Super Animal Royale – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Pixile Studios Publisher: MAXIMUM GAMES Piattaforma: PS4, Genere: Indie Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: Free-to-play Italiano:

Oggi andremo a recensire l’ennesimo battle royale free-to-play che cercherà di dare filo da torcere ai più blasonati Fortnite, PUBG e Warzone: Super Animal Royale. Pur trattandosi di uno dei tanti battle royale, Super Animal Royale porta con sé uno stile di gioco molto differente rispetto ai titoli citati in precedenza, basandosi su una visuale in 2D e uno stile di gameplay che ricorda molto alcuni giochi strategici che abbiamo già visto in passato, mantenendo però intatta l’identità del genere di riferimento.

Tanti animalini che si fanno la guerrini

Come ogni gioco del genere, Super Animal Royale risulta essere immediato, comprensibile, frustrante e appagante nello stesso momento. Lo stile di gioco è molto frenetico e, dopo una breve sessione in lobby, ci ritroveremo sulla nostra aquila/aereo pronti a lanciarci nel vuoto. Il nostro personaggio sarà un soffice animaletto antropomorfo armato fino ai denti, totalmente personalizzabile e selezionabile dal menù principale sulla base di quattro skin standard.

Il suo compito principale una volta slacciato il paracadute, sarà quello di compiere teneri agguati ai nemici spedendoli al creatore, cercando di potenziarsi a suon di loot che troverà in giro per l’ampia mappa, divisa in varie sotto-macro aree, tutte  diverse fra loro. All’inizio infatti avremo a disposizione soltanto un’inutile arma da mischia e il primo obiettivo (oltre quello di sopravvivere) sarà quello di cercare un’arma decente per affrontare gli avversari. Molto spesso, sarà possibile anche utilizzare una palla da criceto, una sfera di vetro che ci darà protezione e nel contempo ci permetterà d’investire i malcapitati avversari.

Non mancherà infine la nebbia tossica, nemico numero uno dei battle royale, che costringerà a spostarci continuamente restringendo l’area di battaglia, facendo in modo di “sovraffollare” la mappa per incentivare i giocatori a fronteggiarsi apertamente. Le modalità di gioco a disposizione sono ben quattro: singolo, duo, a squadre e invasione zombie (quest’ultima realizzata appositamente per Halloween) che non si discosteranno per nulla dalla formula originale, a parte l’ovvia compartecipazione di altri utenti dovuta alla stipulazione speciale.  Ritornando sulla questione personalizzazione abbiamo apprezzato moltissimo la varietà di oggetti e skin presenti che con il passare del tempo e delle battaglie ci verranno assegnati. A un certo punto il nostro animaletto potrà essere totalmente personalizzato e creato secondo il nostro gusto, scegliendo maglie, cravatte, cappellini e persino lapidi speciali.

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Grafichini in dueddini tanto carini

La grafica in 2D di Super Animal Royale è davvero curata, colorata e piacevole da guardare. Gli animaletti pelosi che andremo a impersonare sono davvero tanto kawaii nonostante l’abilità innata di trucidare chiunque si pari dinanzi alla loro strada. Come si può vedere inoltre dagli screenshot allegati, il titolo vanta di una visuale dall’alto isometrica, ottima per controllare gli spostamenti nemici, le munizioni, le armi nei paraggi e le vie di fuga. Il sonoro si attesta su buoni livelli con campionature pucciose ed effetti sonori delle armi discreti.

Trofeisticamentini parlandini

I trofei di Super Animal Royale purtroppo non si avvalgono dell’ambita coppa, sono pochi e sono tutti dedicati alla progressione del gioco. Pertanto dovremo uccidere un tot numero di nemici, compiere determinate azioni e giocare qualche partita (cento per l’esattezza). Non sono assolutamente complicati e con un po’ di dedizione potreste mettervi in bacheca dieci trofei di bronzo, due d’argento e uno d’oro per un totale di tredici trofei.

VERDETTO

Super Animal Royale pad alla mano non offre nulla di nuovo al genere battle royale se non nel senso estetico, dove animali pucciosi e tanti colori ci hanno deliziato alla grande. Un aereo che ti lancia sulla mappa, loot a quantità industriale, nebbia assassina, macro aree, tutte meccaniche viste e riviste ovunque. Un vero peccato perché l’idea di base c’è ma sembra che gli sviluppatori non abbiano voluto osare più di tanto. Piccolo dettaglio: pur trattandosi di un gioco free-to-play sarà necessario l’abbonamento al PlayStation Plus per poter giocare.

Guida ai Voti

Gianfrancesco Maturo
Fin da piccolo ho sempre avuto una curiosità immane per i videogiochi. Nel 1999 ho ricevuto come regalo di compleanno (dopo vari capricci) la mia prima PlayStation. Sono passati gli anni, sono passate le generazioni, ma la passione è sempre qui, e probabilmente mi accompagnerà ancora a lungo.