Piattaforma: PS4 Genere: Platform infernal-scemotto Giocatori: 1-4 PEGI: 12 Prezzo: 14,99€
Anche un occhio poco attento alla storia videoludica degli ultimi ventanni, approcciandosi a Mega Coin Squad, titolo griffato Big Pixel Studios che arriva su PlayStation 4 qualche mese dopo l’uscita in esclusiva temporanea per Xbox One, riuscirebbe a capire quali sono le ispirazioni che muovono il titolo in questione, sia a livello estetico che in termine di gameplay: la generazione 16-bit di inizio anni ’90, con a capofila, ovviamente, Super Mario World, ma con anche una decisa strizzata d’occhio, in particolar modo in termini di gameplay, ai cabinati arcade da “una botta e via”.
Here comes the money!
Però, in soldoni, cos’è questo Mega Coin Squad? Si tratta, come intuibile, di un platform con delle forti componenti da beat ‘em up, dove l’obiettivo principale è essenzialmente uno: raccogliere tante, tantissime monete ‒ e che hanno, nello specifico, delle fattezze da esasperare per certi versi il concetto di ispirazione, che in questo caso vanno ovviamente in direzione del già citato Super Mario. Per superare ogni livello, infatti, servirà raccogliere le tantissime monete all’interno di ogni stage. A metterci il bastone fra le ruote ci saranno ovviamenta diversi nemici, trappole e quant’altro che renderanno la fase di raccoltà progressivamente sempre più difficile.
Una volta aperta la schermata di gioco, potremo selezionare uno fra i cinque personaggi disponibili, ognuno con caratteristiche diverse, oltre che sul piano estetico, in velocità, potenza e tutti gli altri parametri del caso. Una volta scelto il nostro avatar virtuale, sbarcheremo in una mappa bidimensionale che richiama tantissimo quella presente, appunto, in Super Mario World ‒ anche se, sfortunatamente, i parallelismi da fare con il capolavoro Nintendo non sono granché, anche se non gliene si fa una colpa eh. Comunque, la progressione dei livelli è piuttosto lineare, con nessuno stage che si incrocia ed insomma, nessuna sorpresa. Per passare a quello successivo basterà, si fa per dire, raccogliere la quantità di monete richieste, inserendole in un salvadanaio a forma di porcellino posizionato sempre al centro del livello, e riempibile con la pressione del tasto triangolo.
Seguendo Cantona: i soldi meglio nel porcellino che in banca
Una volta all’interno del livello, ci troveremo di fronte uno stanzone quadrato (più o meno) con a disposizione tre vite, rappresentate da altrettanti cuoricini. In ogni stage ci saranno ovviamente dei nemici a renderci difficile la raccolta delle copiose monete che spawneranno a schermo con una certa regolarità, raccogliendole saltando qua e là con il tasto X; se verrete colpiti perderete, oltre ad un cuoricino, anche tutte le monete fino ad allora. A parziale aiuto c’è la possibilità di inserire il malloppo fino ad allora raccolto direttamente nel porcellino, non rischiando così di perdere quanto collezionato fino a quel momento. I nemici presenti a schermo potranno ovviamente o essere schivati o essere sconfitti, sia con svariati power-up che spawneranno lungo lo stage e sia prendendoli a cazzotti con il tasto quadrato, attraverso il quale effettueremo una specie di pugno caricato dalla resa estetica simile a quella degli Hadouken di Street Fighter.
Una volta raggiunta la quota richiesta di monete, il livello sarà superato, e ci potranno essere assegnati fino a tre diamanti, ottenibili completando lo stage a determinate condizioni (minor tempo possibile, inserendo i gettoni nel maialino tutte d’un colpo eccetera), e con i quali potremo upgradare, in modo randomico, sia i power-up che le nostre caratteristiche.
Pugno di pollice!
La formula in questione garantisce una grande immediatezza al tutto, richiamato la già citata struttura dei cabinati arcade diffusi negli anni ’80 e ’90, permettendoci ed invogliandoci ad andare alla ricerca della run perfetta con discreta agilità, oppure consentendoci di ricominciare il livello in modo mai traumatico. Un aspetto pregnante di ogni platform che si rispetti risiede nella precisione dei controlli; fughiamo ogni dubbio: quelli di Mega Coin Squad hanno un feedback molto buono. Non abbastanza per non farci cadere sopra trappole letali ‒ ed a cui la grandissima quantità di nemici a schermo, in progressivo aumento livello dopo livello, non aiuta di certo ‒ ma tutto ciò fa il palio con l’indole fondamentalmente caciarona del gioco. Ed è forse questo il grande limite del gioco: l’aumento del fisiologico livello di difficoltà con l’avanzare del titolo non coincide necessariamente con un effettivo imbastardirsi delle meccaniche. No, semplicemente diventa tutto sempre più casinaro, riempiendo lo schermo di nemici, bombe, power-up e chi più ne ha più ne metta.
Quanto detto in tal senso va di contro a braccetto con un altro aspetto del gioco, il multiplayer. Mega Coin Squad conta infatti ben quattro modalità di gioco da fruire insieme agli amici, che vanno dal coperativo al competitivo, e che garantiscono diverse ore di divertimento spensierato. Purtroppo le modalità in questioni sono fruibili unicamente in locale, pecca questa non da poco, considerando soprattutto che sì, siamo nel 2016, e relegare un titolo del genere all’unica dimensione dell’offline appare inspiegabile.
Super Tamarro Bros.
Visivamente Mega Coin Squad ricorda molto, come già detto, Super Mario World, e non solo nello stile della mappa o nella stilizzazione delle monetine. Sono diversi infatti i nemici che si ispirano, in modo comunque mai smaccato, ai vari mostriciattoli che Mario affronta nelle sue avventure; anche i fondali dei livelli richiamano molto l’opera di Miyamoto, non brillando magari per originalità ma riuscendo comunque ad avere un proprio carattere. I personaggi a nostra disposizione sono invece tutto fuorché nintendosi. Squadrettati e con una certa dose di cazzonaggine, possono ricordare, per fare un altro parallelo, i protagonisti di un altro classico, questo sì di vera natura arcade, e cioè Metal Slug.
Trofeicamente parlando: amore a prima vista
Mega Coin Squad non è esattamente il tipo di gioco che i cacciatori di trofei preferiscono. Il titolo dei Big Pixel Studios conta infatti 18 trofei, tutti di bronzo. Per conquistarli dovremo completare il gioco con tutti i personaggi e superare determinati livelli a certe condizioni; solita ordinaria amministrazione insomma, anche se l’impegno profuso, che nel caso specifico è comunque abbastanza, non premia sufficientemente il giocatore.
