Chaos;Child – Recensione

Sviluppatore: 5pb Publisher: PQube Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 54,99 € Italiano:

Il mondo delle visual novel è forse il più complesso da analizzare in ambito videoludico, i titoli infatti basano tutto sulla trama e se questa non riesce a coinvolgere l’utente finale viene a mancare l’unica attrazione per i videogiocatori. Fortunatamente questo non è il caso della serie Science Adventures sviluppata da 5pb in collaborazione con Nitroplus, dove troviamo anche gli ottimi due titoli della serie Steins;Gate. Chaos;Child, pur facendo parte dello stesso filone narrativo, si discosta pesantemente dalle vicende raccontante in Steins;Gate e porta i giocatori a vivere una storia totalmente differente che non ha nulla a che vedere con le vicende accadute a Okarin.

Un mondo nel caos

Dato che una visual novel è sostanzialmente basata solo sulla narrazione, è abbastanza inutile andarvi a raccontare quella che è la trama di gioco perché andrebbe a rovinare l’intera esperienza, vi riporto quindi solo a grandi linee quella che è l’introduzione di Chaos;Child. Ci troviamo a Shibuya, uno dei quartieri più famosi di Tokyo, un ragazzo sta svolgendo come di consueto uno streaming con i suoi seguaci ma all’improvviso qualcuno bussa alla porta di casa. Il giovane va ad aprire e fa accomodare il misterioso ospite. Mentre lo streaming continua, però, il ragazzo inizia a sentirsi male e in un attimo la situazione crolla disperatamente; steso con la testa sulla tastiera del suo computer portatile, l’uomo è in una pozza di sangue mentre lo streaming prosegue con la telecamera fissa sul volto del ragazzo ormai deceduto. Il misterioso ospite abbandona la stanza lasciando il corpo riverso sul PC.

In poco tempo la situazione precipita in modo disastroso, l’intera area di Shibuya è colpita da un devastante terremoto che distrugge qualsiasi cosa sotto le sue scosse e il quartiere è nel caos. Sei anni dopo vestiamo i panni del giovane Takuru, uno studente sopravvissuto al disastro, che nota però alcune morti sospette proprio come già accaduto sei anni prima al povero streamer; inizia così a indagare sulle misteriose morti che avvengono in città e cercherà di scoprire l’identità del killer prima dell’intervento della polizia, insieme a un gruppo di ragazzi.

Nonostante le premesse abbastanza interessanti, pur facendo parte dello stesso filone dell’eccezionale Steins;Gate ed essendo il diretto seguito di Chaos;Head, il titolo non brilla purtroppo sia per quanto riguarda la trama, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. Trattandosi di una visual novel l’unico compito del giocatore è esclusivamente quello di leggere quanto accade e premere continuamente il tasto X per avanzare nei dialoghi; in Chaos;Child ci viene anche data la possibilità di collegare i vari omicidi per scovare il killer in apposite sezioni durante il proseguo della trama e la possibilità di effettuare alcune scelte per cambiare lo svolgimento della storia.

Decidere, difficile decidere…

Le scelte da effettuare durante i dialoghi possono essere di tre tipi, positive, neutrali e negative; scegliendo le prime il nostro protagonista fantasticherà su eventi positivi durante l’avanzamento della storia, sfruttando quelle neutrali rimarrà ancorato alla realtà dei fatti mentre, come avrete sicuramente intuito, quelle negative porteranno il giovane Takuru a essere molto più cupo e pensarla sempre in negativo o essere molto più sfacciato nei confronti dei compagni. I tre tipi di scelte che effettueremo non solo cambieranno il corso della storia e l’approcciarsi del protagonista agli altri personaggi, ma porteranno alla visualizzazione di alcuni finali alternativi in base a ciò che sceglieremo.

Sotto il lato artistico Chaos;Child si difende egregiamente. Ci troviamo di fronte a illustrazioni sviluppate in maniera eccellente e, seppur non siano mai in movimento, salvo in rarissime occasioni lo stile dei disegni e davvero molto pulito e al passo con i tempi (come potete vedere voi stessi dalle immagini a corredo alla recensione). Anche il reparto audio è a livelli altissimi con musiche sempre perfette e silenzi angoscianti; al doppiaggio in giapponese va una nota di merito seppur non sempre presente. Per quanto riguarda la traduzione dei sottotitoli troviamo esclusivamente la lingua inglese, se quindi non masticate bene la suddetta lingua non consigliamo l’acquisto dato che vi ritroverete a passare ore a leggere senza magari capire cosa sta realmente accadendo.

Per quanto riguarda la durata effettiva del titolo è difficile dare una reale stima, dato che il tutto si basa su quanto velocemente riuscirete a leggere; inoltre, data la possibilità di visionare ben sei finali differenti, la rigiocabilità del titolo si alza notevolmente, con la possibilità di tagliare lunghissimi dialoghi con la semplice pressione di un tasto. Inoltre a ogni parola o frase importante che vi verrà prontamente segnalata al centro dello schermo, si amplierà l’enciclopedia interna che vi darà utilissime notizie sul mondo di gioco.

Trofeisticamente parlando: un caos di platino

La lista trofei di Chaos;Child vede un totale di 34 trofeo Platino compreso. Come facilmente intuibile tutti si basano sul completare il gioco alla prima run e successivamente visionare tutti i sei finali possibili, oltre al dover vedere quali conseguenze porterà lo scegliere tutti i trigger positivi e quelli negativi. Trattandosi di una visual novel non dovrete mai fare nulla di particolare se non seguire la storia e muovervi in base alle scelte compiute durante quest’ultima.

VERDETTO

Chaos;Child non è sicuramente sullo stesso livello qualitativo di Steins;Gate ma riesce comunque a raccontare una storia parecchio interessante e coinvolgente. Certo i personaggi non sono sviluppati in maniera adeguata e si poteva sicuramente fare di meglio, ma le illustrazioni, il doppiaggio giapponese e le scene degli omicidi sono davvero eccezionali. Non ci resta che attendere l'arrivo in Europa del primo capitolo di Robotics;Notes, ultima graphic novel della serie.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.