One Word by POWGI – Recensione

Sviluppatore: Lightwood Games Publisher: Lightwood Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita, Mobile) Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 7,99 € Italiano:

Qualche tempo fa abbiamo recensito la trasposizione videoludica delle parole intrecciate che tanto piacciono ai bambini, e non solo, come alternativa ai più famosi cruciverba sulle pagine delle riviste di enigmistica. Con Word Search by POWGI gli sviluppatori inglesi di Lightwood Games sono riusciti a ricreare le stesse sensazioni che si possono provare armati solo di carta e penna, trasferendole su PlayStation 4 e PlayStation Vita e arricchendole così del valore aggiunto dato dall’interattività, dalla maggiore accessibilità, da una ricerca e cancellazione delle parole più ordinata e visivamente gratificante e soprattutto dalla possibilità di confrontarsi con gli amici per giocare insieme e sfidarsi a colpi di record. Con One Word by POWGI, che può essere considerato una sorta di DLC stand-alone del titolo precedente, si torna ad aguzzare la vista alla ricerca di parole nascoste, con alcune modifiche piuttosto rilevanti: vediamo che cosa potete aspettarvi!

Quoto!

Il semplicissimo menù iniziale del gioco ci mostra un fornito elenco di nomi famosi tratti dalla scienza, dalla tecnologia, dalla letteratura, dal cinema e dalla filosofia. Solo avviando la prima delle opzioni disponibili, che altro non è se non un utile tutorial, capiamo a che cosa ci troviamo di fronte. One Word, infatti, ripropone il gioco delle parole intrecciate già visto nel suo predecessore, con la differenza che in ogni schema proposto dovremo individuare uno e un solo termine. Nello specifico, i nomi proposti all’inizio rappresentano i diversi livelli del gioco; ognuno presenta una citazione del personaggio famoso, dalla quale mancano dalle tre alle sei parole, e proprio queste dovranno essere scovate all’interno delle griglie di lettere.

Giusto per portare un esempio pratico, nella famosa massima di Francis Bacon “It is IMPOSSIBLE to LOVE and to be WISE” le parole che per comodità abbiamo scritto in maiuscolo saranno quelle da trovare. La prima parte del gioco, sempre che vogliamo mettere alla prova le nostre conoscenze, sarà proprio risalire da soli ai termini mancanti dalle frasi. Trattandosi però di frasi non sempre troppo celebri e comunque in lingua inglese, un provvidenziale sistema di suggerimenti attivabile con la pressione combinata di L1 e R1 viene in nostro soccorso mostrandoci per intero la parola. D’altronde, il cuore del gioco è l’individuazione del vocabolo nella giungla di lettere che compone ogni schema, ed è qui che si entra nel vivo dell’azione. Si fa per dire.

Bel tentativo…

A differenza di uno schema nel quale si intrecciano decine di parole e per il quale è richiesto uno sforzo di concentrazione sicuramente maggiore, dover trovare un solo termine sarebbe risultato piuttosto banale se non fossero state pensate altre strategie per aumentare la difficoltà. Deve essere per questa ragione che gli sviluppatori hanno pensato di metterci i bastoni tra le ruote creando uno schema diverso per ogni singola parola e riempiendolo solo ed esclusivamente con le stesse lettere che compongono la parola stessa. Nel caso di LIFE, per esempio, abbiamo una griglia dove si alternano solo le lettere L, I, F ed E, e dove solo una volta compare la parola obiettivo. Questa, nella più classica delle tradizioni del gioco, può essere disposta in orizzontale, verticale o diagonale ed essere scritta in un senso o nell’altro.

Va dato atto della bontà di questa trovata per renderci la vita meno facile, ma non si può fingere che essa sia sufficiente da sola a rendere il gioco davvero sfidante. Se alle prime battute si resta confusi dalla disposizione delle lettere e dalla formazione casuale di tante sequenze che sembrano portare alla parola completa che ricerchiamo, salvo poi mancare proprio delle ultime lettere, è altrettanto vero che applicando la giusta tecnica il nostro compito diventa rapido e indolore. Senza perdersi d’animo o lasciare che gli occhi si intreccino nel tentativo di trovare la parola per caso, basta concentrarsi sulla lettera iniziale e procedere dalla prima riga (o dall’ultima, per variare ogni tanto), controllando le otto direzioni disponibili e proseguendo solo nel caso ci siano lettere compatibili. Ma non è certo compito di questa recensione insegnare tecniche note a chiunque.

A complicare ancora le cose, almeno in apparenza, è anche la diversa dimensione degli schemi, in base alla lunghezza della parola. Anche in questo caso, però, applicando lo stesso metodo non si incontrano problemi, anzi, per assurdo è più facile trovare parole lunghe in schemi complessi piuttosto che parole di quattro/cinque lettere in schemi più piccoli.

La rivista di enigmistica digitale

Come per Word Search, anche con One Word non possiamo bendarci gli occhi e fingere di non comprendere il target del gioco. E’ impensabile valutarlo con gli stessi criteri che adotteremmo per un titolo qualsiasi, perché è evidente che questo si rivolga a persone che sono meno addentro al mondo dei videogiochi e che possono, grazie alla versione digitale di un gioco arcinoto, avvicinarsi alla tecnologia individualmente o come parte di un gruppo di amici per una serata diversa dal solito. Sempre a tal proposito, la versione PlayStation Vita di One Word, disponibile insieme a quella PlayStation 4 grazie al cross-buy, appare come quella più indicata a fruire del gioco.

Per la sua natura, infatti, il titolo di Lightwood Games si presta alla perfezione per sessioni brevi in cui ammazzare il tempo risolvendo due/tre citazioni per volta. In mobilità, ad esempio mentre si viaggia sui mezzi pubblici o si attende l’inizio della prossima lezione universitaria, questa dinamica è perfettamente calzante, mentre spostandoci su console fissa non riusciremmo a pensare un approccio simile se non come distrazione tra un titolo complesso e l’altro o come party game in un dopocena tra amici. Una lunga partita individuale in cui risolvere decine di parole successivamente finirebbe presto per diventare ripetitiva e probabilmente anche stancante per la vista, considerando che delle centoventi citazioni disponibili (ognuna con un numero di parole nascoste variabile da tre a sei) nessuna introduce novità in termini di gameplay, difficoltà o semplicemente scelte grafiche.

Un punto di partenza?

One Word svolge insomma il compito minimo, facendo ciò per cui è pensato, ma niente di più. Sebbene quel che ha da offrire non compia passi falsi in termini di fruibilità e longevità, è indubbio che cercare di accattivarsi i giocatori più esperti avrebbe richiesto un minimo sforzo. Pensiamo a schemi avanzati che prevedessero un rimescolamento delle lettere dopo un certo tempo, o la necessità di ritrovare parole già individuate nel caso si impiegasse troppo a trovare le successive, o ancora a un sistema di bonus/malus per azioni virtuose o, al contrario, per comportamenti poco professionali (come il ricorso sistematico al suggerimento della parola, che di fatto non comporta alcuno svantaggio). Sembra invece che l’unico passo verso il grande pubblico sia stato fatto in termini di trofei, come vedremo tra poco.

Graficamente il gioco non ha nulla da dimostrare e punta su uno stile davvero semplificato, che assomiglia a ciò che si potrebbe ottenere facilmente con una diapositiva in PowerPoint suddivisa in una tabella sulla destra, che contiene le lettere, e un riquadro a sinistra riservato alla citazione e alla parola da trovare. Non ci si aspetta niente di più e niente di meno, quindi è inutile soffermarsi su questo aspetto. Apprezzabile il comparto sonoro, con musiche di sottofondo che accompagnano senza infastidire e contribuiscono a creare un clima generale di relax che è uno degli obiettivi primari del titolo.

Trofeisticamente parlando: P-L-A-T-I-N-O F-A-C-I-L-E

One Word propone una lista trofei composta da trentuno trofei d’argento, uno d’oro e un Platino. Si tratta di uno dei Platini più facili di sempre, considerando che dei centoventi puzzle disponibili è necessario risolverne solo trentadue. Con l’aiuto di una guida che evidenzi la posizione delle parole nascoste potreste cavarvela in una mezz’oretta, ma è davvero semplice e veloce (non più di tre ore) trovare tutto anche da soli. Dipende da quanto volete dare valore al gioco e da quale priorità abbia invece l’aggiunta di una nuova coppa alla vostra bacheca.

VERDETTO

Con One Word by POWGI, Lightwood Games ripropone le stesse meccaniche del precedente Word Search decidendo però di spostarsi su una variante delle parole intrecciate che prevede di trovare un singolo termine in uno schema costituito dalle sole lettere che lo compongono, in modo da aumentare il senso di confusione e la difficoltà per il giocatore. I vocaboli servono inoltre a ricostruire frasi celebri di personaggi famosi, un valore aggiunto che dà un'impronta culturale al gioco. Compito minimo svolto, anche se i giocatori più rodati accantoneranno il titolo subito dopo l'ottenimento del facilissimo Platino.

Guida ai Voti

Jury Livorati
Classe ’85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura e i videogiochi e recito dal 2004 con l'Associazione Culturale VecchioBorgo. Eterno bambino, amo la vita e guardo sempre allo step successivo, soprattutto se è più in alto del precedente. Sono grato a PlayStationBit per avermi fatto scoprire la (sana) caccia ai trofei e i Metroidvania.