Nel corso degli ultimi anni, il duo Exe-Create e KEMCO ha dato vita a molti JRPG con grafica 32 bit. Uno degli ultimi arrivati su console Sony è Wizards of Brandel. Il titolo, disponibile da tempo su mobile con innumerevoli microtransazioni, fortunatamente non deve vedersela con questa gatta da pelare su console, complice anche il prezzo d’acquisto (su mobile è un free-to-play). Questa versione ci permette di ottenere tutti gli oggetti tramite un grinding non eccessivamente pesante, ma andiamo ad analizzare come si comporta anche sotto il lato videoludico e non meramente economico. Ecco la nostra recensione di Wizards of Brandel.
Il mondo di Brandel
Il giovane mago Darius perde la casa dopo non essere riuscito a ripagare un debito e finisce per installarsi nella casa di Mark, un appassionato dei libri di magia che Darius ha scritto dietro uno pseudonimo, se vogliamo, imbarazzante. Quello che Darius non sa è che Mark, nonostante le sue apparenze e le sue buone maniere non lo diano per niente a vedere, è in realtà uno stregone ricercato!
Dopo aver incontrato una ragazza-spadaccina che non ha assolutamente alcun senso dell’orientamento e una ragazza-pianta che si secca se non beve abbastanza acqua, il destino lo porterà a viaggiare insieme a loro. La trama è viziata da diversi cliché, nonostante con il progredire dell’avventura resta più che coinvolgente, con diversi plot twist. Lo sviluppo dei personaggi è lento ma tutto sommato accettabile e interessante da seguire, di certo non al pari di altri titoli KEMCO.
Le battaglie avvengono tramite incontri casuali, con delle boss fight al termine dei dungeon. Durante il proprio turno si ha tutto il tempo di scegliere le mosse da effettuare e l’ordine dei turni è dipendente dalla nostra velocità. Il party si compone di sei personaggi che combattono in coppia; il personaggio principale può effettuare attacchi, magie o difendersi, il personaggio di supporto può essere, invece, un famiglio, simpatici mostri che potremo far avanzare di livello facendo partecipare loro alle battaglie, oppure anche uno dei personaggi principali, dopo aver proseguito un bel po’ nella trama.
Le abilità sono molteplici e possono essere utilizzate all’infinito senza aver bisogno di MP o altro, come di solito accade nei JRPG, ma hanno un periodo di riposo che non ci permetterà di utilizzarle di nuovo se non dopo un numero di turni definito. Il problema di Wizards of Brandel è il fatto che quasi tutte le battaglie, anche quelle contro i boss di fine dungeon, a difficoltà Normal possono concludersi utilizzando il solo comando Attack, senza il bisogno di una minima strategia. Questo cambia nel, seppur breve, post-game, dove la strategia diventa importante anche nella modalità più semplice.
Lato tecnico da non sottovalutare
Diverse sono le attività effettuabili nel menù di gioco. Possiamo sacrificare le armi peggiori per rafforzare o trasferire alcuni attributi a un’arma a nostra scelta; usare i soldi guadagnati nel Laboratorio per rinforzare la nostra potenza magica o fisica; piantare semi o mandare i nostri famigli a guadagnare qualche oggetto aggiuntivo al termine delle battaglie nel Giardino Magico. Infine, nel negozio possiamo scambiare i biglietti e le gemme ottenute durante le nostre esplorazioni per cercare di accaparrarci delle armi o dei famigli rari con de vere e proprie loot box. Nella versione mobile le gemme sono acquistabili tramite il vile denaro; in questo porting per ottenere dieci gemme dovremmo terminare le sfide che comportano tre scontri consecutivi, che di solito sono presenti all’inizio dei dungeon parlando con una statua. Dopo aver terminato il gioco potremo svagarci nell’arena delle maid fino a ottenere altri oggetti rari e raggiungere il livello 999 nel dungeon segreto con l’aiuto delle battaglie automatiche.
I dettagli dei personaggi sono ben definiti sia nel mondo di gioco che durante le battaglie con un design particolare. Il design di alcuni dungeon e delle città, invece, è sterile e si sarebbe potuto fare di meglio, ma vista la mole di titoli che Exe-Create sforna annualmente è comprensibile. La localizzazione non è disponibile in italiano, per cui per poter godere del titolo e capirne sia le meccaniche che la trama è necessaria una discreta conoscenza della lingua inglese.
Trofeisticamente parlando: viene tutto da sé
Per ottenere il Platino di Wizards of Brandel basterà finire il gioco; nessun trofeo può essere mancato e bisognerà dedicare qualche ora all’arena di Shutte e alla Metal Zone durante il post-game. Il tutto si concluderà in una decina di ore se si è interessati alla storia, altrimenti, saltando tutti i dialoghi, sarà possibile completare il gioco in meno di cinque ore.