispettato le aspettative altissime, il contenuto aggiuntivo si lascia giocare e arricchisce ulteriormente l’esperienza di Resident Evil Village. Il gioco principale è completo così com’è, ma se lo avete amato non dovreste lasciarvi sfuggire questo contenuto aggiuntivo.

Resident Evil Village Le ombre di Rose Winters' Expansion

Cambia la telecamera… ma la paura?

La più grande novità, sotto il profilo del gameplay, è l’introduzione della visuale in terza persona. Le ombre di Rose è infatti giocabile solo con questo tipo di telecamera. Un’esperimento ampiamente riuscito, che regala un’esperienza diversa ma comunque avvincente. La terza persona mitiga il fattore horror, rendendo l’avventura un po’ meno spaventosa e più action. Non mancano comunque le sezioni da brivido, non preoccupatevi. In questo contenuto aggiuntivo, per via della durata limitata, esplorazione e fattore survival sono ridotti all’osso. In compenso sono state inserite delle piccole novità gradite, come piccole fasi stealth e sezioni in cui dovremo utilizzare i poteri di Rose. Una manciata d’ore intense e all’insegna della varietà, quindi.

Come detto in apertura, oltre a Le ombre di Rose, l’Espansione dei Winters contiene al suo interno la modalità in terza persona per la campagna principale. Abbiamo testato questa novità e ne siamo rimasti decisamente soddisfatti. Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro certosino per integrarla al meglio, sfida non semplice per un titolo nato in prima persona. Proprio come per l’avventura di Rose, si perde un po’ del fattore horror ma viene esaltata l’ottima componente action e shooting di Village. Un altro valido motivo per valutare l’acquisto del DLC e rivivere, sotto un’altra prospettiva, le disavventure di Ethan Winters.

Resident Evil Village Winters' Expansion

Solidità tecnica

In un’epoca di titoli pieni di bug, problemi di stabilità nel framerate o di compatibilità tra le varie piattaforme, Resident Evil Village rimane una perla rara. Ciò che avevamo detto nella recensione del gioco principale rimane valido anche per i DLC e per la terza persona. Certo, le ambientazioni di Le ombre di Rose sono quasi interamente riciclate da Village, ma la nuova visuale riesce a mostrarle sotto un’altra prospettiva. Un campo visivo più ampio non compromette la qualità grafica del gioco, sempre impeccabile.

Promosso ancora una volta il comparto sonoro, con un doppiaggio in italiano di primo livello e una colonna sonora sempre di alto standard qualitativo. Cliegina sulla torta, l’aggiunta delle Missioni aggiuntive in modalità Mercenari, con tre nuovi personaggi giocabili (Lady Dimitrescu inclusa).

Trofeisticamente parlando: ragazza tenace

Come di consueto, nessun Platino per i DLC. La Winters’ Expansion porta con sè sette nuovi trofei, di cui uno d’oro e uno d’argento. Un bottino non troppo ricco, ma neanche troppo complesso da portare a casa. Le sfide proposte da questo elenco trofei consistono nel concludere Le ombre di Rose a difficoltà massima e portare a termine le missioni aggiuntive, con altri semplici coppe di contorno. Un viaggio tranquillo se siete a caccia di completare al 100% i trofei di Resident Evil Village.

VERDETTO

L'Espansione dei Winters è un contenuto aggiuntivo ricco e pieno di sorprese, soprattutto se avete apprezzato Resident Evil Village. Non c'è niente di indispensabile, il gioco era già completo così, ma le aggiunte sono sostanziose e faranno senz'altro piacere a tutti i fan della saga. Le ombre di Rose conclude (forse) la trama portata avanti dagli ultimi due Resident Evil e la visuale in terza persona per la campagna principale permette di apprezzare il titolo da un nuovo punto di vista.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.