School Girl/Zombie Hunter – Recensione

Sviluppatore: TAMSOFT Publisher: Aksys Games Piattaforma: PS4 Genere: Sparatutto Giocatori: 1 (Online: 2-5) PEGI: 16 Prezzo: 44,99 € Italiano:

Con la rimozione del region lock i titoli di stampo esclusivamente giapponese sono riusciti a crearsi una loro personalissima fetta di pubblico, e se alla maggioranza di questi possono sembrare titoli molto trash, andando a scoprirli notiamo quanto questo sia sbagliato.

Quello che ha portato al successo questo genere di titoli però è una particolarità che sostanzialmente attira molto di più il genere maschile, combinando sparatorie o arti marziali con delle bellissime ragazze che il più delle volte finiscono per lottare in intimo. Il capostipite del genere è sicuramente la saga di Senran Kagura, divenuta ormai di enorme successo in tutto il mondo; quest’oggi però vi parleremo di School Girl/Zombie Hunter, titolo che riesce a mixare elementi sparatutto a tema apocalittico con delle belle ragazze pronte a sopravvivere a qualsiasi avversità.

L’apocalisse è arrivata

In un normale giorno di scuola, l’istituto viene all’improvviso invaso da un’orda inarrestabile di zombi, uno in particolare però è capace di crearli e mandarli contro le cinque ragazze rimaste nell’edificio; queste, una volta riunitesi, cercheranno di sopravvivere all’apocalisse con qualsiasi mezzo a loro disposizione, portando avanti una missione che si prolungherà tra una valanga di livelli.

La pecca principale di questo genere di giochi non è certo la trama, di solito solo un pretesto per buttarci nella mischia e uccidere quanti più nemici possibili, ma sfortunatamente è la ripetitività; nonostante siano disponibili un’enormità di missioni principali e secondarie, queste saranno purtroppo sempre le stesse e ci ritroveremo a vagare per l’istituto scolastico affrontando sostanzialmente sempre le medesime missioni.

Avanzando nei capitoli l’unica reale diversificazione è la quantità di armi disponibili e la possibilità di usare una delle protagoniste in modo totalmente libero (a patto di averle tutte sbloccate). I livelli si suddividono in vari tipi: avremo quelli dedicati alla sopravvivenza dove, chiusi in una piccola area dovremo riuscire appunto sopravvivere nel tempo stabilito; livelli dedicati all’esplorazione, in cui sarà necessario ritrovare alcuni oggetti chiave; infine semplici livelli dove ci verrà richiesto di raggiungere un punto prestabilito.

Devil May Cry/Zombie Hunter

Ogni livello avrà un suo grado e starà al giocatore raggiungere quello più alto completando le missioni nel minor tempo possibile, trovando i vari collezionabili e uccidendo più nemici possibili, proprio come avveniva nella saga di Devil May Cry. Per ottenere punteggi sempre più alti sarà possibile personalizzare le nostre ragazze dal menù principale prima di ogni missione, equipaggiando qualsiasi arma sbloccata e scegliendo l’outfit preferito (sì, potete girovagare in mutande), avviando così le varie missioni sempre ben attrezzati.

Per quanto riguarda il gameplay ci troviamo di fronte a uno sparatutto in terza persona dove orde di zombie attaccheranno senza sosta le ragazze negli stretti corridoi della scuola fino al completamento della missione; ogni arma sarà totalmente diversa e con le sue esclusive abilità, come una maggior precisione o una ricarica rapida, e sarà compito del giocatore decidere quale utilizzare in ogni situazione, questo perché nonostante le missioni siano molto simili tra loro, con l’avanzare della trama arriveranno sempre nuovi nemici e bisognerà affrontarli in modo differente dai semplici zombi base. Il bestiario sarà infatti molto variegato e va dai classici zombi lenti a quelli più grossi e resistenti, da mutazioni genetiche raccapriccianti ad alcuni zombi troppo somiglianti ai Crimson Head della saga di Resident Evil.

Zombi pervertiti

Durante le missioni sarà possibile inoltre curarsi con dei medikit trovati sul posto o attivare alcune trappole per distrarre o raggruppare i mostri. Per quanto riguarda le trappole gli zombi presenti in gioco sono dei veri e propri pervertiti, e qui notiamo il tocco giapponese dell’intera opera, in tutta la sua essenza. Mentre l’intero gioco si prende sul serio in ogni istante e le ragazze sono costantemente in pericolo di vita, alcune trappole del gioco strizzano molto l’occhio al sesso maschile, questo perché sarà possibile, con la pressione del touchpad, spogliare del tutto la ragazza e lanciare i vestiti a terra, in questo modo gli zombi nei dintorni, attirati dal profumo di questi ultimi, si lanceranno su di essi per un breve periodo e, sfruttando queste opportunità, sarà possibile sterminare molti nemici in pochissimo tempo.

Chiaramente questa non è l’unica occasione dove poter vedere le ragazze in intimo, dato che a ogni colpo subito i vestiti si lacereranno lasciando le ragazze seminude per la gioia del popolo maschile.

In School Girl/Zombie Hunter, oltre all’enormità di missioni offline e la scelta di ben tre difficoltà, abbiamo anche una modalità online; qui purtroppo ci siamo trovati parecchio in difficoltà, questo perché nonostante i vari tentativi non siamo mai riusciti a giocare con qualcuno. Non è chiaro se questo sia dovuto a scarse vendite del titolo o se i server non siano funzionanti, in ogni caso le missioni possono essere affrontate in singolo, anche se purtroppo sono davvero poche e sono tutte basate sul resistere il più tempo possibile alle varie ondate di zombi.

Trofeisticamente parlando: zombi Platino

La lista trofei di School Girl/Zombie Hunter ci permette di raccogliere 41 trofei, Platino compreso. Tra gli obiettivi troviamo i classici trofei derivanti dal completamente di alcune missioni e il completamento del gioco stesso, anche nelle varie difficoltà, il dover uccidere 10.000 zombi e trovare tutti i collezionabili che equivalgono a tutte le armi, gli outfit e le scarpe, infine non vi resta che ottenere il grado SSS in tutte le missioni offline in ognuna delle tre difficoltà disponibili.

VERDETTO

School Girl/Zombie Hunter non è un titolo per tutti; se volete passare qualche ora spegnendo il cervello e uccidere qualsiasi cosa appaia su schermo allora è il gioco perfetto, in caso contrario potete tranquillamente lasciar passare, se il genere non fa per voi. L'elevata difficoltà, la necessità di un grind esagerato e la ripetitività delle missioni possono portare presto alla noia.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.