Energy Balance – Recensione

Sviluppatore: Sometimes You Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 3,99 € Italiano:

Un genere che sta sempre più scomparendo dalle console casalinghe in favore di una più agevole fruizione su smartphone e tablet è quello dei puzzle game. Giochi come Candy Crush Saga e simili sembrano infatti perfetti per i piccoli schermi touch dei nostri dispositivi. Sometimes You però sembra di diverso avviso e ha lanciato una serie di titoli cervellotici su console Sony.

Nello spazio nessuno può sentirti miagolare

Energy Balance è il primo prodotto con il quale Sometimes You ha provato a rigenerare il genere dei puzzle game su console. A quest’opera infatti sono seguiti già altri capitoli tutti incentrati sull’energia, creando a tutti gli effetti quella che è diventata una vera e propria serie. Il titolo offre ai giocatori anche un piccolo abbozzo di trama per introdurli alle sfide numeriche che li attenderanno: durante una missione, un’anomalia sconosciuta manderà in panne la vostra navicella spaziale. Starà al giocatore bilanciare l’energia per farla tornare in funzione, in modo che possa ritornare a casa sano e salvo.

I livelli di gioco, tutti composti da un singolo schema da risolvere, saranno inframezzati da una serie di dialoghi tra una sorta di braccio meccanico dotato dell’uso della parola e un gatto robot le cui uniche funzioni saranno asserire e, ovviamente, miagolare, il tutto senza in realtà dare un valido motivo al giocatore per non premere il tasto adibito allo skip dei dialoghi. Oltre che lenti nell’elaborazione, i discorsi saranno generalmente di una piattezza e di una banalità senza pari, rendendo quindi più dannosa che utile una narrazione che altro non fa se non dirci le strutture riparate e a cosa andremo incontro in caso di fallimento.

Bilanciamento di energia

Come fare quindi per riparare gli strumenti della nostra nave ed evitare di andare incontro a morte certa? I ragazzi di Sometimes You hanno sviluppato una serie di enigmi basati su dei semplici calcoli matematici, con un misto di addizioni e sottrazioni. All’interno di una griglia di dimensioni variabili e con vari incroci verrà collocata una serie di numeri e, ai lati della griglia stessa, saranno presenti i risultati che dovremo ottenere spostando i singoli numeri all’interno delle celle, così da fare in modo che tutti i risultati siano corretti.

I numeri e i risultati verranno generati in maniera del tutto casuale, dunque uscendo dal livello e rientrando dovremo ricominciare i nostri calcoli da zero. In effetti, più che di una sfida, in quest’ultimo caso si tratta di una scelta poco condivisibile dato che alcuni calcoli potrebbero richiedere ore di ragionamento e una sorta di salvataggio manuale avrebbe fatto comodo.

Sempre più dura

La modalità principale di Energy Balance sarà composta da dodici livelli di difficoltà crescente al termine dei quali assisteremo all’epica conclusione della nostra avventura, sbloccando poi i livelli denominati Hardcore, ossia quattro sfide molto più complesse di quelle base da affrontare calcolatrice alla mano. I giocatori che saranno così abili da terminare anche questi quattro schemi avranno accesso all’ultima modalità di gioco, denominata Square, che come lascia intendere il nome metterà di fronte i giocatori a una serie di griglie quadrate piene di numeri e che presenteranno per ogni riga e per ogni colonna operazioni da completare, rendendo di fatto le nostre scelte obbligate per riuscire a completare gli schemi.

Nonostante l’aggiunta di questi otto livelli, però, la proposta di Energy Balance rimarrà decisamente striminzita: nessuna variante, nessun bonus utilizzabile o nessun livello speciale da affrontare magari con qualche ostacolo per dare brio al gioco. Una volta affrontati i venti schemi differenti tra loro solo per vastità e disposizione dei numeri, ci ritroveremo infatti a fissare la schermata principale chiedendoci se potrebbe esserci qualcosa in grado di stimolare un nuovo playthrough se non un personale masochismo.

Davvero poca roba

Energy Balance sembra uno di quei giochini scaricabili gratuitamente sui nostri cellulari, non a caso citati a inizio recensione, piuttosto che un prodotto da comprare sul PlayStation Store, e anche così probabilmente farebbe storcere il naso ai giocatori più esigenti. L’assenza totale di varietà o di cose da fare, se non spostare numeri e leggere dialoghi ridicoli, sarà quasi disarmante; gli schemi potranno essere completati, una volta appreso il meccanismo, in un paio d’ore circa, dopodiché sarà il nulla cosmico. La nota forse più positiva dell’intero progetto sarà la colonna sonora, fatta di pezzi trance solo strumentali perfetti per rilassare la mente durante i calcoli e mai esageratamente invadente.

I disegni legati alle scene di intermezzo saranno passabili, mentre niente da dire, né in positivo né in negativo, su una grafica fatta di quadrati colorati e sfondi statici, infarciti da un effetto stile scarica elettrica per sottolineare il corretto riempimento di una riga/colonna. La realizzazione del gioco è tutt’altro che buona; la longevità scarsa e la rigiocabilità praticamente inesistente fanno il quadro di un progetto probabilmente introduttivo che non lascerà il segno nel mondo dei puzzle game.

Trofeisticamente parlando: diamo i numeri!

I trofei di Energy Balance sono probabilmente l’unico motivo per cui un giocatore vorrebbe acquistare questo prodotto: ventuno trofei totali, Platino compreso, tutti legati al completamento dei singoli livelli presenti nel gioco (del resto non c’è altro da fare). Se poi non volete scervellarvi, la nostra completissima guida trofei offre un modo rapido e indolore di sbloccare la massima ricompensa e abbandonare di corsa questo titolo.

VERDETTO

Più che un videogioco da fruire su PlayStation 4, Energy Balance sembra un titolo (bruttino) da scaricare gratuitamente sui nostri smartphone. Una longevità imbarazzante e la totale assenza di rigiocabilità faranno sì che dopo un paio d'ore archivierete il titolo senza troppi rancori. L'idea alla base del titolo è anche interessante, così come la colonna sonora e l'idea di mettere una trama, ma si tratta di abbozzi di idee più che di un gioco vero e proprio. Unica vera attrattiva? Un Platino decisamente facile.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.