Gauntlet: Slayer Edition – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment Developer: Arrowhead Game Studios
Piattaforma: PS4 Genere: Hack’n’slash Giocatori: 1-4 PEGI: 16 Prezzo: 19,99 euro

Merlino: “L’ingresso finalmente!”
Questor: “E’ questo? Non sembra un granché. Dovremmo entrare tutti insieme o no?”
Thor: “Io entro, tu seguimi se vuoi assistere allo spettacolo.”
Thyra: “Credo che sia meglio entrare tutti insieme.”
Merlino: “Hai ragione, entriamo insieme e affrontiamo le prove all’interno… Insert coins!”

E tre amici così, giammai nessuno può trovar

Ed eccolo arrivare direttamente dagli anni ’80, Gauntlet il fantastico dungeon crawler non più padre, bensì nonno dei moderni hack’n’slash. Nella sua versione coin-op, è ancora oggi famoso quel cabinato a quattro controller, permetteva partite multi-giocatore i cui marchi di fabbrica erano: 1985, tante monetine e Atari; la serie fu infatti capace di incollare al monitor i classici amici che volevano divertirsi insieme, affrontando sfide via via più difficili. Sarà questa nuova incarnazione capace di rinnovare mantenendo l’anima del gioco originale? Continuate a leggere per scoprirlo in nostra compagnia.

Gauntlet potrebbe tranquillamente essere definito un “level entry” nel mondo degli hack’n’slash, in quanto il gameplay è fortemente incastonato nell’arcade, mentre l’esperienza da RPG rimane anche in questa nuova versione, ora su PlayStation 4 e rinominata Slayer Edition, relegata ai margini. Bene, cos’è Gauntlet, per chi non lo conoscesse? Un massacro di mostri fantasy che dovremo compiere da soli o in compagnia, completando una serie di livelli successivi che si dipanano in varie aree, tutti con una progressione classica: un intro appena narrato, una sequenza di stanze ricolme di mob da squartare, ed un boss finale che vi farà sudare le classiche sette camicie, sempre a seconda del settaggio sul livello di difficoltà che avremo scelto. Per fare questo dovremo impersonare uno dei quattro diversi archetipi, fra i più classici personaggi del mondo fantasy, ossia il guerriero, la valchiria, l’elfico arciere ed il mago, con l’aggiunta di quella negromante che aveva già fatto capolino come DLC della versione originale, e che anche qui va acquistata separatamente.

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Lo spirito del titolo si presenta immediatamente nella caratterizzazione dei suoi quattro eroi: il guerriero Thor è un personaggio forte e capace di creare una strage di nemici; la valchiria Thyra è agile nei movimenti e versatile sia in attacco che in difesa grazie al pratico scudo; il mago Merlino dispone di diversi incantesimi offensivi e difensivi ma di scarsa resistenza; l’elfo Questor è capace di scagliare raffiche di frecce, lasciare bombe per terra e schivare rapidamente i colpi avversari.
Ogni personaggio propone un sistema di controllo personale, diversificato nell’utilizzo dei tasti e delle leve del controller, ma sempre comodo ed efficiente. La progressione è collegata ad un sistema di obiettivi sbloccabili con particolari caratteristiche, come ad esempio l’uccisione di migliaia di nemici della stessa tipologia, offrirà un miglioramento nelle statistiche di attacco.

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Le prime tre classi facilmente giocabili anche da chi è alle prime armi con gameplay simili, l’ultima invece sarà discretamente più complessa, perché la sola ad usare combinazioni di tasti per lanciare magie di diverso tipo. Se riusciremo ad avere una buona memoria/velocità, anche sotto pressione, accerchiati da numerosi nemici, saremo di notevole aiuto al party. Ciascun personaggio potrà godere di un proprio set di equipaggiamenti che, oltre all’arma in dotazione, permetterà di utilizzare un talismano ed una reliquia. Ovviamente inizieremo la nostra avventura armati delle versioni base di tali strumenti, ma mano mano che accumuleremo oro potremo acquistarne di nuovi e sempre più potenti; ad eccezione dei talismani, che hanno un numero determinato di utilizzi, i bonus forniti dall’arma e dalle reliquie saranno gestiti da un tempo di ricarica, la cui durata varia in base alla potenza dell’effetto scaturito. I tesori raccolti, inoltre, consentiranno di acquistare anche elementi che andranno a personalizzare il nostro personaggio, la cui funzione rimarrà però unicamente estetica.

Cos’e più forte la spada o la mano che la brandisce?

Sebbene possa essere fruito interamente in singolo, fedele alle sue passate tradizioni, Gauntlet darà il meglio di sé affrontandolo in compagnia di altri giocatori: ognuna delle tre modalità di gioco offerte, difatti, potrà essere sostenuta in co-op – sia locale che online – fattore che oltre ad amplificare sensibilmente il divertimento generale, risulta quanto mai opportuno negli stage più avanzati, data la complessità di fondo che permea il titolo, già a partire dal livello di difficoltà normale. La possibilità di trucidare gli avversari in compagnia di altri player sarà un elemento che spingerà anche a padroneggiare tutte le classi di gioco: ogni party, non potrà contenere al suo interno doppioni, quindi a seconda del gruppo con cui andremo a guerreggiare dovremo giocoforza occupare uno degli slot rimasti disponibili.

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Tale espediente incita il giocatore a non fossilizzarsi su un solo tipo di meccanica, spingendolo a sperimentare le varie caratteristiche di ciascuno dei personaggi, elemento che va anche ad incidere in maniera sensibile sui fattori rigiocabilità e longevità. Proprio quest’ultimo aspetto è uno dei punti critici della produzione Arrowhead: la modalità campagna, non richiederà che una manciata di ore per essere portata a termine e gli unici stimoli che offrirà per rigiocarla risiedono, appunto, nella possibilità di affrontarla con una nuova classe e ad una difficoltà più elevata; altrimenti sarà possibile lanciarsi nella modalità “Senza Fine” che, tramite una serie di dungeon creati in maniera procedurale, ci terrà impegnati fintanto che la nostra energia raggiungerà lo zero. Presente anche una modalità chiamata Colosseo che, tramite sfide giornaliere particolarmente ostiche – la co-op è in questo caso più che consigliata – ci permetterà di mettere le mani su ulteriori kit di personalizzazione, a patto di sopravvivere ad orde sempre più numerose di letali creature.

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Il mondo di Gauntlet è strutturato in una serie di caverne suddivise in tre aree affrontabili in successione, partendo sempre dal medesimo HUB centrale: ogni caverna presenta orde di nemici che purtroppo si dimostrano suddivisi in poche tipologie, portando alla luce, già dopo poche sessioni di gioco, una certa ripetitività di fondo; c’è il forte rischio che il tutto venga presto a noia, a meno di non essere fanatici delle classifiche online, oppure amanti spasmodici dei dungeon crawler vecchia scuola. Va però sottolineato che ogni area è ricca di elementi distruttibili, aree segrete, tesori da trovare e accumulare, proprio per migliorare gli equipaggiamenti già citati.

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Trofeisticamente parlando: quando saperle dare non basta più…

…Saperle prendere può aiutare. In realtà la scalata al platino per questo titolo non sarà particolarmente ostica, più che altro richiederà molto tempo accumulare uccisioni su uccisioni per ogni personaggio. Ovviamente come ribadito all’interno della recensione, giocare in compagnia di un party, sia online che “dal vivo”, renderà l’impresa molto più semplice, anche e soprattutto, per il divertimento che ne deriverà. Per completare tutto al 100% non dovremo solo uccidere, ma anche distruggere ogni oggetto presente, compiere determinate azioni “da imbranati” – come per il trofeo “La morte tra le braccia” – o incassare il giusto quantitativo di colpi, probabilmente per dimostrare che anche nella morte c’è uno scopo. Senza dubbio serviranno non meno di 60 ore per sbloccare tutti i trofei, nonostante la campagna principale ne duri circa 5. Quindi armatevi di pazienza e affrontatelo in un periodo particolarmente “sereno” della vostra vita videoludica.

VERDETTO

Il voto finale rappresenta si la somma di tutti gli elementi, ma viene trainato dal multiplayer - online o in locale che sia - senza il quale il titolo faticherebbe a raggiungere la sufficienza. Se non si possedesse una connessione o un gruppo di amici, meglio se amanti del genere, questo prodotto non avrebbe ragion d'esistere, in quanto breve esperienza in un mondo fantasy fin troppo stereotipato, dove nessuna caratteristica trova degna espansione in un contesto domestico, staccatosi oramai dalla propria "culla arcade". Ciononostante fa piacere constatare gli sforzi fatti dagli sviluppatori per arricchire ulteriormente questa pietra miliare, rimaneggiandola e rendendola la migliore incarnazione presente sul mercato, per merito delle nuove modalità e di una maggiore fluidità nell'azione, sempre frenetica e coinvolgente, grazie anche ad un'incrementata IA nemica. Buon gioco a tutti!

Guida ai Voti

Pietro Cardaci
Appassionato di videogiochi e tecnologia da tanti anni, si dedica, da autodidatta, a studio, analisi e utilizzo di software e hardware. Scevro da pregiudizi, si accosta a ogni genere di titolo. Non disdegna, circostanze favorevoli permettendo, una piacevole lettura o la visione di un buon film, specie quelli che riescono a saziare il suo famelico spirito d'osservazione. Conosce un paio di barzellette niente male che sfodera nei momenti migliori...