Salt and Sacrifice – Anteprima Hands-On

Lo scorso weekend si è svolto un beta test del nuovo capitolo del soulslike di Ska Studios che riprende il nome del precedente e si chiamerà Salt and Sacrifice. Noi siamo stati tra i fortunati invitati alla prova e siamo pronti a raccontarvi com’è andata.

Salt and Sanctuary, il primo lavoro del piccolo studio di produzione Ska Studios, ha impressionato e ammaliato tantissimi giocatori e, finalmente, ecco in arrivo un sequel. Un secondo capitolo che però ha una storia originale e non collegata al primo. Ciò che viene ripreso dalla prima fatica della coppia di sviluppatori è tutto ciò che già c’era di buono. Inoltre hanno cercato di migliorare quello che non andava.

La prova che abbiamo potuto fare riguarda una versione del gioco ancora in sviluppo, quindi non potremo dare giudizi definitivi. Possiamo però dire che, per ciò che abbiamo visto, c’è ancora parecchio lavoro da fare.

salt and sacrifice

Dalle ceneri del predecessore risorge come araba fenice

La struttura base di Salt and Sacrifice è ripresa dal primo capitolo e questo è un ottimo inizio. Il gioco risulta abbastanza difficile e punitivo, proprio come ci si aspetta da un soulslike. Il bilanciamento sarà la parte più delicata da gestire in questi momenti dello sviluppo, trasformare una sfida appagante in una sessione frustrante potrebbe essere veramente facile. La storia è appena accennata, come ormai siamo abituati, e vede il protagonista reo di un reato a nostra scelta condannato a un ciclo di morte e rinascita con l’unico scopo di dare la caccia a dei “Mages”. Non possiamo dire altro perché la lore era molto limitata in questa beta, vedremo come si evolverà…

Salt and Sacrifice, come nel primo capitolo, pesca a piene mani dall’esperienza di FromSoftware e la trasporta in un gioco 2D con oscure tinte e una grafica piuttosto particolare. Riguardo al suo stile grafico c’è chi l’ha amato e chi odiato e anche in questo capitolo sarà lo stesso. La dimensione onirica e tetra rimane invariata e anzi, la visuale più ingrandita del protagonista, marca ancora di più le particolarità stilistiche accentuandole ulteriormente.

Copiamo, ma con stile

Il gameplay, inutile a dirlo, è quasi identico a quello dei vari Dark Souls, potremo alternare un attacco pesante con un leggero e le parate con lo scudo. Tutte queste azioni consumeranno la stamina e quando sarà finita resteremo in balia del nemico. Anche i consumabili avranno una notevole importanza nel bilanciamento e ne sono presenti di diversi tipi. Un’altra meccanica presente e cara a From è quella per cui alla morte perderemo parte della nostra umanità. Ciò implica che la nostra vita sarà limitata e per sbloccare tutti i nostri HP dovremo usare un consumabile opportuno. Non manca certamente un sistema di progressione che ci permetterà di sbloccare abilità e potenziare i vari attributi in base al nostro personale stile di gioco.

Quello che abbiamo potuto provare in questa beta è stata la prima area di gioco, che si compone di due distinte zone. In queste, oltre ai nemici che le abitano abitualmente, ci sarà la possibilità di avviare una quest per dare la caccia a due Mages. Questi boss avranno la particolarità di dover essere scovati nella mappa, ma, l’interessante trovata, viene banalizzata da una specie di scia di fumo che ci indicherà dove trovarli. Quando li incontreremo inizieremo a combatterli e dovremo affrontare anche i loro seguaci che invocheranno di volta in volta. Alla fine dell’inseguimento finiremo in quella che sarà l’arena per lo scontro definitivo.

Abbiamo trovato questi boss piuttosto punitivi e non ci hanno permesso di affrontarli equilibratamente. Dover farmare già dalle prime battute del gioco dovrà essere messo in conto se questo sarà il livello di difficoltà che gli sviluppatori vorranno mantenere.

salt and sacrifice

Questa anteprima era per il multiplayer?

Ma non disperiamo, probabilmente questo test era pensato più che altro per fornire uno sguardo approfondito sul multiplayer. Infatti siamo stati dotati di un numero elevato di oggetti deputati a scoprire questo tipo di modalità. Siamo felici di dire che anche qui l’ispirazione viene da mamma From. Infatti potremo interagire con gli altri giocatori con le modalità che già conosciamo: la cooperazione o l’invasione. Purtroppo il test era per l’America del Nord e la nostra posizione geografica ha influito sulla questa modalità rendendo difficoltoso trovare persone con cui interagire. Però le partite che si sono avviate sono risultate abbastanza divertenti.

Per concludere vi possiamo dire che chi ha amato il primo capitolo dei raccoglitori di sale di Ska Studios sicuramente troverà pane per i suoi denti in Salt and Sacrifice. Purtroppo coloro che non ne hanno apprezzato lo stile o il genere di gioco difficilmente se ne innamoreranno.

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!