Sigi: A Fart for Melusina – Recensione

Sviluppatore: pixel.lu Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita, Mobile) Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 5,99 € Italiano:

Uno degli elementi più comunemente associati alla commedia all’italiana sono i peti. Le emanazioni gassose del nostro posteriore riescono molto spesso a suscitare l’ilarità generale se ben inserite tra una battuta e l’altra o se il comico di turno le fa in faccia alla gente seduta al parco. Partiamo da questo concetto per recensire l’ultima opera di pixel.lu, ossia Sigi: A Fart for Melusina.

Sigi: A Fart for Melusina

Una scoreggia per la sirena

Cosa aspettarti da un gioco il cui titolo recita “una scoreggia per Melusina” sembra abbastanza chiaro fin dall’inizio. Ecco perché la trama pensata dai ragazzi di pixel.lu non ci stupisce più di tanto. Il giocatore sarà chiamato a interpretare il cavaliere Sigi, un baldo giovane che sul suo percorso incontrerà una splendida sirena dal seno prosperoso. Proprio le doti polmonari della creatura scateneranno un’incontrollabile reazione nel nostro eroe, un peto che farà fuggire la sirena e la farà cadere nelle grinfie di un terribile mostro, una sorta di Hulk Hogan con la pelle verde, che scapperà in cima a Monte Puzzolo portando con sé la donzella.

Inizierà così l’avventura di Sigi, che dovrà affrontare schemi platform pieni di nemici e di ostacoli e una sfilza di boss di difficoltà crescente per rimediare alla sua incontinenza posteriore e salvare la sirena dal malvagio mostro, intenzionato a compiere chissà quali gesti efferati. Se state già pensando a una possibile trasposizione cinematografica di cotanta qualità narrativa, rimarrete delusi nello scoprire che l’intera storia avrà una durata di circa mezz’ora, lasciando quindi aperta la sola eventualità di un cortometraggio. Senza troppi indugi, armati della nostra fedele spada e di un carico di gas intestinali da far invidia a Frank Matano, ci lanciamo nella mischia, sperando di uscirne vivi e vegeti e magari di riuscire anche a salvare la bella Melusina.

Sigi: A Fart for Melusina

Hot dog per tutti

Sigi è un classico platform che prende spudoratamente spunto da produzioni ben più note al grande pubblico, come Super Mario e Ghosts ‘n Goblins, in cui si era chiamati a percorrere livelli bidimensionali eliminando nemici e saltando da una piattaforma all’altra. L’opera di pixel.lu non offre niente di diverso da questi classici senza tempo. Quello che ci si ritroverà tra le mani è un semplice platform di discreta realizzazione, in cui si verrà chiamati a evitare di cadere nel vuoto e soprattutto a eliminare zombi, streghe, corvi e chi più ne ha più ne metta.

Gli attacchi a disposizione del nostro eroe saranno due, ossia il classico salto in testa che ha fatto la fortuna dell’idraulico baffuto più famoso del mondo e l’utilizzo di una serie di armi che potranno essere lanciate contro i nemici e che varieranno nel corso dell’avventura: mazze, spade e asce, che potranno essere recuperate sotto forma di potenziamenti e usate per eliminare i nemici, che moriranno in genere con un paio di colpi. Discorso diverso va fatto per i quattro boss che andremo ad affrontare nel corso dell’avventura. Grossi e minacciosi, avranno il merito di alzare leggermente l’asticella della difficoltà e soprattutto di offrire qualche piccola variante a un gameplay piatto e molto lineare.

Sigi: A Fart for Melusina

Colpa dei fagioli

Se vi state chiedendo – e sappiamo che ve lo state chiedendo – quale ruolo svolgano le scoregge all’interno di questo gioco, ebbene la risposta non tarderà ad arrivare. Il nostro Sigi sarà dotato di un totale di tre cuori che ci verranno sottratti se verremo colpiti da ostacoli o dagli attacchi dei nemici. L’unico modo per recuperare salute ed evitare quindi una morte prematura sarà quello di raccogliere una serie di pietanze sparse qua e là nei livelli come ad esempio hot dog, panini e cosce di pollo. Ognuno di questi oggetti farà emettere al protagonista un sonoro peto in grado di scatenare fragorose risate. Sfortunatamente, oltre al rumore, non avremo nessun altro effetto né trarremo nessun beneficio dall’emissione di gas, cosa che fa capire quanto la scelta di dar vita a un cavaliere scoreggione sia semplicemente votata alla voglia di divertire con poco, cosa che riesce anche per qualche minuto, ma viene meno anche a causa di un gameplay non esattamente esaltante.

Nonostante la presenza di qualche collezionabile e di una grotta nascosta in ogni livello, da trovare per ottenere denaro utile per aumentare le nostre vite (una extra ogni cento monete raccolte), il gioco scorrerà mollemente fino alla conclusione, che arriverà come detto dopo una mezz’oretta circa. I venti livelli peraltro si rassomiglieranno tutti tra loro, con modifiche solo marginali alle ambientazioni, come l’aggiunta di nuvole-piattaforma, alberi o tombe che nulla aggiungeranno a livello di difficoltà.

Sigi: A Fart for Melusina

Pixel odorosi

A livello qualitativo la realizzazione di Sigi: A Fart for Melusina è tutto sommato buona. Detto del design non ispiratissimo dei vari livelli di gioco, la grafica retrò risulta essere pulita e colorata, senza sbavature e con ovvi richiami ai giochi classici del genere. Lo stesso si può dire per la colonna sonora, che utilizzerà un motivetto orecchiabile inframezzato qua e là dagli effetti sonori dei mostri e degli attacchi del protagonista per accompagnarci fino allo scontro con il boss finale. Una volta terminata quest’avventura, però, non aspettatevi molto altro. Con collezionabili piazzati in bella mostra, tutto quello che potremo fare sarà rigiocare il titolo da zero, senza possibilità di variazione sul tema. Nessun livello di difficoltà, niente modalità extra, nulla che possa spingere il giocatore a una seconda partita.

Nemmeno un protagonista petomane sembra in grado di sollevare una proposta che, con cinque euro, offre un’ora scarsa di gioco stando larghi. L’idea messa in piedi dai ragazzi di pixel.lu sarebbe anche stata buona, se non fosse per la scarsezza dei contenuti offerti al giocatore. Ah, ovviamente c’è un qualcosa che può attirare mandrie di giocatori. La lista trofei del gioco, come stiamo per spiegarvi, sarà completabile in una mezz’oretta e vanta tra le altre cose un succulento Platino.

Trofeisticamente parlando: in un petosecondo

L’elenco trofei di Sigi: A Fart for Melusina vanta un totale di diciotto coppe, Platino compreso. Per sbloccarle tutte sarà sufficiente completare una sola volta il gioco facendo attenzione a trovare tutti i collezionabili e soprattutto a terminare in meno di trenta minuti l’avventura, richieste tutte completabili senza fatica usando la nostra completissima guida trofei.

VERDETTO

Se vi dicono che le scoregge sono sempre divertenti, voi non fidatevi. Sigi è la dimostrazione che non basta inserire flatulenze a caso per creare un'opera in grado di intrattenere il giocatore, dato che, se dopo mezz'ora la vostra avventura in compagnia di questo cavaliere terminerà, ci sarà ben poco da ridere. Il lavoro di Pixel.lu puzza in realtà di occasione sprecata, perché nonostante la brevità e la scarsa ispirazione, il gameplay risulta fluido e a tratti perfino divertente. Troppo poco, comunque, per riuscire ad arrivare alla sufficienza, anche se i cacciatori di trofei faranno a gara per accaparrarsi questo Platino.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.