GOD WARS Future Past – Recensione

Sviluppatore: Kadokawa Games Publisher: NIS America Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Strategico Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Escludendo la controparte “nintendara” rappresentata dalla serie Fire Emblem, per le altre console, in particolare per quanto riguarda Sony, i titoli strategici “a caselle” si possono contare sulle dita di una mano. Le premesse per questo GOD WARS Future Past, tra l’altro, sono tutt’altro che ottimistiche in quanto la nicchia a cui questo titolo fa riferimento, nonostante le piccole dimensioni, è una delle più esigenti.

Kadokawa Games ha saputo adattare il titolo sia a PlayStation 4 che a PlayStation Vita. Grazie alla natura stessa del gioco, la versione portatile risulta essere anche la più adatta per godersi questa produzione. Il titolo in sé, benché presenti un’interessante trama folkloristica, non riuscirà a catturare completamente l’attenzione del giocatore, limitando l’esperienza al solo combattimento. Detto questo, non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e avventuriamoci subito nel Giappone feudale in compagnia di dei ed eroi.

Un tuffo nella tradizione

Il titolo calerà il giocatore in una caratteristica rappresentazione di un Giappone feudale, dominato dalle tradizioni e dai miti. La regina Tsukuyomi, governatrice del Fuji, sarà costretta a sacrificare la propria figlia per placare la rabbia di alcune divinità che minacciano di far esplodere il famoso vulcano, distruggendo così il vicino villaggio. Questo sarà solo il preludio alle vicende principali, che invece vedranno come protagonisti Kaguya, altra figlia della regina, e Kintaro, un abile combattente e amico della ragazza.

La storia, egregiamente narrata da intermezzi animati che scandiranno con precisione gli eventi più importanti, si concentrerà sulla ricerca della regina, misteriosamente scomparsa da qualche tempo. Al viaggio si uniranno anche altri personaggi, più o meno carismatici, che però ci permetteranno di toccare con mano le varie possibilità offerte dalla parte ruolistica di questo titolo.

GOD WARS, a causa probabilmente delle tematiche trattate, manterrà per tutto il corso dell’avventura un tono eccessivamente solenne e serioso, malgrado siano presenti alcuni personaggi che, almeno apparentemente, sembreranno usciti direttamente da qualche locale di Akihabara. Completi attillati, costumi animaleschi e qualche procace maghetta riusciranno infatti ad abbassare leggermente l’eccessiva seriosità della narrazione.

Un classico strategico

Sebbene di acqua sotto i ponti ne sia passata in quantità considerevole, questo titolo si mantiene ancorato ai punti cardini del genere. Sostanzialmente si limita ad abbandonare alcune feature che avevano caratterizzato alcune recenti produzioni, abbracciando uno stile più classico molto simile a Final Fantasy Tactics.

Il giocatore dovrà studiare con attenzione ogni singolo schema, in modo da approcciare nel modo più vantaggioso possibile il nemico. Infatti, al di là della forza dei nostri eroi, bisognerà sfruttare a nostro vantaggio il campo di battaglia poiché il lato da cui attaccheremo il nostro nemico e il dislivello rispetto a esso saranno valori che influenzeranno il danno che potremo infliggere.

Nel corso dell’avventura, tra missioni principali e secondarie ottenibili dai santuari dei centri abitati, avremo nel giro di poco tempo un numero mostruoso di abilità equipaggiabili. I personaggi potranno specializzarsi in due Job selezionabili, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità, oltre a un terzo lavoro che sarà fisso per ogni personaggio. Questa feature sarà infatti fondamentale per evitare che lo sviluppo provochi un netto distacco dalla natura di un particolare eroe.

Tutto ciò, unito ai numerosi equipaggiabili, renderà le possibilità di personalizzazione pressoché infinite.

Per correttezza verso chiunque si voglia approcciare a questo genere, bisogna puntualizzare che il gioco sarà tutt’altro che una passeggiata, anche a livello facile. Infatti, l’IA nemica si muoverà in modo da danneggiare il più possibile le unità più pericolose. Se avremo in squadra un healer che continuerà a fare il suo lavoro, i nemici si muoveranno per neutralizzarlo e questo vale per ogni personaggio. Naturalmente, questa caratteristica è aggirabile facilmente da alcune abilità che diminuiranno la pericolosità di ogni eroe del team, in modo da farlo uscire dai radar nemici.

Tecnicamente un po’ troppo arretrato…

I ragazzi di Kadokawa sono riusciti nell’ardua impresa, viste le scarse uscite interessanti, a creare uno strategico perfettamente godibile in versione portatile. Il modo stesso in qui è stato pensato il gioco e la possibilità di salvataggi veloci, permetterà di completare ogni schema e missione durante le piccole pause offerte dalla giornata.

GOD WARS è stato chiaramente pensato per console portatile, come detto appunto in precedenza, ma con ciò, considerando adesso la versione casalinga, si è purtroppo portato dietro alcune magagne tecniche che nel 2017 risultano imbarazzanti. Il gioco presenta un comparto tecnico del secolo scorso, con una scarsa attenzione sia ai modelli, troppo semplici e con un numero limitato di animazioni, sia alle varie ambientazioni; infatti, non sarà raro il ripresentarsi di schemi ambientati in zone perfettamente identiche. Diciamo che il semplice inserimento di una fase animata che raffigurasse il singolo attacco poteva, senza dubbio, rendere il tutto più godibile.

Se la grafica di gioco è molto “old school”, non si può dire la stessa cosa dei vari video che ci narreranno i frangenti più importanti di tutta la storyline. La narrazione alternerà fasi con dialoghi in pieno stile fumettistico, a video che sembrano direttamente usciti da una delle ultime serie di anime giapponesi. L’onesto comparto audio infine contribuirà a rendere tutta la narrativa assai apprezzabile, anche grazie all’ottimo doppiaggio inglese.

Trofeisticamente parlando: trophy wars

Come tutti gli esponenti di questo genere, i trofei legati a GOD WARS Future Past, già disponibili sul nostro forum, saranno tutt’altro che una passeggiata. Chiunque desideri avventurarsi in questa ardua sfida, dovrà mettere in conto ore e ore di grinding per livellare ogni singolo personaggio e ogni singola classe. Se a questo si aggiunge anche la difficoltà nell’ottenimento di alcuni oggetti equipaggiabili, il tempo necessario per l’ottenimento del trofeo più ambito si impennerà esponenzialmente. Insomma, se cercate un Platino semplice, guardate altrove.

VERDETTO

GOD WARSs rappresenta l'occasione, per tutti i giocatori di vecchia data, di rituffarsi in meccaniche e atmosfere di altri tempi. Il titolo porterà il giocatore allo studio quasi maniacale del campo di battaglia, in modo da attaccare quanto più efficacemente possibile il nostro nemico. I numerosi Job equipaggiabili e il numero massiccio di armi e accessori contribuiranno a rendere enorme le possibilità di customizzazione. Poiché il titolo è pensato per PlayStation Vita, su console fissa soffre di un comparto grafico eccessivamente arretrato. Con modelli dei personaggi troppo basilari e un comparto di animazioni al limite dalla sufficienza, il gioco sembrerà uscito direttamente dal secolo scorso. Nonostante questi problemi però il titolo si conferma divertente e a tratti appagante, nonostante la difficoltà non sempre bilanciata. Titolo consigliatissimo agli amanti del genere e ottimo punto di partenza per i neofiti.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!