Piattaforma: PS4 Genere: Free Roaming Giocatori: 1 PEGI: 18
Ad un paio d’anni dalla sua uscita, Sleeping Dogs torna su PlayStation 4 con la “Definitive Edition”, edizione rimasterizzata ed arricchita da tutti i DLC precedentemente rilasciati. Il gioco, come saprete, arrivò nel 2012 come erede di True Crime e riuscì a sorprendere critica e pubblico, piazzando un buon numero di vendite e ottenendo ottimi risultati in sede di recensione. Due anni dopo Square Enix e United Front Games ci riprovano; riuscirà questa nuova edizione a correggere (i pochi) difetti dell’opera originale e allo stesso ad offrire qualcosa di nuovo per convincere i giocatori a tornare nelle strade di Hong Kong?
Infiltrato
Ovviamente nella “Definitive Edition” troverete la stessa trama già vista nel gioco originale, che ci metterà nuovamente nei panni di Wei Shen, poliziotto infiltrato in un’organizzazione mafiosa di Hong Kong. Questa doppia identità oltre a far dormire sonni poco tranquilli al protagonista, ci permetterà di compiere missioni sia per l’una che per l’altra fazione. Sleeping Dogs riesce a farsi apprezzare dai giocatori grazie a protagonisti con una buona caratterizzazione (nonostante alcuni siano troppo “macchiette” stereotipate) ed alla continua suspance data dal rischio di veder saltare la copertura di Wei. Seguendo le vicende sembra di trovarsi di fronte ad un poliziesco vero e proprio, vista la spettacolarità di alcune fasi di gioco e alla buona narrativa, che mostra al giocatore tutte le diramazioni dell’organizzazione mafia giapponese e quanto essa sia diffusa in tutta la città. Non ci troviamo di fronte all’esagerazione di un GTA o alla drammaticità di Watch Dogs, ma comunque nella sua semplicità Sleeping Dogs riesce ad offrire una trama gradevole e divertente.
Il gameplay di Sleeping Dogs è estremamente vario e diversificato, come richiede un buon open world, e fa delle missioni secondarie sparse per la città il suo forte. La storia infatti, nonostante sia ben strutturata, dura solo una decina di ore e per il resto del tempo non vi rimarrà che esplorare la splendida Hong Kong alla ricerca di compiti aggiuntivi. Fare shopping, concederci appuntamenti con “dolci” fanciulle, partecipare a sessioni di karaoke, frequentare la scuola di arti marziali sono solo alcune delle attività che potremo svolgere in una città più viva che mai, grazie ad ambienti arricchiti da molti più oggetti, veicoli e persone.
Inoltre, come già detto in precedenza, la doppia identità di Wei Shen ci permetterà di compiere missioni sia per le “guardie” che per i “ladri”: da sventare rapine, hackerare telecamere di sicurezza e ripulire covi di criminali a fare favori ai nostri compagni di gang o partecipare a corse clandestine. Sleeping Dogs quindi offre grande varietà e i compiti secondari non risultano mai troppo noiosi, nonostante a lungo andare tendano ad assomigliarsi. Presenti anche gli immancabili collezionabili, composti da cassette di sicurezza o statuette da collezionare durante l’esplorazione di Hong Kong.
Inseguimenti, sparatorie e arti marziali
Parlando però delle meccaniche vere e proprie di gameplay non si può non menzionare il sistema di combattimento, che è rimasto praticamente invariato rispetto alla versione originale. E’ innegabile che ci si aspettasse qualche miglioramento nelle animazioni e nella reattività dei contrattacchi, ma sfidare criminali nelle risse corpo a corpo è rimasto comunque divertente grazie ad un sistema che ricorda quello della serie Batman: Arkham, con l’aggiunta delle uccisioni ambientali: potrete sbattere gli avversari contro un muro, una cabina telefonica o buttarli giù da un ponte, tutto attraverso le tecniche di arti marziali di Wei. Gli sviluppatori hanno puntato molto su questa caratteristica del gioco, tanto che ci ritroveremo spesso a risolvere questioni con le mani piuttosto che con le armi da fuoco. Ci verrà data la possibilità di utilizzare pistole, mitra e fucili ma il sistema di shooting è molto meno divertente, nonostante sia ben realizzato ed arricchito da un buon sistema di coperture e dal tanto apprezzato “Bullet Time”.
Il sistema di guida propone una formula estremamente arcade per favorire inseguimenti e corse clandestine più spettacolari possibili. In particolare la possibilità di speronare i rivali, che siano polizia o criminali, e l’abilità di Wei di saltare da un auto in corsa all’altra rendono il gioco tanto cinematografico quanto divertente. Gli inseguimenti però non saranno solo su veicoli: tante volte infatti dovrete rincorrere il vostro obiettivo per i vicoli di Hong Kong, con corse che includono tecniche di salto ed arrampicata quasi da parkour, grazie all’agilità del nostro poliziotto infiltrato. Le fasi di inseguimento a piedi sono riuscitissime e nonostante non siano troppo complesse, restituiscono la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di un film d’azione. Infine c’è da parlare del sistema di crescita del personaggio: Ad ogni missione otterremo infatti dei punti da spendere per apprendere nuove mosse di combattimento, imparare nuovi trucchetti e migliorare le abilità già conosciute. Una feature da GDR che però non influenza poi così tanto il gioco, aggiungendo soltanto un tocco di profondità e personalizzazione in più al gameplay.
Hong Kong si rifà il look
La vera grande novità della “Definitive Editon” è senza dubbio il lato tecnico. Se infatti gameplay e trama sono rimasti praticamente invariati, gli United Front Games si sono impegnati soprattutto nell’adattamento grafico della versione originale su PlayStation 4. Quello che salta subito all’occhio sono tutti i nuovi effetti grafici e d’illuminazione: nel prologo ad esempio ci ritroveremo a scappare dalla polizia passando attraverso il porto della città, sotto una pioggia battente di grande atmosfera e molto ben realizzata. Oltre a ciò texture e modelli dei personaggi sono stati risistemati, anche se continuano a non essere impeccabili soprattuto per quanto riguarda l’espressività, in particolare nei comprimari. Non si presentano cali di frame rate, o perlomeno non così eccessivi da interferire con il gameplay. Potevano essere migliorate le animazioni, ancora un po’ legnose.
Il comparto audio invece è rimasto sostanzialmente invariato, con buoni effetti, un doppiaggio gradevole e una colonna sonora abbastanza particolare, che punta soprattutto ad immergere il giocatore nell’atmosfera orientale di Hong Kong.
Tanti contenuti extra
L’altra novità della “Definitive Edition” è la presenza di tutti i DLC usciti fin ora per Sleeping Dogs: costumi, auto, nuove missioni e tanto altro arricchiranno l’esperienza di gioco. Tante chicche, come ad esempio i costumi di protagonisti di altri brand prodotti da Square Enix come Hitman, Deus Ex e Just Cause o ripresi dal guardaroba di Bruce Lee, ognuno con potenziamenti e caratteristiche specifiche. Inoltre sono comprese le due interessanti espansioni della storia: L’anno del Serpente e Incubo a North Point. Il primo DLC ci metterà contro la classica invasione zombie, trattata però con grandi dosi di humor, il secondo, un po’ più serio, ci vedrà alle prese con una banda di terroristi fanatici religiosi. Si tratta di espansioni della durata di qualche ora, che non aggiungono nulla al gameplay, ma contribuiscono ad ampliare ed estendere l’esperienza complessiva di Watch Dogs.
httpvh://youtu.be/V6-WgKL5r5U