Stando a una recente analisi di Bloomberg, Sony starebbe avendo difficoltà nel reperire alcune componenti fondamentali per assemblare PlayStation 5. Ciò costringerà il colosso nipponico a pagare circa 450 dollari per ogni unità.
Secondo le fonti non meglio specificate ma apparentemente vicine alla soietà, il motivo per cui il prezzo della nuova console non sarebbe ancora stato deciso risiede nella scarsa disponibilità di memorie DRAM e Flash NAND. Pare che i maggiori contendenti nella ricerca di questi pezzi siano le aziende di telefonia.
Per fare un confronto, attorno a novembre 2013 ogni PlayStation 4 costava 381 dollari e venne proposta al pubblico per 399 dollari. Al fine di avere simili margini di guadagno, il prezzo di PlayStation 5 dovrebbe aggirarsi attorno ai 470 dollari. Alcuni dirigenti di SIE starebbero spingendo per vendere la console in perdita, certi che i ricavati arriverebbero soprattutto da giochi e servizi, mentre altri opterebbero per profitti immediati.
Spesso infatti i produttori di videogiochi ricavano più dal software che dagli hardware. Nessun ritardo invece da parte del coronavirus, nonostante stia provocando problemi ingenti a numerose fabbriche asiatiche. Il lancio di PlayStation 5 rimane dunque confermato per gli ultimi mesi del 2020.
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