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Sekiro: Shadows Die Twice, l’importanza della risurrezione e dell’uso di strategie descritta da Hidetaka Miyazaki

I titoli targati From Software sono celebri per il loro grado di difficoltà e per riuscire di conseguenza a impegnare anche i giocatori più esperti. Apparentemente Sekiro: Shadows Die Twice si discosterà dai precedenti lavori della compagnia, almeno per questo aspetto.

Il director Hidetaka Miyazaki ha rilasciato un’intervista al PlayStation Blog, focalizzandosi su vari temi relativi al gioco. Nelle precedenti produzioni della software house la morte è sempre stata un tema centrale, trattata in maniera unica; in Sekiro sarà presente un sistema di risurrezione del personaggio. Miyazaki ha rivelato che questa meccanica deriva dalla natura stessa del ninja: a differenza di un cavaliere medievale, dotato di armatura e altre protezioni, i ninja sono relativamente più vulnerabili, senza alcuno scudo o difesa qualsiasi, per questo rischiano moltissimo in ogni battaglia. Così essi hanno pensato che per combattimenti di questo genere un sistema che costringesse il giocatore a tornare indietro dopo ogni morte potesse risultare piuttosto tedioso, mentre la risurrezione aiuta a bilanciare il ritmo della partita.

Proseguendo nell’intervista il director ha detto che nel gioco avremo a disposizione una vasta gamma di armi e strategie da attuare, che permetteranno a tutti i giocatori, esperti o meno, di godersi l’avventura:

Ci sono due cose fondamentali sul combattimento di Sekiro. Uno degli aspetti chiave è rappresentato dalla violenza con cui le spade si scontrano l’una con l’altra. L’altra cosa è la verticalità e la dinamicità di cui puoi godere.

Quel dinamismo è anche nel combattimento. Ci sono molti modi diversi per affrontare una battaglia, come sfruttando lo stealth, o usando gli strumenti del braccio. O attaccando dall’alto, per esempio. Alcuni dei vostri strumenti ninja possono anche sfruttare la debolezza di un nemico. Oppure, se volete, potete semplicemente combattere direttamente con la vostra spada.

Ci sono molte cose diverse che potete fare che aiuteranno in battaglia. Il gioco è progettato in modo tale che anche se non siete particolarmente abili nel gioco, potete capire come proseguire se ci riflettete e lo giocate in modo intelligente.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.

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