Need a packet? – Recensione

Sviluppatore: Marginal act Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Horror Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 6,99 € Italiano:

Need a packet? è il nuovo videogioco di Sometimes You e Marginal act, approdato su PlayStation 4 e PlayStation Vita. Il titolo racconta la stressante e monotona vita di una cassiera, costretta a fare ogni giorno le stesse cose, diventando quasi un robot. A dare man forte al processo di pazzia progressiva della nostra protagonista, ci sarà un ambiente angusto e malfamato. Il racconto è ambientato al tempo di una crisi dei rifiuti in città in cui gli abitanti cominciano a scomparire nelle foreste circostanti.

Need a Packet

Simulatore di stress

Il videogioco si presenterà come una sorta di “simulatore di stress”; ogni giorno, settimana e mese faremo esattamente le stesse cose, percorsi, abitudini e movimenti che diverranno quasi mostruosamente meccanici e inconsci. La nostra cassiera si ritroverà alle prese con il suo primo giorno di lavoro, una semplice mansione che con il passare del tempo è divenuta sempre più ricercata. Prenderemo la metro o l’autobus per andare nel nostro market e iniziare a portare il salario a casa; come in tutte le grandi città, il veicolo pubblico sarà pieno di gente e, poiché il tragitto si presenterà abbastanza lungo, avremo a disposizione il nostro cellulare per controllare le ultime notizie, i vip del momento, leggere i messaggi e infine ci viene data anche la libertà di acquistare alcuni power-up. In-game avremo un pulsante di suggerimento ogni nuovo giorno poiché in tutti i livelli si presenterà un nuovo elemento dovuto alla fatica mentale.

Il gameplay risulta ripetitivo e poco vario, ma tutto ciò è voluto dagli sviluppatori, per poterci immedesimare ancora di più nella vita della cassiera. Infatti non faremo altro che passare i prodotti che porterà il cliente in cassa, scoprirne il costo, fare la somma e dare il resto; tutto il ciclo dell’operazione si aprirà sempre con la stessa frase: “Vuole un sacchetto?”. La frase presente nel repertorio di ogni commessa e da cui prende il nome il videogioco stesso.

need a packet

Una sorta di scappatoia da questa ripetitività esiste, ed è la morte della protagonista, che da lì a poco inizierà a impazzire per il troppo lavoro e lo stress causato da esso. Mano a mano che la cassiera prenderà la via della follia, il videogioco muterà, così come la visione del mondo del personaggio principale, che inizierà ad avere allucinazioni. Ad esempio il registratore di cassa si trasformerà in una torre medievale con draghi e chimere che voleranno in giro cercando di uccidere tutti, o la cassiera si immaginerà di difendere l’autobus dalla minaccia di demoni giganti e simili. Tutto questo diverrà progressivamente più difficile andando avanti e il livello di stress e pazzia aumenterà.

Una delle pecche di Need a packet? sarà quella di sentire il peso della mancanza di un tutorial, almeno basico, infatti passeremo i primi dieci minuti a premere tasti a caso e a non sapere rapportarci con il cliente, che ci pagherà male o ce ne dirà di tutti i colori, se non esaudiremo le sue richieste. Un altro problema è l’enorme l’attesa sull’autobus, così lunga che spesso ci si può annoiare mentre si aspetta l’arrivo sul posto di lavoro. Sarebbe stata gradita la possibilità d’ignorare le notizie giornaliere quasi sempre uguali e continuare a seguire la trama principale.

Need a Packet

Comparto grafico in pixel art

Need a packet? si presenterà con una grafica molto semplice e tetra, dai colori oscuri, con sfumature su nero, grigio e rosso; queste si incastreranno abbastanza bene con il titolo, e soprattutto ci aiuteranno a immergerci di più nelle fasi in cui si noterà la crescente pazzia della nostra stressata cassiera.

Need a Packet

Il comparto sonoro è composto invece da melodie spesso composte da poche note, quasi come se gli sviluppatori ci volessero far capire che fanno parte della monotonia e collaborano anch’esse ad aumentare lo stress tramite l’ascolto di stesse tracce, suoni o voci dei clienti.

Trofeisticamente parlando: straordinari a lavoro

Need a packet?, per quanto possa sembrare non molto lungo, presenta una bella sfida composta da ventiquattro trofei, Platino incluso. Molti dei trofei sono sbloccabili semplicemente seguendo la storia, mentre altri saranno facilmente ottenibili con qualche ora di gioco in più ricominciando il titolo, ad esempio servendo cento clienti o arrivando ad accumulare sessanta dollari.

VERDETTO

Need a packet? tratta una tematica non tanta lontana dalla vita reale, ovvero quella dello stress dovuto a un lavoro logorante e sistematico. A primo impatto potranno non piacere la troppa semplicità grafica o la ripetitività del gameplay, ma una volta capiti i meccanismi saremo spronati a conoscere tutti i tipi di allucinazioni, demoni o cambiamenti che avverranno con il passare dei giorni.

Guida ai Voti

Francesco Mastroianni
Sono Francesco, amante dei videogames e di tutto il mondo videoludico. Ho 30 anni, lavoro ma nel tempo libero amo recuperare qualche titolo e rilassarmi un po’. Sono un fiero possessore di tutte le console PlayStation, ma anche di diverse piattaforme di mamma Nintendo. Insomma, non si è mai "troppo grandi" per salire di livello!