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Vasara Collection – Recensione

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Quasi vent’anni fa Visco Corporation, società prima legata a Taito, lanciò sul mercato giapponese due capitoli di uno shoot ‘em up intitolato Vasara, in grado di mischiare storia e fantascienza portando i giocatori in un Giappone feudale alternativo. QUByte Interactive prova a riportare questa serie agli antichi fasti con Vasara Colleciton.

Vasara Collection

Insert coin

Se avete superato i trent’anni, con tutta probabilità il vostro avvicinamento ai videogiochi è avvenuto chiedendo a vostra madre qualche soldo da spendere all’interno delle sale giochi del luna park della vostra città. Classici intramontabili come Metal Slug, Tumblepop e l’immancabile Pac-Man inghiottivano rapidamente monete in cambio di qualche minuto di divertimento spensierato, anticipato spesso da lunghe code in attesa del proprio turno.

Quelli giunti in Italia, però, altro non erano che una piccola parte dei videogiochi usciti in versione cabinata. La maggior parte rimasero infatti confinati sul suolo nipponico, senza mai riuscire ad arrivare in Occidente. Tra i vari titoli impossibili da reperire troviamo anche i due capitoli di Vasara, una serie arcade ambientata in un tempo alternativo nel Giappone feudale, dove armi e attrezzature tecnologicamente avanzate sono una realtà, e gli eroi usano motociclette volanti con incredibile potenza di fuoco e feroci armi da mischia per distruggere i loro nemici. Tutto insomma talmente strano da sembrare perfettamente plausibile, così come la volontà da parte di QUByte Interactive di portare questi titoli su PlayStation 4 senza dimenticarsi di apportare qualche miglioria qua e là e di introdurre qualche gradita novità.

Vasara Collection

New game

Trattandosi di titoli risalenti a quasi vent’anni fa, entrambi gli episodi di Vasara sono shoot ‘em up a scorrimento verticale abbastanza canonici. Il giocatore si troverà a bordo di una moto volante armata fino ai denti e dovrà annientare ondate e ondate di nemici tentando di evitare nel contempo i colpi, pena una morte istantanea. Scordatevi le classiche barre di energia o qualche comodo medikit, ogni attacco ricevuto sarà letale e farà perdere al giocatore una delle sue preziose vite (impostabili da una a cinque nel menù opzioni) e, qualora le dovesse perdere tutte, dovrà tralasciare una moneta, unità che rappresenta il numero di tentativi che avremo a disposizione per terminare il gioco. I due giochi principali, Vasara e Vasara 2, sono stati riproposti con lo stesso stile grafico dei cabinati dei primi anni Duemila. Lo schermo occuperà un terzo della dimensione totale del vostro televisore, mentre ai lati troveremo delle immagini legate ai personaggi di gioco. Le migliorie si avvertono soprattutto sotto l’aspetto della fluidità, dato che la potenza di PlayStation 4 permetterà di muovere la navetta senza intoppi e schivare la tonnellata di proiettili a schermo.

Entrambi i titoli offriranno un totale di sei schemi da superare da soli o in compagnia di un amico, sconfiggendo alla fine di ognuno un enorme boss abbattibile con pazienza e sfruttando sia gli attacchi normali che quelli speciali a disposizione dei diversi eroi. Terminata l’avventura, l’unica possibilità sarà quella di ricominciare a giocare da zero, senza in realtà avere particolari bonus da sbloccare, dato che gli extra disponibili nel menù saranno già tutti consultabili.

Game over

Data la sua natura di shoot ‘em up arcade, i comandi di Vasara Collection non saranno nulla di trascendentale. Oltre al tasto dedicato al fuoco automatico ne avremo uno riservato al fuoco manuale e agli attacchi da mischia, e altri che ci permetteranno di utilizzare le bombe, disponibili in quantità limitata, e di sfruttare la barra Vasara per scatenare potenti attacchi speciali. I potenziamenti che i nemici rilasceranno una volta sconfitti ci permetteranno di aumentare il volume di fuoco, mentre i diamanti ci consentiranno di ricaricare la nostra abilità Vasara e dunque di poterla riutilizzare. In questo senso l’unica differenza tra i due capitoli, oltre alla qualità grafica, sarà che nel secondo episodio la barra sarà ripartita in tre, permettendoci dunque di usare più volte gli attacchi speciali.

Tutte le meccaniche sopra elencate e lo stile di gioco sono state rivedute e corrette da QUByte per offrire al giocatore una modalità del tutto nuova, creata con qualche piccola modifica rispetto ai capitoli originali. Stiamo parlando di Vasara Timeless, in buona sostanza una nuova versione del gioco che offrirà la possibilità di affrontare infinite orde di nemici da soli o in compagnia di un massimo di quattro amici giocando in livelli generati in maniera casuale. Questa è stata senza dubbio una grande e gradita sorpresa, dato che, anche aumentando la difficoltà e affrontando le due varianti di Vasara 2, le versioni ispirate al cabinato potrebbero venire presto a noia, data anche una generale ripetitività nella tipologia di nemici e negli attacchi.

Vasara Collection

Continue? Yes/No

Quella portata su PlayStation 4 e PlayStation Vita da QUByte Interactive è sicuramente una gran bella raccolta, con il valore aggiunto della rarità. Se non siete stati in Giappone, è quasi impossibile che abbiate provato Vasara, a meno di non aver utilizzato un emulatore o di essere stati davvero fortunati. Proprio la rarità del gioco è anche il suo tallone d’Achille; nonostante la qualità del restauro fatta dal team, stiamo parlando di un gioco di vent’anni, che si trascina dietro tutti i problemi dei titoli di quel periodo. Le opzioni, che permetteranno di modificare la difficoltà comunque elevata di gioco e perfino di mettere lo schermo in verticale, mitigheranno solo parzialmente la sensazione di essere tornati indietro nel tempo, cosa che non farà una grafica fedele all’originale ma ben lontana da farci gridare al miracolo.

Anche gli effetti audio e la colonna sonora, sebbene ben realizzate, non si faranno mai strada nel nostro cuore, forse perché troppo simili a tantissime altre, forse perché il prodotto riporta volutamente la maggior parte delle scritte e delle voci in lingua giapponese, senza nessun tipo di localizzazione a parte i tutorial tradotti anche in lingua inglese. L’unico squillo lo regalano la possibilità di condividere l’esperienza con uno o più amici e soprattutto la già citata modalità Timeless, che tenta di proporre qualcosa di nuovo per attirare anche quei giocatori che non sono nati nel periodo dei cabinati.

Trofeisticamente parlando: excellent!

Trattandosi di una raccolta con all’interno un totale di tre giochi, non stupisce più di tanto scoprire che l’elenco trofei di Vasara Collection offre ai giocatori la possibilità di sbloccare un succulento Platino. Per ottenerlo sarà necessario terminare entrambi i giochi base e dedicare alcune ore alla modalità Timeless, sconfiggendo i vari boss al suo interno. Niente di trascendentale.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
6/10
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Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.