Home ConsoleNews PS4Rocket League, cambiano tutti i costi di acquisto degli accessori

Rocket League, cambiano tutti i costi di acquisto degli accessori

Il mese di dicembre è sinonimo di rivoluzione su Rocket League, dove sono state definitivamente abbandonate le casse in favore dei progetti. L’acquisizione da parte di Epic Games ha sicuramente indirizzato questa scelta.

Adesso non si troveranno più casse loot box, bensì progetti, ognuno dei quali allegato a un accessorio che, nel caso si volesse aggiungere alla collezione, richiederà un prezzo di sblocco pagabile in crediti, la nuova valuta di Rocket League.

La community, già diffidente della notizia, si è scagliata contro gli sviluppatori per i prezzi eccessivamente alti relativi ai progetti. Mossa di marketing molto comune da parte di Epic Games che lancia un nuovo servizio a prezzi volutamente eccessivi, per poi abbassarli su richiesta della community e ritagliarsi la fama di “ascoltatrice delle richieste dei videogiocatori”. Questo è successo anche per i prezzi dei progetti, che sono così cambiati:

  • Oggetti rari: 50-100 crediti
  • Oggetti molto rari: 100-200 crediti
  • Oggetti importati: 300-500 crediti
  • Oggetti esotici: 700-800 crediti
  • Oggetti colorati: 50-200 crediti in aggiunta al prezzo di base, eccezion fatta per Terra di Siena, che non comporta alcun aumento di prezzo, e Bianco Titanio, che comporta un aumento di 100-500 crediti.
  • Edizioni speciali: 200-400 crediti in aggiunta al prezzo di base

Occasionalmente, alcuni oggetti particolari avranno un prezzo personalizzato che si discosta da queste linee guida valide nei casi generali.

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Giovanni Paolini
Catalizzatore di flame sul web e drogato seriale di fantacalcio, Giovanni vede il videogioco come un'espressione artistica piuttosto che come un mero intrattenimento privo di contenuti significativi. Per questo motivo, ripudia il 90% dei AAA e si tuffa sfacciatamente nel mercato indipendente, rimanendone il più delle volte scottato seppur senza rimorsi. Amante della musica di qualità, delle narrazioni articolate e di design ispirati, si è tuttavia mostrato fin dall'adolescenza ossessivamente attratto dai personaggi femminili antropomorfi, mistici o animati, universalmente conosciuti come waifu. Rappresenta orgogliosamente la vena toscana del Bit.