Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Square Enix Developer: Omega Force
Piattaforma: PS4 Genere: Musou Giocatori: 1 PEGI: 12

In attesa del prossimo capitolo della saga principale di Dragon Quest, Square Enix ha lanciato, in collaborazione con Omega Force, uno spin-off della serie. In terre orientali, il successo è stato tale da far annunciare già un seguito, in occidente invece è riuscito ad arrivare solo un anno dopo. Parliamo di Dragon Quest Heroes, titolo classificabile come musou che però prova a rinnovare un genere mai troppo amato in Europa legandosi al brand di Dragon Quest. Volete scoprire come? Continuate a leggere la nostra recensione.

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Tra nuovi amici e volti noti

In Dragon Quest Heroes impersoneremo due personaggi inediti, Lucyus e Aurora, nati come sempre dalla matita del maestro Akira Toriyama. Le due giovani guardie reali si ritroveranno a dover difendere prima il proprio Re, poi l’intero mondo: infatti, a causa di una misteriosa energia malefica tutti i mostri, prima alleati degli umani, cominceranno ad attaccare le varie città del regno. Questa è la premessa del viaggio che ci porterà a visitare tantissimi luoghi diversi, permettendoci di incontrare anche vecchie conoscenze della serie (Yangus e Jessica di Dragon Quest VIII o Kiryl e Alena di Dragon Quest IV, giusto per citarne qualcuno) catapultate, anch’esse misteriosamente, nel nostro universo.
Insomma, la prima novità riscontrata nell’ennesimo musou di Omega Force è sicuramente legata al comparto narrativo più curato rispetto alla media del genere: molte cutscene tutte ben realizzate, dialoghi gradevoli non troppo prolissi ma neanche eccessivamente sbrigativi e una buona caratterizzazione di nuovi e vecchi protagonisti. La narrazione poi, pur non essendo così eccezionale o particolarmente innovativa, si lascia seguire piuttosto bene. Questa volta insomma gli sviluppatori nipponici si sono impegnati al fine di realizzare una storia inedita, che nonostante risulti abbastanza lineare, convince e diverte.

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Un musou insolito..

Dando un’occhiata più ravvicinata al gameplay troviamo la seconda novità della produzione Omega Force, ovvero l’integrazione di meccaniche gdr al classico “button mashing” tipico dei musou. Oltre ai tasti d’attacco e attacco speciale, potremo e dovremo fare uso di schivate e parate, i danni inoltre saranno segnalati attraverso un valore numerico, come ogni gdr che si rispetti. Presenti anche i classici “punti magia” che ci permetteranno di utilizzare attacchi speciali diversi per ogni personaggio e la possibilità di evocare mostri: questa feature in particolare aggiunge una componente strategica non indifferente al gioco, visto che ci saranno due tipi di creature, quelle difensive, adatte a proteggere un obbiettivo nelle missioni impostate in maniera “tower defense”, e quelle offensive, utili a scatenare potentissimi attacchi o ricaricare energia, magia o tensione del team.

Altre caratteristiche che rendono Dragon Quest Heroes un ibrido tra GdR e musou, sono senz’altro quelle legate alla crescita dei personaggi: combattendo otterremo esperienza e di conseguenza punti abilità, che ci permetteranno di ottenere nuove mosse speciali o potenziare le caratteristiche dei nostri protagonisti. Da segnalare anche la buona varietà di missioni e nemici: oltre a tanti diversi tipi di mostri (tutti ripresi dai vecchi Dragon Quest, tra slime e golem) ci ritroveremo ad affrontare livelli con obbiettivi variegati, tra Tower Defense e Boss Fight. Poi c’è l’alchimia, la possibilità di vendere e acquistare armi ed equipaggiamenti e tante altre attività accessorie che di fatto, rendono Dragon Quest Heroes più vicino a un gioco di ruolo che ad un classico musou.

… Ma pur sempre un musou

Nonostante le molteplici novità, Dragon Quest Heroes conserva inevitabilmente alcune caratteristiche negative dei musou, quali? Innanzitutto la ripetitività. Il gioco pur offrendo molte alternative non rinnega del tutto la sua natura, con missioni che per quanto possano essere varie, dopo un po’ tendono ad essere ripetersi e ad assomigliarsi troppo fra di loro. La trama principale comunque dura una quindicina d’ore, senza contare le quest secondarie, che scorreranno senza troppi pensieri. Un altro problema che da sempre affligge il genere è senza dubbio la difficoltà, e Dragon Quest Heroes non fa eccezione, o quasi. I nemici comuni sono troppo semplici da abbattere, nonostante ognuno di essi abbia abilità diverse e l’intelligenza artificiale non risulti poi così tanto deficitaria quando si tratta di attaccare gli obbiettivi che noi dovremo difendere. A risollevare una situazione non brillantissima comunque, ci pensano le ottime boss fight che spezzano la ripetitività e aumentano la difficoltà, costringendoci sempre a combattere in maniera ponderata utilizzando schivate, difesa, magie e attacchi speciali in modo oculato.

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Sul sicuro con Toriyama

Come già saprete, l’intera serie di Dragon Quest è curata nel design dal grandissimo Akira Toriyama (papà di Dragon Ball) e Heroes non fa eccezione. Oltre ai due protagonisti inediti, vengono ripresi tanti personaggi e mostri del passato e riadattati allo stile grafico del gioco, ovviamente mantenendo il design tipico della serie. Il comparto tecnico poi, è oggettivamente tra i migliori per questo genere di gioco, grazie ad un cel shading realizzato in maniera impeccabile. Il gameplay inoltre è arricchito da svariate cutscene, realizzate anch’esse in maniera egregia. Per quanto riguarda il comparto sonoro non possiamo che dirci soddisfatti ed entusiasmati: ripresi tutti gli effetti originali della serie, con un’ottima colonna sonora ispirata ai motivi originali di Dragon Quest. Il doppiaggio infine risulta gradevole sia in inglese che in giapponese, pur non raggiungendo vette clamorose.

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Trofeisticamente parlando… Gloria totale

Dragon Quest Heroes offre ben 50 trofei, Platino compreso. Più che di obbiettivi difficili, parliamo di trofei che vi porteranno via tempo, come da tradizione per i musou. Ecco quindi che dovremo “livellare” più personaggi, completare tutte le ricette alchemiche, collezionare oggetti, materiali e così via. In ogni caso, per maggiori informazioni date un’occhiata all’elenco trofei già presente negli archivi del nostro forum.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=OChMVvK-Jds

VERDETTO

Dragon Quest Heroes ci ha piacevolmente sorpreso per la sua capacità di svecchiare le classiche meccaniche musou, fondendo un genere poco amato in occidente con meccaniche da gioco di ruolo. Pur mantenendo alcuni difetti, come la ripetitività in alcune sezioni e la difficoltà non sempre esaltante, possiamo definire questo titolo come uno dei migliori esponenti del musou degli ultimi anni. Per gli amanti di Dragon Quest poi, è un'occasione irripetibile di rivivere le atmosfere classiche della saga e ritrovare vecchi eroi del passato. Splendido come sempre il design, curato dal maestro Toriyama.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.