Ultracore – Recensione

Sviluppatore: Strictly Limited Games Publisher: ININ Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Sparatutto Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Italiano:

Erano i primi anni Novanta quando Digital Illusion creò un gioco chiamato Hardcore, un misto di corri e spara con aggiunta di sezioni platform, per Mega Drive. Al momento dell’uscita l’editore del gioco, Psygnosis, lo bloccò per paura della concorrenza dell’allora innovativa PlayStation 1 e Nintendo 64, venne quindi salvato su un hard disk e messo nel dimenticatoio. Nel 2019 dei dipendenti di Strictly Limited Games e ININ Games, camminando in un oscuro sottoscala, hanno trovato un cartone con il suddetto hard disk e hanno avuto la brillante idea di vedere cosa ci fosse dentro. Trovato il gioco, decisero di riportarlo in vita e, dopo averlo leggermente riadattato per la moderna tecnologia, di pubblicarlo con il nome di Ultracore, tutto ciò a ben ventisei anni dalla sua creazione. Date le premesse, secondo voi, il gioco uscitone varrà la pena di essere giocato dopo tutto questo tempo o sarebbe stato meglio che quel cartone fosse stato buttato in un inceneritore? Leggete la nostra recensione per scoprirlo!

Ultracore

Anni Novanta, viva la brillantina e i cabinati

Ultracore è un inno agli anni in cui è stato creato ed essere stato catapultato ai giorni nostri fa risaltare ancora di più questo aspetto. Il gioco è un classico corri e spara in 2D a 16 bit isometrico con una storia poco convincente, ma che fa da pretesto all’azione di distruzione sconsiderata che andremo a portare nei cinque livelli esplorabili. Interpreteremo un marine impomatato che deve salvare la terra da un attacco di robot alieni; saremo quindi autorizzati a sparare a tutto ciò che si muove e sia fatto di metallo, anche se i tipi di nemici non saranno così vari da avere difficoltà nel riconoscerli.

Il comparto audio è stato completamente modificato. Non dovendo impegnarsi molto nello sviluppare il gioco, dato che era già bello che pronto, pensiamo che gli sviluppatori si siano concentrati sulla musica e bisogna dire che è uscito un mix di sonorità d’indiscutibile qualità. I ragazzi di Strictly Limited Games hanno creato una nuova colonna sonora perfettamente adatta ai ruggenti anni Novanta e per farlo hanno coinvolto ben dodici diversi artisti moderni, tra cui Scandroid, Mega Drive e 3Force. Abbiamo inserito il video con la colonna sonora a fine pagina e vi consigliamo di ascoltarlo.

Ultracore

Prima spara, poi fai le domande

I cinque livelli presenti sono piuttosto articolati e pieni di segreti, quindi dovremo esplorare bene per trovare i potenziamenti per le armi, le ricariche per l’energia e i bonus. Necessario e non facoltativo sarà invece trovare le card che apriranno le porte, ma questo compito non è affatto gravoso in quanto sono facilmente raggiungibili. Ogni livello presenta un boss intermedio e un boss finale, questi sono ben fatti e divertenti anche se hanno delle mosse impossibili da evitare e quindi dovremo sprecare preziose vite per batterli.

Le vite del nostro marine non sono infinite e ogni volta che termineremo la barra dell’energia andremo incontro alla morte; avremo a disposizione un totale di tre vite, una volta finite quelle non disperate perché potremo continuare grazie a tre crediti, ma una volta terminati pure quelli avremo fallito la nostra missione per salvare la terra. Un’altra caratteristica dei giochi di parecchi anni fa è l’utilizzo di password per ricominciare dai livelli completati e anche Ultracore fa uso di questo sistema retrò.

I veri nemici sono quelli che credi amici

La difficoltà di Ultracore non è da sottovalutare e spesso incorreremo in morti varie e alcune anche stupide. Infatti, oltre ai nemici che ci aggrediscono da ogni angolo, ci sono svariate trappole energetiche da superare con salti millimetrici, utilizzando il salto potenziato che si ottiene tenendo premuto l’apposito tasto. Il lato platform non è eccelso e, anzi, a volte risulta piuttosto frustrante a causa dei comandi parecchio legnosi.

Ultracore

Parlando dei comandi si tocca la nota più dolente di Ultracore, infatti questi non rispondono in maniera veloce e precisa e tutto ciò in un run and gun è un guaio più che altrove. Ma, oltre alla poca “responsività” dei comandi, le cose peggiori sono alcuni comportamenti del personaggio, come il dovere interrompere gli spari per potersi girare dal lato opposto in cui stavamo andando e ancora peggio la risposta del tasto direzionale verso il basso: non si sa per quale motivo, mentre spariamo e utilizziamo la levetta in giù a volte è la direzione delle pallottole ad andare verso il basso, mentre altre volte è il nostro personaggio ad abbassarsi. Le due diverse opzioni si succedono casualmente e ciò è fonte di parecchio disagio, oltre che di nefaste conseguenze per la barra della salute.

Trofeisticamente parlando: ammazza tutti e gira parecchio

I trofei nel gioco sono un totale di ventidue compreso il Platino, ma non sarà affatto facile raggiungere la coppa più pregiata perché, oltre a finire il gioco, lo si dovrà fare con diversi requisiti. Tra questi i più impegnativi saranno quelli di utilizzare solo l’arma standard, oppure raccogliere tutte le vite e tutte le monete dei cinque i livelli. Insomma, una bella sfida “hardcore”!

VERDETTO

Ultracore è originario degli anni Novanta e lo si vede; il gameplay e la grafica in pratica immutati possono piacere agli appassionati del genere. Purtroppo i comandi imprecisi e a volte casuali rovinano l'esperienza di gioco; gli sviluppatori di Strictly Limited Games su questo potevano e dovevano metterci le mani. Splendida invece la colonna sonora creata ex novo per il titolo.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!