Drive Girls – Recensione

Sviluppatore: Rising Star Games Publisher: Tamsoft Piattaforma: PS Vita Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Neanche a farlo apposta poco dopo l’uscita della nuova pellicola cinematografica dedicata al brand dei Transformers, noi della redazione ci siamo trovati tra le mani questo titolo. Ma cos’è questo Drive Girls? Ispezionando i meandri più oscuri di internet si poteva vedere come, almeno apparentemente, il gioco sembrasse un semplice racing game con procaci ragazze, più o meno dotate, che inondavano tutto del fan service più classico. Una volta accesa la console però, anche abbastanza sorprendentemente, il gioco si è rivelato tutt’altro.

Immaginatevi la base, molto approssimativa, dell’ultimo capitolo di Senran Kagura e unite a questo l’abilità di trasformarsi in autovetture delle nostre giovani protagoniste. Et voilà, Drive Girls. Questa volta i ragazzi di Rising Star Games hanno fatto, come direbbe lo chef Bruno Barbieri, un vero “mappazzone” di generi. Tra le mani abbiamo infatti un titolo che è sia un racing game che un action-RPG, il tutto impanato con dell’ottimo fan service che non guasta mai. Ma non divulghiamoci in inutili considerazioni e addentriamoci subito nel mondo di Sun Island!

Donne e motori, gioia e dolori

Il titolo con cui ho voluto battezzare questo primo paragrafo è, senza dubbio, quanto di più azzeccato si poteva trovare. Non fraintendete, però, perché il gioco per alcuni versi si è dimostrato divertente e perfettamente compatibile con l’ecosistema portatile di PlayStation Vita, nonostante alcuni aspetti facciano veramente acqua da tutte le parti. Primo fra tutti il setting della storia.

Questa apparirà fin da subito un mero pretesto per poter contestualizzare le missioni che ci verranno proposte. Inizialmente vestiremo i panni della giovane e ingenua Lancier che, paladina dell’innocenza e della non violenza, vorrà combattere le minacce senza l’uso di armi. Purtroppo la ragazza si dovrà scontrare con la dura realtà ed entrerà a far parte di un gruppo dedito alla protezione di Sun Island, luogo in cui si svolgerà l’intera avventura, da alcune creature denominate Bug.

La campagna principale si dividerà in capitoli, che si divideranno a loro volta nelle singole missioni giocabili. Queste, che alterneranno missioni di guida ad altre più action, verranno contestualizzate con alcuni minuti di dialogo che ci faranno chiarezza sulla situazione che dovremmo risolvere. Il cast di ragazze andrà via via a infoltirsi, e ognuna avrà, fortunatamente, delle abilità uniche e uno stile di combattimento personale. Dico fortunatamente perché purtroppo il titolo soffre di una pesante ripetitività delle missioni che la varietà dei personaggi selezionabili, anche durante la campagna, riesce a tamponare solo parzialmente.

Le missioni di guida si completeranno con la semplice vittoria di una gara su un circuito ad hoc, comprendente nemici, power-up e ostacoli da evitare. Per quanto riguarda le missioni che richiederanno il combattimento, la questione cambia nettamente. Sostanzialmente dovremo fare piazza pulita di tutti i nemici che si pareranno davanti, fino ad arrivare al boss del livello, che è quello che sostanzialmente crea i singoli nemici. Le missioni saranno per la maggior parte così, anche se un ulteriore problema si aggiungerà con il proseguo della storia, ovvero l’eccessiva difficoltà. Infatti, dopo le prime missioni, la difficoltà si impennerà vertiginosamente, non tanto per il maggior numero di nemici, ma per l’elevato danno che questi infliggeranno. Per questo dovremmo passare molto tempo a grindare e livellare l’equipaggiamento, entrando così in contatto con l’importantissima componente RPG del gioco.

L’inutilità della trasformazione

Prima di addentrarci nell’analisi della componente ruolistica di questo titolo, analizziamo con attenzione l’unica cosa realmente divertente del gioco, il combat system. Come la serie Senran Kagura insegna, è possibile creare un combat system profondo, anche usando pochi tasti. Ed è proprio quello che Drive Girls fa, anche se in maniera ancora più semplice.

Con soli due tasti infatti avremo il totale controllo del nostro potere offensivo. Se con il quadrato effettueremo il classico attacco normale, variabile con la croce direzionale, con il triangolo invece avremo la possibilità di attivare l’abilità del nostro personaggio che andrà a consumare la relativa barra. Il mana, così come la salute, sarà ricaricabile grazie ad alcuni oggetti rilasciati dai nemici o presenti lungo il livello. A questo si aggiunge, oltre alla schivata e la difesa, anche il salto che, combinato con l’attacco normale, ci darà l’accesso ad altri devastanti attacchi.

Se avremo successo nei nostri scontri, nell’angolo in alto a destra, vedremo caricarsi la barra dell’Overdrive che, una volta carica, ci permetterà di lanciare un super attacco dagli effetti devastanti. Purtroppo, a differenza di altri titoli, le ragazze non andranno ad imparare nuove mosse in quanto manca un vero e proprio sistema di livellamento e di skill, il tutto si limiterà infatti ad aggiornare il nostro equipaggiamento grazie ai nemici che abbatteremo.

Il sistema di equipaggiamento apparirà inaspettatamente completo e di discreta vastità. Infatti, ogni nemico che sconfiggeremo potrà rilasciare delle componenti che potremmo usare per craftare equipaggiamento o componenti tuning per la nostra trasformazione. Avremo a disposizione, oltre al classico shop che ci permetterà di acquistare e vendere equipaggiamento, la funzione trade, che ci consentirà di scambiare oggetti comuni per altri pezzi di rarità superiore. Ogni pezzo d’armatura, che sarà indossabile da tutte le ragazze, avrà caratteristiche uniche e andrà a migliorare solo alcune statistiche. Le possibilità di scelta saranno abbastanza vaste e toccherà a noi selezionare la combinazione ideale, anche se equipaggiare tutti i pezzi di un determinato set ci premierà con dei bonus aggiuntivi.

Concludiamo questa sezione con la trasformazione delle nostre formose protagoniste. Perché citare l’ultima pellicola dei Transformers? Perché, come i famosi robottoni, le nostre ragazze hanno l’abilità di trasformarsi in automobili. Questo aspetto però non è stato ben sfruttato dagli sviluppatori infatti, oltre alle missioni di guida, l’utilizzo che faremo della nostra nuova forma, sarà principalmente quello di muoverci con una maggiore rapidità nei singoli livelli, senza fornire dei reali vantaggi in fase di combattimento. Come ultima cosa, per rimanere in tema Senran Kagura, segnaliamo il fatto che se dovessimo subire troppi danni rimarremo letteralmente in mutande.

Un ottimo gioco portatile

L’offerta proposta da questo titolo esclusivo per PlayStation Vita, sebbene non sia perfetta in tutto e per tutto, si dimostra ottimamente fruibile in maniera portatile. Infatti la brevità delle missioni è l’ideale per poter fare una partitina magari durante un viaggio in autobus, oppure durante una pausa pranzo. Senza una storia di rilievo da dover seguire poi, non avremo l’obbligo di giocare con continuità per paura di dimenticarci qualcosa, ma potremmo perfettamente goderci il titolo in quelle pause che la giornata ci offrirà, bagno incluso.

Drive Girls includerà, in maniera molto insolita, anche una modalità online. Sarà possibile infatti completare alcuni missioni a difficoltà crescente con l’aiuto di altri giocatori. Questo ci permetterà di guadagnare equipaggiamento nuovo e materiali rari utili per il crafting. L’unico problema, ma veramente grave, sarà la scarsità di utenti che popolano questa modalità, con la conseguente impossibilità di completare le missioni più difficili che in solo sono a dir poco proibitive.

Dal punto di vista tecnico il titolo non viene né promosso, né bocciato. Se i modelli dei personaggi e dei nemici sono abbastanza curati, per quanto riguarda l’ambientazione invece siamo ai livelli di PlayStation 1. La fluidità, fissa a 30 fps, si mantiene abbastanza constante anche se, nelle fasi più complesse del combattimento, qualche calo è purtroppo percepibile, senza però influenzarne l’esperienza. Considerando la semplicità del level design e la mancanza di effetti particellari complicati, si poteva senza dubbio fare molto di più.

Stessa cosa per il comparto audio che, colpa anche di una soundtrack anonima e dimenticabilissima, è lontano anche’esso dalla sufficienza. I suoni degli attacchi non si differenzieranno per nulla anche cambiando lottatrice; questo, insieme alla semplice OST, contribuirà ad alimentare quell’eccessiva sensazione di ripetitività di cui il titolo soffre.

Trofeisticamente parlando: più girls, meno drive…

Rispetto ad altri titoli simili, i trofei di questo Drive Girls, di cui trovate l’elenco sul nostro forum, saranno veramente molto semplici. Partendo dal fatto che circa un terzo degli obiettivi si otterrà con il semplice proseguimento della storyline principale, gli altri invece saranno velocemente ottenibili tramite un veloce clean up. I trofei più rognosi e lunghi saranno quelli dell’ottenimento di 2.000.000 di crediti e quello del drop di tutti i CARMS e Sticker (equipaggiamento). Un platino carino e alla portata di tutti, ma forse troppo ripetitivo da risultare divertente.

VERDETTO

Questo Drive Girls pubblicato dai ragazzi di Rising Star Games è ben lontano dall'essere un bel gioco. L'eccessiva ripetitività, l'inserimento di meccaniche inutili e un comparto tecnico con poco mordente sono le principali cause di questa valutazione. C'è però da dire che alcuni aspetti ne migliorano di molto l'esperienza. L'ottimo combat system e un profondo sistema di equipaggiamento sono le uniche cose per cui il titolo merita di essere giocato. Le meccaniche su cui si basa il gioco inoltre sono adatte perfettamente a un uso portatile e la modalità online poteva essere la ciliegina sulla torta. Purtroppo la scarsità di giocatori ammazza del tutto questa possibilità. Gli amanti del fan service potrebbero trovare uno stimolo ulteriore a giocarlo, nonostante il gioco non brilli per qualità.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!