Vasilis – Recensione

Sviluppatore: Marginal act Publisher: Sometimes You Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Punta e Clicca Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 4,99 € Italiano:

Se siete assidui frequentatori del nostro sito o delle nostre guide ai trofei, con tutta probabilità avrete già sentito parlare di Sometimes You. Questo publisher russo si occupa di tutti quei complicati passaggi necessari per portare alcune piccole perle indie disponibili su PC all’interno del PlayStation Store e non solo. I titoli sono molto ambiti dai cacciatori di trofei, per una difficoltà nel raggiungimento del Platino praticamente irrisoria.

In questo mare di mediocrità sono veramente pochi i giochi che riescono a spiccare e a liberarsi della nomea di “lo compro solo per il Platino”. Insieme al coloratissimo NORTH, possiamo togliere da tale pregiudizio anche Vasilis, uno strambo titolo story based che ha saputo strapparci ben più di qualche riflessione. L’ultimo lavoro targato Marginal act emerge grazie a un mondo distorto completamente disegnato a mano, che ben rende l’atmosfera di tensione che si respira nell’aria. Merita però veramente il vostro tempo e, soprattutto, i vostri soldi? Non vi resta che scoprirlo nella nostra recensione.

Vasilis

Guernica

Fin dalle prime battute è ben chiaro l’obiettivo a cui mira Vasilis: puntare dritto all’emotività del giocatore rompendo la quarta parete. Dopo un breve tutorial dedicato alla gestione degli oggetti e alle interazioni con l’inventario, il titolo di Marginal act ci catapulterà nei panni di Vasilis, o Vasya, come suggeritoci da alcuni abitanti, un’anziana signora che ben rappresenta il disagio e la disperazione della situazione. Con il suo corpo ormai vecchio e ingobbito, questo fatiscente personaggio si lancerà alla ricerca del marito Peter, misteriosamente scomparso durante alcuni tumulti scoppiati in città. Calzando i suoi sandali consumati, dovrà quindi avventurarsi alla scoperta di un mondo sull’orlo del baratro che, tra gente affamata, loschi individui e studenti rivoluzionari, cercherà di sopravvivere a ogni costo. Tra un dialogo e l’altro, Vasya capirà però ben presto che l’unica via per ritrovare l’amato compagno sarà supportare la rivoluzione in ogni modo possibile, sacrificando, se necessario, anche la propria vita.

La drammaticità delle diverse situazioni proposte non è ovviamente messa lì per caso. Il titolo pubblicato da Sometimes You basa infatti le proprie vicende sulla rivoluzione ucraina del 2014, ambientandole per giunta proprio in una delle città protagoniste dei tumulti più efferati. Questo aspetto contribuisce quindi a rendere Vasilis un prodotto ben più reale di quello che lo stile grafico potrebbe suggerire. I modelli dei personaggi volutamente distorti, le musiche angoscianti e gli edifici enigmatici rappresentano la percezione interiore di una rivoluzione che colpisce tutti: dal ricco imprenditore fino al povero operaio.

Vasilis

Nelle due orette scarse necessarie per completare l’avventura entreremo in contatto con diverse figure che, al di fuori dell’aiuto necessario per la nostra missione, ci permetteranno di avere un’opinione esterna sui drammatici eventi in atto. La caratterizzazione dei personaggi non è delle migliori, ma si presenta comunque ben amalgamata all’interno di un mondo di gioco complesso e dominato dalla disperazione.

Data l’evidente diversità rispetto a molti altri indie, risulta difficile anche collocare Vasilis all’interno di un genere. Catalogandolo come semplice gioco d’avventura punta e clicca si cade infatti in errore, poiché all’appello mancano i puzzle ambientali. Anche l’etichetta di walking simulator risulta riduttiva. A conti fatti, i ragazzi di Marginal act sono riusciti a creare un prodotto slegato dai paletti imposti dal genere, il cui unico scopo è quello di offrire un’esperienza che, per quanto astratta, riesca a lasciare qualcosa all’interno del videogiocatore. In questo quindi possiamo dire che hanno fatto perfettamente centro.

Fetch quest d’autore

I ragazzi di Marginal act non si sono dimostrati però altrettanto bravi nell’implementare a un più che discreto comparto narrativo, un gameplay degno di nota. Il risultato è un insieme di comandi che, per quanto funzionali, si dimostreranno imprecisi e confusionari per tutta la durata dell’avventura. La nostra Vasya può muoversi lungo i due assi principali in completa libertà, ma lo farà con una lentezza tale da rendere la fase esplorativa eccessivamente lenta e noiosa.

Vasilis

A complicare ancora di più le cose ci pensa il caotico mondo di gioco che, nonostante una mappa consultabile in ogni momento, renderà in più occasioni necessario l’ausilio di carta e penna per avere una consapevolezza completa delle diverse sezioni. L’imprecisione dei movimenti dipende però esclusivamente da una serie di imperfezioni relative alle hitbox degli oggetti e degli edifici. Capiterà infatti molto spesso di trovarci bloccati a causa di un angolo eccessivamente “spigoloso” o di alcuni modelli non visibili per colpa della prospettiva.

Grazie al movimento potremo quindi raggiungere le zone di interesse, dialogare con i personaggi chiave (che per fortuna verranno segnati su un diario) e completare le varie consegne. Ebbene sì, le missioni che ci ritroveremo a compiere in Vasilis altro non saranno che semplici fetch quest. Gli oggetti che troveremo in giro, o che scambieremo con i personaggi, e i soldi del nostro salvadanaio saranno necessari per portare a termine gli incarichi relativi a una singola giornata. Fortunatamente gli oggetti richiesti saranno disponibili solo in quel particolare giorno, così come la possibilità di accedere a determinate aree, rendendo il tutto facilmente intuibile. Il più grande problema del gioco riguarda però la gestione della telecamera che, nonostante sia fissa, sarà afflitta da un continuo tremolio per tutto la durata dell’esperienza. Un fatto abbastanza grave che dovrebbe dipendere da alcune problematiche del motore grafico adottato (Unity).

Vasilis

Anche il comparto visivo si divide tra due facce della stessa medaglia. Da un lato troviamo un comparto tecnico sottotono, caratterizzato da un insieme di animazioni poco curate e da alcune sbavature grafiche (forse dovute a qualche dimenticanza) che rischiano di mettere in pericolo il vero asso nella manica di Vasilis: il lato artistico. L’angosciante mondo di gioco è riprodotto utilizzando una serie di schizzi a matita che contribuiscono a rendere questo prodotto unico nel suo genere. Con le dovute accortezze, l’ultima opera firmata Marginal act potrebbe rappresentare un anello di congiunzione tra mondo videoludico e artistico. Totalmente assente invece la componente sonora, limitata a una serie di effetti e di avvisi all’apertura di un nuovo dialogo o durante la raccolta di un oggetto. La localizzazione in lingua inglese non è troppo complessa e può essere facilmente apprezzata anche dai “meno anglofoni”.

Trofeisticamente parlando: due orette e passa la paura

In pieno stile Sometimes You, in un paio d’ore potrete fare vostro un nuovo e luccicante Platino. Per farlo non dovrete far altro che consultare la nostra guida ai trofei e procedere passo dopo passo. Fortunatamente, una volta completata la prima run potrete rigiocare le giornate passate così da recuperare tutti gli eventuali trofei lasciati in sospeso. Considerando il prezzo budget a cui viene proposto, l’acquisto è praticamente d’obbligo per ogni cacciatore di trofei che si rispetti.

VERDETTO

Vasilis si candida ufficialmente come potenziale anello di congiunzione tra mondo videoludico e artistico. L’ultimo lavoro di Marginal act prova infatti a proporre in chiave enigmatica e inquietante alcuni degli eventi che hanno caratterizzato la rivoluzione ucraina del 2014. L’interessante mondo di gioco non viene però supportato da un gameplay degno di tale nome e ciò fa emergere tutti i limiti di una produzione a basso budget. Di eccellente livello il lato artistico che, grazie a un design completamente fatto a mano, permette a questo titolo indie di differenziarsi dalla concorrenza.

Guida ai Voti

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!