Wonder Boy: Asha in Monster World – Recensione

Sviluppatore: Artdink Publisher: ININ Games Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 34,99 € Italiano:

“Per essere un guerriero, devi giurare di agire sempre con coraggio e difendere le persone innocenti, al costo della tua stessa vita.”
– Monster World IV.

Probabilmente, se si cercasse di definire al meglio questi ultimi anni videoludici, non si potrebbe fare a meno di parlare di remake e remastered. E purtroppo, ciò di cui parleremo oggi sarà un altro remake, ma molto più sensato nell’esistere di altri titoli ancora oggi tranquillamente giocabili. Grazie a ININ Games e Artdink, infatti, tutto il mondo potrà rigiocare Monster World IV, titolo originariamente uscito solo in per SEGA Mega Drive nel 1994. Wonder Boy: Asha in Monster World, il nuovo titolo di questo coloratissimo e spensierato remake, sente sicuramente il peso degli anni ma permetterà anche ai giocatori di scoprire questo piccolo gioco al sapore di fiaba da Le mille e una notte. “Benvenuti al Mondo dei Mostri”, quindi, come recita uno dei trofei in elenco, preparatevi a un’avventura colorata, leggera e purtroppo non esente da difetti.

C’era una volta…

Nel regno di Estafan, in un piccolo villaggio, Asha e i suoi genitori vivono tranquillamente le loro vite. Ma un giorno, la piccola protagonista del gioco, avvertirà un oscuro presagio incombere sulla sua terra natale e deciderà di partire in volta di Rapadagna per diventare una guerriera. Armata di scimitarra e scudo affronterà tutti i pericoli del posto e raggiungerà, finalmente, la regina Paprill XIII dove verrà incaricata di salvare i quattro spiriti elementali. Muovendosi tra scenari quasi usciti dalla favola di Aladino, Asha dovrà combattere battaglie pericolose e risolvere strani enigmi per compiere la sua opera e riportare la pace nel regno.

E’ questa l’occasione che i giocatori più navigati stavano aspettando. Questo remake di Monster World IV permetterà ai giocatori del mondo di riscoprire un titolo mai arrivato in Occidente, con non troppi ritocchi al titolo originale oltre che nel reparto visivo e sonoro.

La macchina del tempo

Come si diceva poc’anzi, il remake di Artdink non tocca assolutamente il titolo originale tranne che sul lato artistico o con l’aggiunta di qualche semplificazione. Nel gioco sarà infatti possibile salvare la partita quando lo si desidera e in caso di sconfitta si ripartirà da un checkpoint. Tolto questo, però, Wonder Boy: Asha in Monster World funziona alla stessa maniera vista nel 1994. I comandi sono pochi e facilmente intuibili, in combattimento si potrà riempire una barra per un colpo più potente del normale e grazie all’aiuto di Pepelogoo, l’animaletto di Asha, si potranno effettuare anche planate e doppi salti.

Non distaccandosi per nulla dal titolo originale, però, questo remake soffrirà gli stessi problemi del passato: poca originalità nei livelli, pochi stimoli negli enigmi e quasi nessun “sense of wonderness” in generale. Facendo un altro paragone storico, sia il remake che l’originale Wonder Boy III, risultavano essere più complessi e stimolanti. Ma la strada intrapresa ormai da SEGA era quella di portare al pubblico qualcosa di più lineare e abbordabile. Un peccato che purtroppo il titolo si porta avanti dal passato e che, purtroppo, con i nuovi sviluppatori non è riuscito a lasciarsi alle spalle puntando alla vetta dei videogiochi.

Ritorno al futuro

Tornando al titolo originale, ININ Games, non poteva non regalare ai possessori della versione fisica di Wonder Boy: Asha in Monster World, l’originale Monster World IV in versione digitale. Avviando quindi l’applicazione dal menù principale di PlayStation 4 si verrà quindi trasportati in un’epoca differente. Ci ritroveremo nel 1994 a rigiocare su SEGA Mega Drive il titolo da cui questo remake è nato. Insieme al suo fascino old school, l’atmosfera da Mille e una notte prenderà il sopravvento più che nel remake. Ad aggiungere ulteriore pepe al titolo ci saranno tutte le limitazioni dell’epoca come l’impossibilità di salvare quando si vuole, una difficoltà più elevata dovuta maggiormente ai comandi e a una hitbox non proprio favorevole al giocatore.

Ovviamente si noteranno in primis le migliorie grafiche apportate dallo Studio Artdink, probabilmente vi mancherà la coloratissima grafica in cel-shading del remake e le musiche rese al meglio, che doneranno al titolo quel pizzico di nostalgia e renderanno ancora più magiche le atmosfere dei luoghi visitati. Menzione d’onore al “Main Theme” di Rapadagna.

Riassumendo

Il remake di Monster World IV, molto fedele alla versione originale, sente il peso degli anni in maniera più marcata rispetto alla reinterpretazione del terzo capitolo. Purtroppo non il miglior lavoro in termini di remake, ma comunque un buon modo per provare un titolo mai arrivato in Occidente. Con la sua colonna sonora capace di incantare i giocatori e qualche miglioria nel gameplay, Wonder Boy: Asha è un titolo veramente giocabile da chiunque. Anche il videogiocatore più navigato apprezzerà e si divertirà a scoprire (o riscoprire) il fantastico mondo di gioco. Ciò che resta è un platform senza infamia e senza lode, che preso nel modo giusto riuscirà comunque a donare ore di spensierato gameplay al sapore di una fiaba capace di risvegliare i ricordi d’infanzia di tutti.

Trofeisticamente parlando

Raggiungere il trofeo di Platino in Wonder Boy: Asha in Monster World non sarà particolarmente complicato. Bisogna tener conto solo delle gocce di vita, oggetti che aumenteranno i cuori della protagonista da raccogliere esclusivamente in un unica run. Tolto ciò resteranno solo i trofei di azioni particolari da compiere e il ricominciare una nuova avventura per parlare al mercante segreto. Menzione d’onore a Monster Boy IV che avrà un trofeo di Platino tutto suo. Per questa versione old school del titolo basterà completare solo l’avventura principale e la coppa sarà vostra, poiché tutti i trofei saranno legati alla storia.

VERDETTO

Un gameplay che non ha il coraggio di osare, una difficoltà troppo tarata verso il basso e una veste grafica 2.5D poco ispirata lasciano un certo amaro in bocca una volta giunti ai titoli di coda. Eliminando questi piccoli difetti, insieme a un sonoro ben studiato, Wonder Boy: Asha in Monster World lascia comunque un bel ricordo nei giocatori che potranno passare delle ore di spensieratezza nel mondo di gioco e guadagnare anche un trofeo di Platino in meno di cinque ore.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.