Silenced: The House – Recensione Speedrun

Sviluppatore: Graven Visual Novels Publisher: Graven Visual Novels Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 4,99 € Italiano: No

Silenced: The House è l’ennesima Visual Novel sbarcata sul mercato videoludico occidentale. Piccole perle, come Danganronpa, hanno già dimostrato quanto questo genere, nonostante la sua staticità, possa fare breccia nei cuori dei videogiocatori. Purtroppo però, nel caso di Silenced c’è ben poco da salvare. Scopriamo insieme il perché.

Di cosa parla Silenced: The House

La trama di Silenced: The House è ovviamente al centro di tutto. Durante l’avventura interpreteremo Ashley, una giovane poco incline a socializzare con i suoi coetanei. La narrazione ha inizio con la protagonista e i suoi compagni di classe sperduti nel bel mezzo di una foresta, alla ricerca di una certa casa abbandonata per festeggiare un compleanno. Curiosi e sprezzanti del pericolo, i ragazzi decidono di passare la serata sfidando le presunte entità ultraterrene nascoste in questa struttura.

Dai dialoghi però, si intuisce subito che Ashley ha in mente un piano ben preciso che metterà a rischio la vita di tutti. La ragazza è infatti in contatto con spiriti e mostruosità paranormali, a insaputa dei suoi compagni ovviamente. Ed è proprio lei a spingere i ragazzi a entrare nella casa abbandonata e a giocare con tavolette ouija e rituali spiritici. Qual è il suo obiettivo? Perché scherzare col fuoco? Presto avremo tutte le risposte che cerchiamo.

La storia, tutto sommato, si lascia seguire poiché basata su fondamenta solide. Il plot interessante è però minato da troppe incertezze: dalla caratterizzazione dei personaggi, poco approfondita e dal dubbio gusto in alcuni casi, alla brevissima durata dell’avventura, dato che in meno di due ore potrete addirittura riuscire a vedere tutti i finali disponibili. Bocciato anche il fattore horror, perché la storia non ha materialmente il tempo di creare suspense e spaventare il giocatore.

Silenced: The House, una Visual Novel acerba

Se conoscete il genere delle Visual Novel saprete già che di gameplay ce n’è davvero poco. Quello che dovrete fare è leggere e, di tanto in tanto, prendere una decisione. Il problema di Silenced: The House è da ricercare anche nella pochissima interattività: le scelte da compiere sono solo una manciata, con pochi bivi e di conseguenza poche sorprese. Anche solo mezz’ora aggiuntiva, con più alternative e approfondimenti di trama e personaggi, avrebbe permesso a Silenced: The House di raggiungere la sufficienza.

Gradevoli, infine, sia la colonna sonora che tutti i disegni del gioco. Lo stile grafico, con un effetto seppia costante, non rivoluziona il genere ma si lascia apprezzare. Le scene delle morti sono senz’altro le più evocative e, forse, l’unico elemento in grado di aggiungere un pizzico di horror all’avventura. Vi segnaliamo, infine, la completa assenza di localizzazione italiana: un ostacolo praticamente insormontabile se non siete pratici dell’inglese, vista l’importanza dei testi in questo genere di giochi.

Quanto è difficile ottenere il Platino di Silenced: The House?

La risposta è poco, anzi pochissimo. Il gioco mette a disposizione tutti gli strumenti per ottenere il trofeo più ambito in meno di 10 minuti. Potrete infatti saltare tutti i dialoghi, giungendo direttamente alle scelte, e salvare in qualsiasi momento (quindi anche prima di prendere una decisione). Un’occasione per tutti i cacciatori di trofei insomma, con ben 11 ori e Platino.

VERDETTO

Silenced: The House non è affatto riuscito a far breccia nei nostri cuori. Una Visual Novel di cui salviamo il Platino ottenibile il pochi minuti, prezzo budget e poco altro. Caratterizzazione dei personaggi, poca suspense nelle sezioni horror e durata risicata rendono quest'esperienza dimenticabilissima.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.