Heroes Trials – Recensione

Sviluppatore: Shinyuden Publisher: Ratalaika Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Avventura Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 5,99 € Italiano:

L’epicità delle avventure della saga di The Legend of Zelda, è risaputo, ha fatto scuola nel mondo dei videogiochi, ispirando inevitabilmente tantissimi altri sviluppatori e l’intera industria videoludica. Uno dei tanti prodotti nati dall’influenza della saga della grande N è l’indie Heroes Trials, un titolo che però potrebbe far provare vergogna alla casa di Kyoto per l’accostamento a uno dei suoi brand più importanti. Vediamo insieme perché Heroes Trials, nonostante il nome che porta, è tutt’altro che eroico.

L’esame d’immaturità

Anche il mondo dei videogiochi ha i suoi esami. Ci sono esami impegnativi come le toste missioni in VR affrontate da Raiden in Metal Gear Solid 2, il pericoloso esame di maestria di Kingdom Hearts Dream Drop Distance e poi c’è l’esame degli eroi di Heroes Trials, una serie di prove che di leggendario hanno ben poco, affrontate da Zoel ed Eli, fratello e sorella protagonisti delle vicende del gioco. Il precedente guardiano dell’isola di Délhua è improvvisamente scomparso e la comunità ha bisogno di nuovi eroi locali, che verranno selezionati in base a undici prove diverse. Ci sarebbe piaciuto spiegare questa porzione di trama dopo averla vissuta, ma ci è toccato documentarci con la pagina del PlayStation Store per capire il tutto, in quanto il gioco non ne fa mai menzione.

Ciò che si conosce, ignorando del tutto il background del mondo, è che i due fratelli, desiderosi di diventare eroi, si cimentano nelle sfide e che in qualche modo sono stati colpiti prima dell’inizio della prima prova da un incantesimo di sonnolenza, che obbligherà i giocatori a terminare le missioni entro il tempo richiesto, altrimenti sarà game over. Una scelta discutibile che priva il gioco dell’esplorazione, rendendo inoltre molto scarsa la longevità del titolo, che si aggira forzatamente su cinquanta minuti. I personaggi, dalla caratterizzazione piatta, saranno guidati sul da farsi dalla voce del misterioso preside Demetrius e affronteranno più volte una coppia di ragazzi, in competizione con i protagonisti per vincere il titolo di eroe del paese.

Eroi di classe C

Come già menzionato nell’incipit, il gameplay di Heroes Trials trae ispirazione dalla saga di Zelda, ma lo fa malissimo. Il titolo ci permette di cambiare istantaneamente personaggio, tra Zoel ed Eli, il primo un guerriero armato di spada e scudo e la seconda abile nell’utilizzo di pergamene magiche. Rigido nei movimenti e negli attacchi, almeno nei panni di Zoel sembra di giocare con un pezzo di legno, in quanto ogni colpo da egli sferrato lo bloccherà per un secondo. Sua sorella Eli, invece, è molto più divertente da usare, in quanto avrà piena libertà di movimento anche durante gli attacchi magici, che tuttavia risultano molto più deboli di un colpo di spada nonché più difficili da assestare, in quanto l’arma bianca avrà una hitbox irregolare, più grande di come dovrebbe essere. Tutti gli incantesimi di Eli, a prescindere dall’elemento, danneggeranno i nemici in egual modo; si tratta in effetti solo di una chiave speciale, un pretesto per non far precipitare i giocatori alla boss fight finale, che richiederà l’attivazione di più interruttori con tutti gli incantesimi. Perché, sì, l’area di gioco finale è accessibile fin da subito, con tanto di dialoghi di complimenti ai giocatori per aver terminato così tante prove, anche se siete alla prima.

Per restare fedele al titolo a cui si ispira non è presente alcun sistema di level up, ma non vi è neppure alcun oggetto in grado di potenziare i nostri personaggi. I mostri, tolti i giganti a causa – ancora una volta – delle hitbox più grandi del normale, non rappresentano mai una vera minaccia e sono tutti simili tra loro, può cambiare giusto la loro colorazione tra un’area e l’altra. Il problema sono i boss, i primi difficili da buttar giù perché mal bilanciati a causa di pattern rapidissimi in ambienti ristretti (soprattutto il primo, che ci costringerà a girargli intorno spammando gli incantesimi caricati), gli ultimi invece l’opposto: i pattern, in particolar modo del boss finale, sono talmente banali da far ridere istericamente. Segnaliamo inoltre un frame rate instabile nella versione PlayStation Vita, che insieme alle altrettanto inguardabili texture rendono la versione portatile da scartare a priori. A meno che non vogliate un doppio Platino in poco tempo, ma a quello ci arriveremo dopo.

The Legend of Zoelda

L’unico aspetto che ci sentiamo di premiare dell’intero titolo è certamente la colonna sonora, le musiche sono orecchiabili, vivaci e sempre adatte al contesto. Non si può dire lo stesso degli effetti sonori, questi scialbi e che avrete già sentito in altre opere (come dei suoni direttamente da Pac-Man), in quanto, per stessa ammissione del team di sviluppo, sono stati presi di sana pianta da un sito in cui è possibile scaricarli gratuitamente. Insomma, non ci hanno neanche provato.

Il comparto grafico è ingiustificabile, persino per un indie. Se, solitamente, si cerca di compensare un dettaglio grafico di scarso livello con una narrativa quantomeno dignitosa o un’esperienza di gioco di tutto rispetto, Heroes Trials non si impegna in nessuno dei tre punti citati. Il comparto nel suo complesso rabbrividisce al confronto con un titolo per la prima PlayStation, complici anche la scarsa qualità delle texture (su PlayStation Vita, come già abbiamo menzionato, la situazione è ancora peggiore) e un level e character design povero. Persino la copertina del gioco non riesce a rispecchiare il design effettivo dei protagonisti.

Trofeisticamente parlando: two platinums is megl che uan

Veniamo dunque al vero punto di forza del gioco: il set di trofei. Il generoso elenco ne conta uno d’argento e undici d’oro insieme a un semplicissimo Platino. Essenzialmente bisognerà sconfiggere quasi tutti i boss e proseguire nella storia fino al terzultimo dungeon. Esattamente, non è richiesto nemmeno il completamento del gioco. Se siete possessori di entrambi i sistemi, avete fatto bingo. Le liste trofei sono separate per PlayStation 4 e PlayStation Vita, garantendovi due Platini al prezzo di uno e con zero sforzi, essendo il gioco in cross-buy. Se siete interessati, perché non date un’occhiata alla nostra fresca guida? Potremmo considerarlo il successore in 3D di Little Adventure on the Prairie?

VERDETTO

Heroes Trials non vale i soldi spesi, a meno che non siate cacciatori di trofei in cerca di (potenzialmente) due Platini facili e indolori. La banalità la fa da padrona, sia in ambito narrativo che di gameplay, nonché sul sonoro e sul comparto grafico, per non parlare della longevità praticamente nulla. In poche parole, Heroes Trials fa acqua da tutte le parti.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.