Citizens of Earth – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Atlus Developer: Eden Industries
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 14,99 euro

“Se volete vedere cosa accadrà, guardate il passato con gli imperi che nascono e muoiono ed ecco, avrete visto anche il futuro”; mentre in ambito videoludico potremmo dire: “Se volete vedere cosa giocheremo, guardate il passato con le sue produzioni hardware e software, avrete visto anche il futuro”. Abbiamo scomodato Napoleone Bonaparte giusto per dire che vi sono alcuni capisaldi in ogni settore, che ciclicamente vengono ripresi e riproposti, perché collaudati e vincenti ma soprattutto divertenti. Ed ecco anche spiegata la notevole diffusione di prodotti rimasterizzati, che soddisfano ben due categorie, i nostalgici di un determinato genere e i neofiti dello stesso; quest’ultimi difficilmente andrebbero a ricercare classici, magari con tanto di console originale, ma in questo modo si ritrovano un concept sconosciuto assaporandone, spesso inconsapevolmente, le seppur datate ma sempre valide meccaniche, inserite in un contesto nuovo e tecnicamente migliorato.

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Un parto difficile

Questo titolo rischiò seriamente di non uscire, vivendo una crescita travagliata, se non nell’aspetto tecnico sicuramente in quello economico; Eden Industries, infatti, dopo aver visto sfumare la campagna Kickstarter, fu intenzionata ad abbandonare lo sviluppo, ma fortunatamente intervenne il publisher Atlus – che gli appassionati dei JRPG ben conoscono – consentendo la conclusione dei lavori per questo particolare prodotto, che possiamo ritrovare non solo sullo store digitale di casa Sony, ma anche in quello Nintendo e Steam.

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Giuro solennemente di sostenere e difendere la Terra

L’inizio della nostra storia appare più come un epilogo: ci ritroveremo a riposare nella nostra stanzetta, il giorno successivo la vittoria alle elezione del, nientepopodimeno che, “Vice Presidente della Terra”. Verremo svegliati dalla nostra amorevole mammina che, come si farebbe per un ragazzino, ci invita ad alzarci e vestirci, in quanto un corteo di manifestanti contesta la nostra autorevole figura. Il nostro neoeletto protagonista passa attraverso il letto, come fosse un albero – animazione tipica per molti classici 2D – per ritrovarsi già nel suo nuovo completo. Allo stesso tempo arriva nostro fratello, un fattorino della FedUPS venutosi a complimentare con noi per la carica ottenuta e al quale concederemo il privilegio di chiamarci “semplicemente” Signore.

Screenshot di gameplay di Citizens of Earth

Quanto appena descritto basterebbe da solo, a renderci chiaro il quadro che si sta pian piano dipingendo sotto i nostri occhi, un titolo ironico e dissacrante come fossimo in un episodio dei Simpson. Alla stessa maniera metterà in discussione ogni “importante” decisione presa da “pomposi” esponenti politici e non, grazie a una comicità semplice ma che si presta a diverse chiavi di lettura; il buffo aspetto e le semplici battute celano degli indiscutibili fondi di verità. Ma torniamo nella nostra Città Natale – è proprio questo il suo nome! – insieme a nostra madre e nostro fratello, che si accoderanno a noi, seguendoci in ogni dove e formando il primo party.

Screenshot di gameplay di Citizens of Earth

I membri massimi che lo andranno a comporre saranno tre e li gestiremo attraverso un tablet; ognuno di loro avrà, oltre a delle abilità specifiche derivanti dal proprio ruolo o mestiere, dei talenti speciali attivabili al di fuori dei combattimenti, e delle volte in determinati ambienti. Ad esempio nostra madre potrà darci dei consigli in perfetto stile tutorial, nostro fratello – considerando il lavoro svolto – ci consentirà di ritirare risorse, i cui tempi di consegna cambieranno in base alla “rarità” dell’oggetto in questione; mentre personaggi come il fornaio, potranno realizzare alimenti – previa consegna dei giusti ingredienti – ma solamente all’interno del loro negozio. Un’altra utilissima possibilità ci verrà offerta dalla mascotte della scuola, ossia cambiare il livello di difficoltà, consentendoci di diminuirlo nel caso ci trovassimo di fronte nemici molto ostici, o aumentarlo se questi ultimi fossero oramai troppo deboli, in modo da poter ottenere comunque un buon quantitativo di esperienza.

E’ una bolla? E’ un’ape? No… E’ una bollape!

Parlando di combattimenti – in perfetto stile Dragon Quest anni ’90 – bisogna dire che non duelleremo direttamente, ma faremo da manager al gruppo, stabilendo quali azioni eseguire o quali oggetti usare. In particolare avremo a disposizione attacchi fisici, abilità difensive, curative comprese quelle di disturbo, atte a creare i classici status negativi quali confusione, stordimento, riduzione della difesa, ecc. Fra queste spiccano mosse speciali, che richiederanno l’uso dei “magic point” rappresentati da tre piccoli pallini blu, la cui ricarica avverrà in automatico con il trascorrere dei turni, e che ci consentiranno di sfoderare poderosi colpi, anche su più avversari contemporaneamente.
Da notare come queste siano perfettamente bilanciate e cambino la loro efficacia in base al livello, caratteristica che tengo a sottolineare in quando, considerando la natura “giocosa e scherzosa” del titolo, si potrebbe erroneamente pensare a una mal curata componente ruolistica. I nemici incontrati saranno si bizzarri, ma attinenti alle zone percorse, quindi ci ritroveremo api all’interno di bolle o cervi con delle corna – cornetta telefonica, sparsi per i boschi, o ancora strade brulicanti di contestatori. Ogni avversario sarà visibile su mappa, dandoci la possibilità di schivarlo se si vuol evitare la lotta; il consiglio, valido per ogni gioco di ruolo vecchia scuola, rimane affrontare quanti più scontri possibili, almeno nelle prime fasi, in modo da arrivare preparati a conflitti multipli e boss vari.

Screenshot di gameplay di Citizens of Earth

La curva di apprendimento del gioco è piuttosto veloce, ci vorrà poco per capire che la possibilità del game over è tutt’altro che remota se non sfruttiamo al meglio il party e le sue doti. Scegliere dei buoni attributi difensivi, curativi o le giuste mosse elementali, sarà più semplice se consulteremo l’enciclopedia interna, che ci fornirà un buon numero di informazioni e statistiche sui nostri avversari. Senza dimenticare che se per caso ci focalizzassimo troppo su alcuni membri, i restanti si troverebbero in deficit di livelli; fortuna che oltre al classico grinding è possibile accedere ad arene virtuali, personalizzabili attraverso un computer, dove decideremo quali e quanti nemici affrontare, per sistemare le cose e rimetterci in pari con i personaggi più navigati del gruppo.
Ma gli sviluppatori hanno pensato anche a chi, meno desideroso di trascorrere svariati minuti – che potrebbero tranquillamente diventare ore – per “livellare”, consentendo di iscrivere i protagonisti delle nostre avventure a scuola. Previo pagamento in denaro e dopo lo scadere di un determinato tempo reale, nel quale non potremo usare lo studente di turno, avremo un incremento dei punti esperienza e delle relative abilità a disposizione; ovviamente maggiore denaro, e tempo, spenderemo maggiori saranno i benefici.

Screenshot di gameplay di Citizens of Earth

Anche il sistema di reclutamento dei nostri cittadini sostenitori, o per come vengono visti dal nostro Vice Presidente, potenziali elettori, avverrà in perfetto stile classico; una volta avviata la conversazione con uno di loro, verremo a conoscenza di parte della sua personale storia, sempre legata al contesto in cui si trova – ad esempio il panettiere teme per la sorte della sua “amata” ciambella gigante – e dovremo risolvere svariate e bizzarre situazioni, con tanto di mini-giochi, insomma delle vere e proprie missioni secondarie. Tutto questo, unito al fatto che gli indizi sullo svolgimento degli incarichi testé citati saranno miseri e buona parte della loro risoluzione sarà legata al nostro intuito e a una dose di pazienza, utile per visitare tutti i meandri della mappa, ci porteranno via non poche ore, rendendolo di fatto un titolo vario e longevo rispetto alle attuali produzioni, con non meno di 40 ore necessarie per il completamento totale. Tale lasso di tempo scorrerà molto piacevolmente, considerando le sottili citazioni e la geniale satira di cui il titolo è pregno, facendoci capire che siamo nel posto giusto se vogliamo rilassarci con un prodotto leggero ma non per questo poco curato nel suo background.

Take it easy

La semplicità, di questo buon gioco, si manifesta anche nei comandi, diretti e immediati: croce direzionale e analogico sinistro saranno adibiti ai movimenti, il tasto “X” per le varie interazioni con personaggi e oggetti, mentre il tasto triangolo aprirà il tablet – regalatoci a inizio storia da nostro fratello – ossia il menù dal quale potremo gestire il gruppo, cambiare il nostro equipaggiamento e ordinare i prodotti necessari. Piccola ammonizione per quanto riguarda il touchpad del DualShock 4, completamente inutilizzato mentre, sarebbe stata una buona idea, aggiungere funzionalità quali il pannello di controllo; tutto sommato ci si muove più che bene, riuscendo a evitare agilmente i nemici su mappa, e di conseguenza lo scontro che ne deriverebbe dall’urto.

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Le mappe, o sarebbe meglio dire schermate, sono di medie dimensioni e contengono alcuni piccoli segreti, la cui scoperta non sempre è necessaria per il completamento delle quest, ma donerà un po’ di punti esperienza e qualche esilarante battuta. La grafica, come avrete avuto modo di vedere dagli screenshot, è in perfetto stile cartone animato, sempre nitida e dalle tinte accese, e grazie alla visuale “top down” possiamo cogliere tantissimi elementi distintivi dei titoli vecchia scuola – qualcuno ha detto Earthbound? – come le graziose e spassosissime animazioni. Il tutto è accompagnato da orecchiabili melodie, che non lasceranno certamente il segno per la loro “epicità”, ma che svolgono egregiamente il loro ruolo senza invadere troppo il campo.

Screenshot di gameplay di Citizens of Earth

Purtroppo, tutto questo cartoonesco splendore, non è esente da bug, rallentamenti e blocchi totali, con tanto di prolissi caricamenti, durante i quali è facile imbattersi in qualche freeze – a onor del vero capita spesso anche durante i combattimenti – che disturba non poco l’esperienza complessiva. Nulla che qualche patch non possa risolvere, ma si sa che spesso questi “produzioni minori” vengono lasciate alla loro sorte… Fortuna che l’autosave compie in maniera egregia il proprio dovere, risparmiandoci dal dover rifare intere sessioni di gioco.

httpvh://youtu.be/qDo-f0VUOYY

VERDETTO

Molti amanti della sintesi avranno sbirciato il voto finale, ancor prima di leggere la recensione, magari ritenendolo fin troppo alto ma, tenendo sempre a mente che ogni prodotto va catalogato all'interno del proprio contesto, quindi risulta inutile scomodare produzioni tripla "A" che hanno ricevuto tale valutazione, o inferiore, bisogna ricordare che questo titolo è ironico, satirico, con varie chiavi di lettura e, soprattutto, divertente. Conquista facilmente con la sua immediatezza e può far trascorrere in maniera spensierata svariate ore, risultando monotono solo se non si conoscono le meccaniche tipiche dei giochi di ruolo; tutti gli appartenenti al genere, che non siano stati "geneticamente modificati", possiedono una buona dose di grinding, ricerca degli oggetti ed esplorazione della mappa. Tenendo conto anche dell'ottima localizzazione effettuata - il testo è in italiano mentre l'audio in inglese - siamo di fronte a un gioco sincero e ben confezionato, che se non fosse stato per sporadici bug e caricamenti non proprio immediati, avrebbe fatto pienamente centro; tutto sommato si mantiene su buoni livelli e merita d'essere quantomeno provato. Nel caso si fosse prevenuti nei confronti dei GdR vecchia scuola, abbassate di un punto il voto e avrete comunque un bel risultato per un prodotto che ha rischiato di non vedere la luce. Buon gioco a tutti!

Guida ai Voti

Pietro Cardaci
Appassionato di videogiochi e tecnologia da tanti anni, si dedica, da autodidatta, a studio, analisi e utilizzo di software e hardware. Scevro da pregiudizi, si accosta a ogni genere di titolo. Non disdegna, circostanze favorevoli permettendo, una piacevole lettura o la visione di un buon film, specie quelli che riescono a saziare il suo famelico spirito d'osservazione. Conosce un paio di barzellette niente male che sfodera nei momenti migliori...

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