Cladun Returns: This Is Sengoku! – Recensione

Sviluppatore: Nippon Ichi Software Publisher: NIS America Piattaforma: PS Vita (disponibile anche per PS4) Genere: Action RPG Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 12 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Cladun Returns è una serie di action RPG dungeon crawler nata nel 2010 su PlayStation Portable e sviluppata da Nippon Ichi Software. Il titolo di cui parleremo oggi è il terzo della saga, primo ad arrivare su PlayStation Vita e PlayStation 4. In questo episodio ci ritroveremo in Giappone nell’epoca Sengoku, come suggerito dal titolo, ma a parte il cambio di location Cladun Returns: This Is Sengoku! riprende e migliora quanto già visto nei suoi predecessori. Per scoprire se questo titolo è adatto a voi, a prescindere dal fatto che siate o meno fan della serie, continuate con la lettura della nostra recensione.

Conti in sospeso

L’incipit narrativo del titolo è senza dubbio d’impatto; avviato il gioco scopriremo di essere morti, ma sfortunatamente non potremo reincarnarci prima di aver risolto le questioni personali in sospeso e di tutti quelli che si ritrovano nella medesima situazione. Da qui ci ritroveremo ad affrontare decine e decine di dungeon, con l’obiettivo di restituire la pace alle anime erranti. Una trama che si rivela un mero pretesto per introdurci al mondo di gioco, ma che è comunque capace di offrire intermezzi narrativi interessanti grazie al tocco di personalità e humor che contraddistinguono la produzione.

Come già detto, il nostro obiettivo all’interno della storia sarà quello di completare dungeon e portare a termine le faccende in sospeso delle sfortunate anime intrappolate nell’Arkanus Cella. Vista la natura portatile del gioco (che comunque si adatta discretamente anche alle esigenze dei giocatori su console fissa) i livelli sono brevi, terminabili in pochi minuti, o addirittura secondi. Questo permette un livello di rigiocabilità enorme, che tra l’altro si rivela utile per portare a termine missioni secondarie, raccogliere materiali o semplicemente accumulare esperienza e denaro. Se però questo capitolo di Cladun Returns è immenso dal punto di vista della personalizzazione e delle attività collaterali, il gameplay vero e proprio si rivela quello di un semplicissimo hack ‘n’ slash.

Non aspettatevi particolari novità o rivoluzioni, gli sviluppatori hanno rispettato in tutto e per tutto le regole base di un dungeon crawler, cercando spesso e volentieri di andare incontro a fan e giocatori più navigati, piuttosto che accogliere un pubblico più ampio e meno esperto. In sostanza, avremo a disposizione un tasto per l’attacco, uno per la difesa, uno per salto, un altro per scivolata e infine quello dedicato alle abilità. Ogni personaggio potrà infatti padroneggiare diverse abilità a seconda della sua classe (ma di questo parleremo più avanti): da quelle fisiche dedicate a ogni diversa arma, passando per quelle di supporto per finire con quelle magiche offensive e difensive. Una struttura semplice, ma tradizionale, con un’identità ben precisa che vi permetterà di trascorrere ore e ore in compagnia di questo titolo senza accusare troppo il fattore ripetitività.

Cerchi magici

La feature più innovativa del titolo che è anche quella che rende Cladun Returns un vero e proprio gioco di ruolo, è quella dei Magic Circles. Grazie a questa variabile, il titolo acquisisce molta più profondità e mette alla prova le abilità tattiche del giocatore; avremo infatti a disposizione diversi scacchieri su cui posizionare i personaggi di supporto al nostro eroe, che non compariranno fisicamente nei dungeon ma che offriranno un contributo fondamentale grazie alle loro abilità.

Bisognerà infatti assegnare, anche a seconda del proprio stile di gioco, i personaggi valutando bonus e malus di ogni posizione sul Magic Circle. I personaggi di supporto subiranno anche i danni al posto nostro e logicamente, una volta periti in battaglia, non forniranno più bonus. Un sistema che si rivela profondo e tutt’altro che semplice da padroneggiare, ma che una volta compreso in tutte le sue sfaccettature può influire significativamente sul vostro modo di giocare e smorzare la ridondanza tipica del gameplay da dungeon crawler hack ‘n’ slash.

Un mondo da personalizzare…

Una delle caratteristiche che contraddistinguono Cladun Returns: This is Sengoku! e che lo rendono uno dei dungeon crawler più appetibili sul mercato, è senza dubbio la possibilità di personalizzare praticamente qualsiasi cosa. Partendo dai personaggi, di cui potremo decidere qualsiasi caratteristica fisica e caratteriale, classe di combattimento (suddivise per armi utilizzabili e difficoltà di utilizzo), relazioni e molto altro. L’editor presente all’interno del gioco permette di creare da zero o da modelli preesistenti, pixel per pixel, personaggi, armature e armi. Se a tutto ciò aggiungete la possibilità di condividere le vostre creazioni online con un amico, la longevità di gioco diventa praticamente infinita. Sempre a proposito del multigiocatore, segnaliamo la possibilità di affrontare dungeon in cooperativa o contro.

… rigorosamente in 8-bit

Dalle immagini è piuttosto chiaro che gli sviluppatori hanno scelto di utilizzare lo stile grafico in 8-bit come elemento distintivo della saga. Grazie a ciò il gioco risulta estremamente fluido, personalizzabile in ogni minimo dettaglio, ma non per questo semplice o banale. Ogni dungeon e personaggio o creatura sono rifiniti nel minimo dettaglio, offrendo al giocatore una qualità grafica di buon livello, soprattutto sullo schermo di PlayStation Vita. Il discorso cambia su PlayStation 4, considerando le grandezze degli schermi da salotto moderni sui quali la grafica “pixellosa” di Cladun Returns è sicuramente meno godibile.

Anche a livello audio la qualità è soddisfacente, con buoni effetti e colonne sonore, senza dimenticare l’editor per creare temi audio personalizzati. Da segnalare infine l’assenza della localizzazione in lingua italiana che comunque non influisce significativamente sul gioco, anche nel caso non siate a troppo a vostro agio con l’inglese.

Trofeisticamente parlando: un cammino impervio

Cladun Returns offre 32 trofei, Platino incluso. Gli obiettivi non sono particolarmente complessi o articolati, ma vi richiederanno davvero molto tempo; portare la fama al livello massimo, sbloccare tutti i Magic Circles, raggiungere il livello 99, arrivare al piano 99 di un neo-geon, senza dimenticare i canonici trofei relativi al completamento della trama. Per ulteriori informazioni potete consultare l’elenco ai trofei, già disponibile sul nostro forum.

VERDETTO

Cladun Returns: This is Sengoku! è decisamente tra i dungeon crawler più interessanti su PlayStation Vita; infinite opzioni di personalizzazione, alto tasso di rigiocabilità, tante missioni secondarie e buona profondità del lato GDR rendono questo titolo incredibilmente appetibile, soprattutto per gli appassionati del genere. Per chi invece non si è mai avvicinato a qualcosa di simile, forse Cladun Returns non è il punto di partenza ideale. Da segnalare infine un comparto audio e video molto ispirato, ideale per lo schermo della portatile Sony.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.