It’s Spring Again – Recensione

Sviluppatore: Baba Yaga Games Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS Vita (disponibile anche per Mobile) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 1,75 € Italiano:

Se ci trovassimo all’estero e avessimo dei figli giovanissimi, probabilmente il solo nominare il titolo del gioco che stiamo per andare ad analizzare li farebbe letteralmente andare in brodo di giuggiole. It’s Spring Again è, infatti, prima di tutto, un famosissimo spettacolo per bambini.

Carini e coccolosi

Non sono sicuramente rari i casi in cui un format di successo viene trasformato in un videogioco per sfruttare le schiere di fan pronti a spendere i loro soldi in trasposizioni delle opere che più amano.

Il caso di It’s Spring Again, in questo senso, è un po’ diverso da quanto siamo abituati a vedere; come detto, infatti, il titolo si ispira a un noto spettacolo di burattini educativo dedicato ai bambini tra i 2 ed i 5 anni, che spiega in maniera semplice e divertente l’alternarsi delle stagioni.

La voce narrante, che sarà anche quella presente nel gioco, è quella della meravigliosa attrice e musicista Ekaterina Efremova, che vive in Russia, a Murmanks nello specifico, e si esibisce per bambini e adulti nei teatri dei burattini, cantando canzoni mentre suona la chitarra e altri strumenti.

L’opera di Baba Yaga Games è a tutti gli effetti la trasposizione di questo spettacolo che ha però il grande vantaggio di permettere ai giovani di interagire direttamente con quanto avviene a schermo per un maggiore coinvolgimento.

Primavera, di nuovo

Se il vostro sguardo ha incontrato, incuriosito, i disegni splendidamente realizzati del titolo, preparatevi a una prima delusione. Se avete infatti più di 5 anni, It’s Spring Again avrà decisamente poco da offrirvi in termini di gameplay.

Avviando il titolo verremo messi di fronte al menù che offre una scelta di linguaggio (sfortunatamente solo inglese e russo) e la possibilità di eseguire un autoplay dell’opera, possibilità che inizia ad alimentare i primi dubbi in merito alla longevità.

Scegliamo di giocare la campagna mantenendo la possibilità di interagire con lo scenario, il che ci permette di sfruttare il piccolo schermo di PlayStation Vita per spostare nuvole, far fiorire le piante e perfino far cadere la neve.

Man mano che proseguiremo ci accorgeremo, se avremo avuto l’accortezza di alzare a dovere il volume della console o di munirci di cuffie, che la splendida voce narrante ci darà consigli per proseguire con la storia, accompagnando ogni evento con nuove esaltanti musiche.

Tutto molto bello, se non fosse che passati 5 minuti la storia terminerà e noi verremo nuovamente catapultati alla prima stagione, la primavera, pronti a ricominciare da zero la storia.

Abbiamo fatto notte

Per quanto ci riguarda, la recensione di It’s Spring Again potrebbe terminare qua, dato che una volta portata a termine la storia non ci sarà nient’altro da fare. Nessuna possibilità di giocare altre modalità, minigiochi o altro.

Il divertimento nel toccare il sole, udirne i suoni, far crescere funghi e quant’altro si schianterà contro l’impossibilità di comprendere la lingua, limitando il gioco alla fruizione da parte di un pubblico adulto, che non troverà però interesse nel completare il gioco.

La già citata colonna sonora potrebbe essere l’unico dettaglio in grado di invogliare all’acquisto di un titolo proposto a un prezzo ridottissimo, ma, anche così, esagerato per l’offerta ludica di quello che, su smartphone, è un gioco gratuito.

Alzi la mano chi ne sentiva il bisogno

La creazione di Baba Yaga Games è tutto fuorché brutta. Tutto è stato studiato nei minimi particolari per offrire ai giovani un modo interattivo di vivere il loro show preferito. Quello che non è però stato recepito è che It’s Spring Again richiede, visto il target d’età scelto, una geolocalizzazione completa, con doppiaggio vocale di ogni frase presente nei 5-10 minuti di storia.

La possibilità di utilizzare il gioco viene distrutta dall’impossibilità di seguire i suggerimenti, tramite i quali i bambini dovrebbero aiutare le stagioni a susseguirsi e impararne l’ordine di successione, creando una melodia per ognuna di esse.

Ci sono, ovviamente, i genitori che saranno in grado di guidare i loro figlio fino al completamento dell’avventura, ma quello che ne trarranno sarà probabilmente un divertimento a metà, smorzato dall’impossibilità di essere aiutati dalla bravissima narratrice.

Con un doppiaggio sia scritto che parlato, l’opera acquisterebbe un immenso valore e darebbe la possibilità di conoscere questo splendido spettacolo, ma al momento non è nulla più che un gioco senz’anima, almeno per quanto riguarda il giovanissimo pubblico italiano.

Trofeisticamente parlando: una ogni quattro mesi

Se state sperando che i trofei di It’s Spring Again siano più delle stagioni e possano darvi un motivo per acquistare il gioco, ci tocca ancora una volta darvi una delusione. Sono infatti solo quattro le coppe presenti in questo elenco, tutte legate alla storia. In 5 minuti secchi e con un paio di tocchi a schermo otterrete il 100%.

VERDETTO

In It's Spring Again, dove l'elemento principale è quello narrativo, l'assenza della lingua italiana, visto anche il target d'età a cui il gioco è indirizzato, comporta sicuramente l'assegnazione di un'insufficienza. La nostra, però, non vuole assolutamente essere una bocciatura totale. Musiche e gameplay apprezzabili e decisamente adatti ai giovani videogiocatori sono accompagnati da una grafica colorata e adatta al piccolo schermo di PlayStation Vita. Se il team di Baba Yaga Games decidesse di implementare il nostro idioma vi consigliamo di non farvi sfuggire quest'opera, i vostri figli apprezzeranno sicuramente.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.